lunedì 5 novembre 2012

L'alba dei miei ricordi 5)



       Siamo appena arrivate, dopo un lungo viaggio in treno da Milano a Vicenza, cambio con littorina fino ad Arsiero ed infine corriera per arrivare a San Piero. Quest'anno siamo di nuovo al Maso Stefani dove troviamo già le valigie spedite la settimana precedente e portate dentro casa con la carriola da qualche buon'anima venuta in nostro aiuto. Di lì a poco spunta il gatto dall'orecchietta spellata, non so di chi sia, ma ogni anno puntuale si presenta al nostro arrivo e rimane con noi per tutta l'estate. 
La famiglia è aumentata e l'attenzione è tutta per le piccole Margherita e Patrizia, perciò io pregusto già la mia libertà da "grande"; la mattina successiva, ben riposata, parto immediatamente per un giro di saluti. Mi dirigo verso il paese ed in Via Alpi incontro subito l'Augusta, vorrei essere alta come lei, ma crescerò anch'io..; dopo quattro ciàcole sedute sul muretto della Pontara sentiamo aprirsi una porta... mamma mia è la Nadia e come sono cresciute le sue trecce! Io purtroppo non posso far crescere i capelli perché mia madre me li taglia sempre corti. Le vado incontro felice e con lei incomincio a far progetti per i prossimi giorni. Chissà se è già iniziata la Scuola di Ricamo? Ora vado ad informarmi all'Asilo, busso, mi apre una Suora con le mani infarinate, mi fa entrare e mentre mi spiega gli orari e le modalità di frequenza continua a preparare l'impasto per le particole, io la guardo affascinata  specialmente quando ne butta una mestolata nella pressa calda, chiude e... in un attimo sono pronte! Appena raffreddate le stacca e mi regala una manciata di bordi (come sono buoni! mi sembra li chiamassero pane degli Angeli). 
Ora mi incammino veloce verso i Righele, vado a trovare la Gianna, una mia amica che ha una voce meravigliosa, mi piace sentirla cantare (anche perché io sono stonata come una campana). 
Credo di essermi allontanata troppo e perciò decido di tornare a casa; il paese è ormai deserto, sono tutti in casa a pranzare, questa volta sentirò le mie…!
Floriana Ferrarini

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