A sémo chìve in prèstio!
[Gianni Spagnolo © 25A21] La lapide in foto si trova murata sulla scaletta d’accesso di una casa di Castelrotto (BZ), in piazza Kraus, poco oltre il portico piccolo del municipio. L’avevo notata già parecchi anni fa quando l’immobile venne ristrutturato. Riporta in caratteri gotici e in rima baciata, un detto tedesco che si ritrova anche in altre località del mondo germanico, talvolta con diverse sfumature ma con l’identico rimando: il nostro vivere è precario e nulla è per sempre. Questa casa è mia, eppur non mia. Chi era prima di me, pensava anch’egli che fosse sua; lui ne uscì ed io vi entrai. Dopo la mia morte, sarà ancora così. Questa ne è la traduzione in italiano, che tuttavia non rende altrettanto bene del tedesco, difettando della giusta metrica. Veder murato questo motto sulle pareti di una casa, che nel nostro immaginario collettivo rappresenta la stabilità e la continuità della famiglia, fa un po’ riflettere. Noi costruiamo case in pietra e cemento, concepite pe...