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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

A sémo chìve in prèstio!

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  [Gianni Spagnolo © 25A21] La lapide in foto si trova murata sulla scaletta d’accesso di una casa di Castelrotto (BZ), in piazza Kraus, poco oltre il portico piccolo del municipio. L’avevo notata già parecchi anni fa quando l’immobile venne ristrutturato. Riporta in caratteri gotici e in rima baciata, un detto tedesco che si ritrova anche in altre località del mondo germanico, talvolta con diverse sfumature ma con l’identico rimando: il nostro vivere è precario e nulla è per sempre.  Questa casa è mia, eppur non mia. Chi era prima di me, pensava anch’egli che fosse sua; lui ne uscì ed io vi entrai. Dopo la mia morte, sarà ancora così. Questa ne è la traduzione in italiano, che tuttavia non rende altrettanto bene del tedesco, difettando della giusta metrica. Veder murato questo motto sulle pareti di una casa, che nel nostro immaginario collettivo rappresenta la stabilità e la continuità della famiglia, fa un po’ riflettere. Noi costruiamo case in pietra e cemento, concepite pe...

La vignetta

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La nuova grafica del Blog

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Un po' in ritardo, ma eccoci a presentarvi la nuova grafica del Blog. La scelta era abbastanza vasta, le prove fatte le più diverse, però quello "perfetto" per tutto quello che cercavamo, ovviamente non lo abbiamo trovato. Sicchè, considerando che fra chi ci segue, qualcuno potrebbe avere qualche difficoltà di consultazione, abbiamo alla fine preferito scegliere la semplicità, che possa comunque offrire l'essenziale, anche se siamo consapevoli che accontentare tutti non sarà possibile. Lasceremo fermo questo post un paio di giorni per offrire a tutti la possibilità di leggerlo e prendere un po' di confidenza. Vi posso assicurare che è di una semplicità disarmante.  Qualsiasi osservazione o domanda è gradita e poi vi risponderò. Se trovate più comodo chiedermi su WA o telefonarmi, questo è il mio nr. 3405046119. A seguire ora qualche foto con relativa spiegazione. Se cliccate sulle 3 barre bianche troverete tutti i link sottoelencati, entrate in ognuno e provate a...

La sensibilità

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  Fin da bambino capì che la sensibilità è una forza, non una debolezza. «Lev ha sempre avuto il dono – disse sua cugina Aleksandra – di sentire tutto con una forza sconvolgente.» Gli piaceva ascoltare il vento, sentire il cuore delle cose e delle persone, catturarne l’anima. Solo chi conosce la delicatezza sa cos’è la vera forza. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore. Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, mille vite ogni giorno. Quando sei sensibile non puoi fregartene o lasciar perdere. E lui non lo fece mai.  Nel corso della sua vita fece esperienza di ogni cosa, conobbe la fama, il successo, la ricchezza, scrisse migliaia di pagine tra romanzi, racconti, opuscoli e pamphlet, si sposò, ebbe tredici figli; fu uno scrittore, un editore, un marito, un padre e un profeta. «Ma tutto ciò che io capisco,» disse una volta, «lo capisco solamente perché amo.» Tolstoj era un conte, era uno degli uomini più ricchi del suo paese, eppure...

Misure Venete

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Un scheo,  na spana,  un ninìn,  un cicinin,  na s,cianta,  un fià,  un pelo,  un deo,  do dea,  tre dea,  un spuo,  un tiro de s,ciopo,  un brasso,  na ponta,  na taca,  na monada,  na òngia,  na pissàda de can,  na scaretà,  un pìssego,  na sbailà,  un toco,  na cìcara,  un goto,  na frègola,  un smerdàro,  na bote,  na sfilsa,  un saco,  na sporta,  un sèsto,  na ponta,  un giosso,  na sguciarà,  na spieronà...  

La vignetta

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Potenza del nome

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[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequentemente, ma non sappiamo il loro nome. Non conoscere il nome di qualcosa significa non conoscerla affatto. Sembra strano, ma non lo è!  Pensiamo di essere in una folla di persone e facce sconosciute; non poter associare le caratteristiche di ciascuno ad un nome specifico, fa sì che non siamo in grado di riconoscerle, di incasellarle nella nostra mente. Questione universale, non limitata all'ambito umano. A me capita col mondo vegetale; mi piacerebbe identificare le caratteristiche di ogni pianta ed erba che incontro, ma non posso. Conosco infatti il nome di alcune specie, ma non quello di molte altre che pur crescono nel nostro territorio. Va meglio con gli animali, ma solo perché hanno minor varietà, almeno nel nostro ambiente. Il concetto, peraltro, era ben definito fin dall’inizio, addirittura dalla storia della Creazione.  Dare un no...

La valigia di legno

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Definirla "opera d'arte" credo sia riduttivo! Questa valigia, sia fuori che dentro è interamente in legno, anche se non sembrerebbe... Creazione di Gian Paolo Alessi al quale inviamo un grande applauso!  

Il prezzo da pagare

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Più avanti vado con gli anni, più intorno a me aumentano gli spazi vuoti lasciati da tante persone  che hanno in qualche modo toccato la mia vita, ma che purtroppo se ne sono andate: famigliari, parenti, amici, conoscenti…  Nel percorso che ho fatto finora, alcuni spazi si sono svuotati volutamente da individui che non hanno più ritenuto importante far parte della mia vita e anche se è stato doloroso, ho voltato pagina e sono andata avanti.  La differenza fra i due vuoti è abissale perché, se qualcuno va via per scelta, nonostante tu abbia provato a trattenerlo, non si può far altro che prendere coscienza del fatto. Invece, quando a formare quel vuoto, sono persone che hanno terminato il loro percorso di vita, persone che avevi nel cuore, con cui avevi un rapporto, a cui eri legata in modo particolare, in quel caso è tutto un altro sentire.  Quindi non vivi un semplice abbandono, seppur importante, ma ti senti derubata di presenze, senti che intorno a te si è creata ...