martedì 24 settembre 2024

Tórghe pìe

 


[Gianni Spagnolo © 24I17]

In quest’epoca follemente social, dove tutti possono impunemente discettare di tutto, soprattutto di quel che non conoscono, mi permetto anch’io di giocare a fare il piccolo geologo. In ciò mi è d’aiuto il recente intervento dell’amico prof. Dario Zampieri [Frana Marogna], del quale conosco la competenza e la passione in materia, unita al legame affettivo con questa nostra bistrattata e fragile Valle.
Basta sbirciare fuori dalla sede del Blog, ossia dalla casa della Carla, per trovarsi di fronte il promontorio della “Gioia”, recentemente assurto agli onori della cronaca per la frana ed il blocco stradale. [Fra le righe: perché ostinarsi a chiamare “Gioia” quel che fisicamente è “Joa”, ossia un avvallamento fra rocce. Dal latino Jugum (giogo), ripreso dal germanico Joch; di questo si tratta. Di gioia lassù non ce n’è mai stata, se non nella mente contorta dei topografi militari savoiardi]. Gioia a parte, che in questa vicenda manca del tutto, torniamo al fianco della nostra montagna resa nella foto. Si vede chiaramente la sede della frana e anche tre piani di potenziale frattura o scivolamento evidenziati a colori, una piccola faglia verticale (rossa) e due lunghe fessure inclinate (blu e verde), solo per dire delle più evidenti. 
Qui ci sarebbero da fare diverse considerazioni. 
La prima estetica: finora l’ampia e abbagliante escavazione del pendio dell’antica frana delle Marogne di Casotto, si vedeva solo al di là del promontorio del Maso, deturpando oscenamente quel tratto di Valle più a nord, mentre ora sta incombendo anche sul fronte dei Siroccoli che sovrasta il Maso, rivolto a San Pietro (e non è per campanilismo). Osservo: era proprio necessario estendere gli scavi a compromettere il panorama e la stabilità del monte anche da questa parte? Non c'era bastante materiale nell'alveo della cava? Avete osservato che la nuvola di polvere e detriti sollevata dall'ultima e relativamente piccola frana, ha imbiancato anche il versante del monte al di là del corto solco vallivo che finora ha protetto il Maso?  Riuscirà, questa valletta, a proteggere le case del Maso anche in caso di franamenti maggiori?
Seconda osservazione: I piani di rottura o potenziale scivolamento. Di quelle tre fratture, quella verticale penso la faranno saltare, togliendo di mezzo la stretta péndola, ma per le altre due mi sa che siamo nelle mani della poja, non solo della Sipeg. 

Durante il mio faticoso ed estemporaneo apprendistato edile, mio padre m’insegnava che, per stabilizzare o destabilizzare qualcosa, sia esso un pendio, una trave, o soltanto un mucchio di terra, biognàva dàrghe o tórghe pìe. Semplice: se volevi far crollare qualcosa, anche di molto grande, bastava tórghe pìe, .. pianpianèlo .. et voilà, .. patapunfete! Veniva giù tutto! Un concetto talmente basico e banale che forse s’è perso per strada nei moderni concetti dello sfruttamento  - adesso dicono: coltivazione – delle cave. Salvo non sia proprio il risultato che si vuole ottenere: il patapunfete!
Passi il grattare gli sfasciumi delle antiche frane, passi il macinare i loro frantumi per oltre venti lunghissimi anni, ma biòn proprio riváre a farghe le gate soto i pìe del Spitz? Tórghe pìe ai soji?  Trascurare quell’evidente reticolo di piani inclinati che ci sta disperatamente avvertendo di non tirare troppo la corda, o la miccia della mina?
I nostri vecchi lo sapevano; sapevano leggere i millenari segnali che manda la montagna. Il nucleo centrale di San Pietro, per esempio, lo stabilirono sull’unico promontorio al riparo delle Marogne, dai Soji e dall’Astico. Fu in tempi moderni che si prolungò il paese e si costruì dovunque, sotto i soji, come in riva al torrente. Memoria curta e poco sentimento, i dirìa!
Un tempo avevano anche l’assillo e l’alibi della sopravvivenza su questi pendii rocciosi, fragili e tribolati. Ora mi pare non ci siano alibi né vantaggi, ma solo rischi; almeno per la popolazione residente. Magari tornerà il lago tra Casotto e Scalzeri, come nella prima parte dello scorso millennio, così finalmente la Valle avrà la sua riscossa turistica. Basta scavare e spetàre. Tanto la montagna a no la ga mia pressa!

26 commenti:

  1. Ammiro molto e ringrazio chi ha il coraggio di esporsi "denunciando un qualcosa che non va" perchè da dietro le quinte è tutto molto più semplice e comodo! Le "pecore nere" che tentano di scuotere gli stagni sono spesso bersaglio di critiche e cattiverie. Che il nutrito gregge di pecore bianche sia almeno di sostegno in altre maniere. Io compreso. Non mollate la presa ragazzi e cavalcate l'onda. Tutta la mia profonda ammirazione. E' ora di finirla, ma TACENDO nulla si fa!!!

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  2. Ringrazio sentitamente tutte le persone che si prodigano in questa presa di posizione, dagli esperti e da chi vuol far sentire il proprio sostegno.. anch’io dico”NON MOLLATE” Importante essere informati su ulteriori sviluppi

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  3. Come. Sempre la gente hA la memoria corta, soprattutto quando si parla di affari.

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  4. Affari, soldi, 💰 soldi e affari… si “lascia” tutto qua.. allora perché non impegnarsi in una giusta causa? Forse vivremo meglio

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  5. I nostri Vecchi Gianni,insegnavano molto,acquisivano,esperienze, praticavano,la vita dura le difficoltà erano insegnamento,per i figli attenti ,come hai dimostrato, apertura, far lavorare il cervello,adesso,schiavo dei soldi .Abbiamo perso molto!!

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    1. I nostri vecchi non erano certo dei santi,hanno fatto anche loro grossi errori ed in molti,negli anni ,ci hanno rimesso le penne lavorando.

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  6. M'incuriosisce a questo punto (sempre che possa essere lecito saperlo) per quanti anni ancora è prevista la concessione e quanti camion (mediamente) transitano. Grazie a chi è informato per rispondere.

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    1. La mia è una ipotesi, ma se hanno messo mano causando una frana (forse volutamente) continueranno fino a che sarà in “sicurezza” la zona. Magari pagando meno per il fatto appunto di mettere in “sicurezza” i luoghi.

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  7. MAROGNA ma-rogna mia-rogna simpaticissima non ci avevo mai pensato! Pure in francese: MA-ROGNE
    Altro che ROGNA, ma non per tutti.

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  8. L'ultimo acquisto, di quest'anno della ditta riguarda, El Salto ,(sono lì ) i Scagni, El Cason de Momo ...,....la Campagna el Praeto?? L'ultimo proprio sopra El Maso....concessione fin che c'è ne'??

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  9. Carla le foto da vicino guardale wotsap

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  10. Al praeto andavo con la slitta, attenti che non prendano anche la roccia delle Anguane … ma lì vicino…

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  11. Dall amministrazione comunale silenzio assoluto al massimo un bel lavarsene le mani. Premio Ponzio Pilato.2024

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    1. Maggioranza ed opposizione uniti nei segreti. C’erano tutti.

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  12. Evidentemente il Sindaco non vuol “rogne” ne’ piccole , ne’ GRANDI.. perché mai si è candidato a Sindaco con tanto successo ! Ora lo abbiamo “ pesato” e siamo autorizzati a non parlarne bene , ma, possiamo andarlo a trovare in Comune… basta si faccia trovare..

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  13. Promesse solo promesse
    Dopo tre giorni dalle elezioni doveva essere costruito il ponte sulla val d'assa. Sapendo che per far cio' ci vuole un progetto approvato dal genio civile e un collaudo. Quindi tempi biblici, ma per chi ci vuol credere. C'era una tempo fa che aveva detto che in tre giorni reggeva il tempio, ma credo che il paragone non tenga...

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  14. Posso solo immaginare il contributo che voi lamentoni possiate aver dato al comune di Valdastico! Mettetevi in gioco in Proloco, nelle associazioni sportive in comune o come volontari, poi la voglia di parlare vi passa in fretta! Non mi sento più parte di questo blog! Mi dispiace ma ogni post è una lamentela e penso che questo sito non sia nato per lamentele all amministrazione comunale o alla marciarosa o altro! Esiste un comune esiste una segreteria esistono gli appuntamenti in comune o direttamente nelle associazioni di cui qui spesso ci si lamenta. Sono costretta a non seguirvi più!
    Buona continuazione.

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  15. Giulio
    Il Sindaco riceve i cittadini cittadini tutti i lunedi a partire dalle ore 17h.
    Dovrebbe essere cosi! Pero anche a me mi e sucesso sovente che il sindaco non ce,oppure rinvia l’appuntamento e cosi passa il tempo e gli appuntamenti col sindaco diventano rari,eppure e stato rieletto ,vuol dire che non ce meglio di lui.I problemi rimangano : non torno sui conti della cava,perche li diverse maggioranze sono passate pero i problemi rimangano : La cava: cosa rapporta al commune?fino quando e fino dove andranno a scavare, l’inquinamento e il pericolo stradale e permanente. Poi c’e il problema dell’aqua,ma stiamo scherzando paesani ,ci sentiamo quasi colpevoli mettendo su dei distributori di aqua!allora che il vero problema sono gli aquedotti e le sue tubazioni che sono centenarie, e il colmo dei problemi e l’assenza di medico,ma come si fa in un commune come il nostro essere senza un medico? Se siete emigrante oppure turista siete ammalati in paese cosa si fa?.PRONTOSOCCORSO vi rendete conto!!! ma questo vale anche per i residenti.Ci sarebbe tanto da dire,perche amo SanPiero.Abbiamo due Ferrari a disposizione : La Ferrata,e la Palestra di roccia ai Valeri, perche i nostri amministratori non hanno preso il volante per strutturare il paese sulla via del turismo?sono eletti per questo per tirare su il paese devono esssere visionari per l’avvenire di questo paese che noi tutti amiamo e penso che e cosi per tutti gli anonimi che scrivono.

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    1. caro Giulio mi sembra che non fuzioni nulla mettiti in gioco anche te che sembri un sapientone ciao

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    2. Per l’anonymo delle 19h28 del 24 settembre
      Lei sa benissimo che sono gia in gioco ! nei limiti delle mie possibilita. Detto questo non desidero entrare in un Boti e Risposta,che non serve a niente e sopratutto non risolve i problemi di San Piero. Pero penso che quelli che non si battono sono sicuri di perdere.

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  16. Ma l’opposizione nell’amministrazione non fa qualcosa?

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  17. L’opposizione si premura delle frane del Monte Pasubio!!!

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  18. tutti i commenti che avete fatto sono delle cagate pazzesche

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