Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Come se fa a 'nare vanti?

Immagine
Come se fa a ‘nare vanti? Come se fa a insegnare ai tusi a voler ben dopo aver visto tanta cativeria? Come posso  stare sensa me marìo, sensa gnente da magnàre, co nà casa brusà e co tanta disperassiòn nel còre? Come se pode fare a mandàr xo bocùni amari, a contàr storie ai putèi, a far filò in stala, a cantàr cansòn fin che se laòra nei canpi? Come farònti mi a dir su na preghiera a quel Cristo morto in cròse, sa sento che la me cròse la xe massa pesante da portare? Volarìa averme insognà, invesse xe tuto vero... me vardo intorno e no so cosa fare, no ghe xe nessuni che me consola, semo tute done da sole, done vestìe de nero, done che ga da farse forsa… E lora, sughèmosse i oci, alsèmo la testa e nemo vanti, parchè n’altre gavèmo na tenpra forte e  ghèmo da slevàre i tusi,  da tèndare i veciòti che xe restà, da contare sta bruta storia e far ricordare, a chi che vegnarà dopo de n’altri, che anca se xe stà fadìga, se la disperassiòn gera tanta, se ghèmo tirà su le màneghe...

30 Aprile 2024

Immagine
Ci sono ferite che non guariscono mai completamente  e anche se sembrano rimarginate,  basta un attimo perché tornino a sanguinare. Un’immagine, un suono, un ricordo… Tutto può tornare più vivo che mai e anche se è lontano nel tempo,  lo si sente vicino, dentro al corpo, accanto all’anima. Questo è il 30 aprile per Pedescala, Forni e Settecà: un giorno dove fare memoria di ore dolorose,  di attimi terribili che hanno segnato la vita di generazioni. Giorno dove fare spazio al silenzio, alla preghiera,  al ricordo di una tragedia che puntualmente si ripresenta  a dirci che, nonostante l’uomo si sia  evoluto,  non ha imparato nulla dal passato. Ferite che sanguinano ancora,  ma che cercano, in ogni modo,  di far scaturire quella pace che sembra ancora tanto lontana… Lucia Dàmari 30 aprile 2024 

I ori dela Cesa

Immagine
Son in denòcio  soto al pòrtego dela Canonica… tuti me varda,  el Vescovo me xe proprio vissìn, mi sposto na piastra de sasso  e tiro su quelo ca gavèvo sconto insieme con don Fortunato. De mi el se fidava, insieme gavèmo messo soto tera la roba pi de valore  che ghe gera in cesa, la roba pi bela,  cussì nissuni la gavarìa robà… El me pàroco nol ghe xe più… mi go el terore stampà nei oci ma ancò son qua anca par lu e sento che quelo ca son drio fare xe na roba inportante... Tegno in man quel tesoro e vardando el Vescovo nei oci lo meto nele so man,  come se fusse la me vita… Mi, un bocia,  savèvo quel segreto, solo mì savèvo  e no dovevo parlare con nissùni, ma desso che xe tuto finìo, desso che bisogna cominciare de novo, son contento de èssare restà vivo par  far tornare nela me cesa, tuto quel  che  gera restà sconto e chel spetava de tornare al so posto.            Lucia Damàri       ...

Briciole di ricordi tristi...

Immagine
Ogni mattina, quando vado a svegliare la Mamma, d'abitudine le ricordo che giorno è con l'aggiunta di qualche particolare che è successo quel giorno, che tempo che fa, o qualche notizia dell'ultima ora, letta poco prima sul cellulare. Stamane le dico che è il 30 Aprile, giorno del tragico Eccidio di Pedescala. Mi risponde : eh... vuoi che non ricordi quei giorni tristi? Come fosse ora! Eravamo dovuti scappare tutti su nelle stalle di Contra' Baise, anche con qualche capra e siamo rimasti là 3/4 giorni tutti ammucchiati, impauriti che ci facevamo coraggio a vicenda! Pensa che la prima notte proprio vicino a me avevo una donna morta e ci siamo accorti solo la mattina! Forse poverina era morta d'infarto per lo spavento! Poi l'avevano portata giù in Paese, ma noi siamo rimasti là ancora. E ricordo anche l'odore di carne bruciata che si sentiva fin lassù... terribile! Mamma era lassù con la Nonna.  Aveva 17 anni - Ora ne ha 96!

La vignetta

Immagine
 

Stretto di Messina - la faglia che provocò il terremoto del 1908

Immagine
  Lo studio condotto dall’Università di Catania, dal Center for Ocean and Society - Institute of Geosciences dell’Università di Kiel in Germania e dall’INGV-Osservatorio Etneo di Catania è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Earth-Science Reviews. Scoperta nei fondali marini tra la Sicilia e la Calabria la faglia che più di 100 anni fa provocò la più grave catastrofe sismica d’Europa , il terremoto di Messina-Reggio di Calabria del 28 dicembre 1908. Un nuovo studio condotto sui fondali marini dello Stretto di Messina e sulla sismo-tettonica dell’area, svela per la prima volta, l’ubicazione e le caratteristiche geometriche della possibile faglia da cui si originò il devastante sisma. Una risposta scientifica che arriva dopo quasi 113 anni da quella mattina del 28 dicembre 1908 quando, alle 5:20 locali, un devastante terremoto di intensità XI della scala Mercalli (magnitudo stimata 7.1) provocò distruzione e morte tra la Sicilia e la Calabria. Il movimento tell...

La bellezza della natura

Immagine
Non sará tempo perso trovare il tempo di soffermarsi a contemplare la particolaritá di un umile soffione...  

Escursione storico naturalistica

Immagine
 

Sempre utile a sapersi

Immagine
 

La vignetta

Immagine
 

Valore

Immagine
  Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto. VALORE di Erri De Luca

Avvisi funebri (FC)

Immagine
(più noto come "Giani satèla) Era nato in Contra' Checa e ogni anno desiderava fare un giretto a San Pietro per un salutino a parenti ed amici accompagnato dal figlio Antonio. Veniva sempre a salutarci e lo ha fatto fino a un anno fa in occasione della Festa dell'Emigrante. Quel giorno, mi dice Antonio, era riuscito a farsi tutta la passeggiata dal cimitero (dopo averlo percorso in lungo e in largo alla ricerca di persone della sua gioventù) fino alla Pontara. Lungo la strada aveva incontrato numerose Persone e pure la sua coscritta Bepina màule con la quale si è intrattenuto per spolverare ricordi del passato... A pranzo erano andati "al Cuco" e il pomeriggio ai Checa per un saluto a Colomba e Pino e poi qui da me. Era un suo desiderio anche una puntatina in Campagna nella "sua piantà" che da ragazzino aveva aiutato a costruire. Il suo racconto era denso di orgoglio. Quando però gli è stata proposta un'ulteriore visita autunnale, rispose che era st...

Generazione speciale

Immagine
Ci chiamano "Gli Anziani", i Boomer... Siamo nati negli anni 50, 60 e 70. Siamo cresciuti negli anni 60, 70 e 80. Abbiamo studiato negli anni 70-80. Uscivamo insieme negli anni 70-80-90. Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90. Ci siamo avventurati negli anni 80-90. Ci siamo stabilizzati negli anni 2000. Siamo diventati più saggi nel 2010. E andiamo saldamente oltre il 2020. Sembra che viviamo diversi decenni... DUE secoli diversi... DUE millenni separati...🌞 Siamo passati dal telefono con un operatore di chiamate a lunga distanza a videochiamate in qualsiasi parte del mondo. Siamo passati dalle diapositive a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle e-mail e WhatsApp. Dalla radio ai giochi in diretta, dalla TV in bianco e nero, alla TV a colori e poi alla TV 3D HD. Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone. Abbiamo evitato la poli...

La vignetta

Immagine
 

Filosofia, cultura e...

Immagine
Vi ricordate il corsivo? Vi siete mai chiesti perché oggi non s’insegna più ai ragazzi a scrivere in corsivo? Eh no... non è un caso che si tenda ad usarlo sempre meno. Scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole; ti obbliga a non staccare la mano dal foglio. Uno sforzo che stimola il pensiero, che ti permette di associare le idee, di legarle e metterle in relazione. Non a caso la parola corsivo deriva dal latino «currere» , che corre, che scorre, perché il pensiero è alato, corre, s’invola. Scrivere in stampatello invece vuol dire, a detta degli psicologi dello sviluppo, «spezzettare il pensiero, sezionarlo in lettere, negare il tempo e il respiro della frase.»  Naturale che il corsivo non abbia più posto nel mondo di oggi, un mondo che fa di tutto per rallentare lo sviluppo del pensiero, per azzopparlo. Pensate che il corsivo nacque proprio in Italia e poi si diffuse in tutto il mondo. Perché? Perché era una scrittura compatta, elegante, chiara.  Ma la nostr...

Il cuore dov'è?

Immagine
  “Un bimbo ebbe a chiedermi: “Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?”. “No, il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra”. Ed intanto penso... un giorno crescerai... Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare davvero, nessun luogo. Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito. Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte invece, fa cambio col cervello. Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. E il più delle volte, ti tornerà indietro un po’ ammaccato. Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O, forse, sarà più bello ancora. Questo, però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo. Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. Di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, nelle v...

Storiella riproposta

Immagine
  LA STORIA DELLO SCEMO DEL PAESE In un paesino un gruppo di persone si divertiva con un uomo noto come lo "scemo del paese", un povero cristo che viveva svolgendo piccoli lavori e di elemosina. Ogni giorno queste persone incontrando lo “scemo” al bar si divertivano dandogli la possibilità di scegliere tra due monete da 1 e 2 euro e una banconota da 5 euro e lui puntualmente sceglieva sempre le due monete anziché la banconota, e ciò, è inutile dirlo, era motivo di derisione. Un giorno, un signore che guardava il gruppo divertirsi alle spalle del povero uomo, lo chiamò in disparte e gli fece notare che è vero che prendeva due monete, ma che le stesse insieme valevano meno della singola banconota. A questo punto lo “scemo” rispose: “Signore... lo so bene, non sono così scemo. La banconota vale due euro in più, ma il giorno in cui la sceglierò, il gioco finirà e non “vincerò” più le 3 euro al giorno.” Questa storia finisce così, ma non prima di aver tratto alcune conclusioni: 1)...

La vignetta

Immagine
 

Quanti interessanti misteri...

Immagine
  IL MISTERO DI CHI C’ERA PRIMA DEGLI EGIZI Analizzando la storia egizia, risulta evidente che la loro civiltà non partì completamente “da zero”. Alcuni dei massimi capolavori della civiltà egizia sono stati creati quando questo popolo era appena agli inizi del suo sviluppo. Risulta quindi piuttosto evidente che i “primi egizi” si sono appoggiati alla tecnologia di qualcuno vissuto nella stessa zona geografica prima di loro. Facciamo qualche esempio. In base alla ricostruzione della storia fatta dagli egittologi, la “Piramide a gradoni di Djoser” è una sorta di “pietra di paragone” per tutte le piramidi che si trovano in Egitto. Questa è la prima piramide di cui si è ragionevolmente certi di conoscerne il costruttore, il committente e il periodo di costruzione. Venne costruita per ordine del faraone Djoser, dietro progetto del suo famosissimo funzionario Imhotep, verso il 2.630 a. C. Su questa piramide quindi, sono tutti abbastanza d’accordo. Ne deduciamo che, ogni piramide che in ...

Buon ponte a tutti!

 

L'angolo della Poesia

Immagine
Che strana la pioggia d'aprile  che cade da ore sul giorno ormai alla sua fine.  La sento sbattere dolce sui vetri, le luci soffuse e confuse al di là della strada, la corsa di chi in fretta si rifugia tra le mura di casa e chiude la porta sul mondo.  E lascia i pensieri all'ingresso,  togliendo ogni peso... e si arrende all'effimera leggerezza  di un the caldo, una minestra, un dolcetto  mangiato di gusto per il gusto di sentirsi protetto dalle piccole cose, dal vizio di vivere senza darlo a vedere. Ti pare poco?  Francesca Stassi

La vignetta

Immagine
 

Festa della Mamma a Forni

Immagine
 

I consigli di Elettra

Immagine
  - fastidioso reflusso -  Come e perché si è formato. Il reflusso è una forma avanzata di insufficienza di stomaco. All'inizio c'è una digestione che non procede bene, può esserci gonfiore o un senso di peso allo stomaco.  Più avanti può esserci acidità, o un senso di nausea. Le cause possono essere:  - mangiare troppo alla sera o troppo  tardi - bere poco rispetto ai propri bisogni fisiologici di statura e movimento  - non mangiare proteine a sufficienza  - prendere per troppo tempo inibitori di pompa  - avere situazioni emotive o relazionali pesanti  - uso eccessivo di alcool  - avere una dieta troppo 'fredda' o cruda, secondo le indicazione della dottrina umorale di Ippocrate  - subire una situazione pesante o coercitiva al lavoro  Se non si prendono misure adeguate, la situazione peggiora e lo stomaco in difficoltà può sfiancarsi e non dare forza alla valvola superiore dello stomaco che diventa incontinente. Dalla valvola ...

La vignetta

Immagine
 

La verità è sempre singolare, mai plurale, e spesso non sai mai dove stà...

Immagine
  Alluvione a Dubai provocata dall’uomo?  Come funziona il «cloud seeding» Il Centro nazionale di meteorologia di Dubai ha dichiarato di aver «seminato» le nuvole dal 14 al 15 aprile Oltre 140 millimetri di pioggia caduti in 24 ore in un’area che mediamente ne riceve 95 millimetri in un anno. Il violento temporale che si è abbattuto su Dubai il 16 aprile ha lasciato esterrefatti i meteorologi. Strade inondate, auto spazzate via, uno dei più trafficati aeroporti del mondo costretto a chiudere per mezz’ora, residenti bloccati nelle case e negli uffici. Ad Al-Ain, 100 chilometri a nord di Dubai, sono caduti addirittura 256 millimetri di acqua in 24 ore. Si è trattato davvero di un fenomeno e gli esperti si interrogano sulle cause. Il dibattito si sta concentrando su un’attività che gli Emirati Arabi Uniti (e non solo) utilizzano da tempo: il «cloud seeding» , letteralmente «inseminazione delle nuvole. L’inseminazione avviene attraverso l’utilizzo di aerei che iniettano ...