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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Per non dimenticare

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I viaggi della cicogna

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Il 29 aprile 2021, in Via Forte Corbin a Pedescala, è arrivata ANNAMARIA CIPRIANI Congratulazioni a Mamma Simona, al Papà Daniele e al fratellino Francesco. Alla piccola e alla sua famiglia gli auguri di buona vita! Lucia Marangoni  

Avvisi ai Cittadini - Vaccinazione - Punto prelievi - Biblioteca

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I video di Gino Sartori - Sentiero del SalbAnélo - Variante Lunga -

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  17 Aprile 2021 Questo è un percorso ad anello che abbraccia tutto il circuito delle ferrate “Anelli delle Anguane” e perciò è dedicato al Salbanélo, figura mitologica locale che, assieme alle Anguane , ha sempre animato i filò  e le storie di queste montagne. Si svolge totalmente nel territorio di San Pietro Valdastico e si presta ottimamente come percorso alternativo per gli accompagnatori di coloro che si cimentano sulle ferrate e preferiscono percorsi meno tecnici e più semplici per poi ricongiungersi con loro alla base.

Dai 60 - Per prenotare vaccinazione

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MIX - di tutto un po'... - IL CAPRIFOGLIO

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(grazie alla passione della mia amica Franca, di fotografare la natura, vengo a conoscenza sempre di cose nuove ed interessanti come questa del caprifoglio, fiore peraltro bellissimo. Sono giorni in cui, nella parte del bosco più esposta al sole, se si è fortunati, si può ammirare la fioritura di qualche raro caprifoglio. È una pianta dai fiori belli e profumati, con la caratteristica d'intrecciarsi e arrampicarsi ad alberi a lei vicini. Conobbe la sua massima notorietà nel corso del Medioevo, quando l'intrecciarsi tra il caprifoglio e il nocciolo, venne citato in una delle storie più struggenti della letteratura romantica, quella di "Tristano e Isotta". Da allora, nel linguaggio dei fiori rappresenta l'amore indissolubile e la dolcezza d'animo. Da "Tristano e Isotta, Lai del caprifoglio" di Marie de France Avveniva di loro due come del caprifoglio che si avvinghia al nocciolo: quando si è attaccato e stretto e attorcigliato al fusto, assieme possono...

Avviso ai Cittadini - prevenzione

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L'angolo della Poesia

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  Da qualche parte il sole brilla, ma non qui,  non oggi  che il cuore sembra  fermarsi  di paura  e poi riprendere il cammino  di non so quale strada,  in quale città di questo strano mondo, che non è più lo stesso, neppure al risveglio. Ricamo l'aria coi respiri nell'assurdo di esistere nonostante tutto. Francesca Stassi

SNOOPY

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Alpini

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foto da Gianna Lucca 01 - Mario Ortolan 02 -  03 - Florido Slaviero 04 - Domenico Righele 05 - Battista Slaviero 06 - Mario Lucca 07 - Ettore Slaviero 08 - Luigi Stefani 09 - 10 -  11 - Domenico Spagnolo 12 - 13 - Antonio Righele 14 -  15 -  16 - Luigi Cerato 17 -  18 - Placido Fondasi 19 - Giovanni Fontana

La promessa fu: "appena terminati i lavori, sarà ricollocata"... campa cavallo... LA FONTANINA delle ex-scuole di Via Carlo Alberto, dove ora c'è la Posta

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Girovagando

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Gita fuori porta consigliata quando diventeremo gialli😊 In Val dei Molini ad Arcugnano Fino a qualche decennio fa in questa valle, attorno a vecchi nuclei edilizi, erano ancora presenti sette mulini mossi dalla forza del torrentello Ferrara, uno dei rarissimi corsi d'acqua perenni dei Berici. Già dal XV-XVI secolo l'economia della valle era strettamente legata alla presenza dell'acqua e da essa condizionata, infatti qui ebbe un ruolo notevole l'attività molitoria. Il primo mulino sembra essere sorto nel 1723 e poi di seguito gli altri sei, tutti contraddistinti dsi soprannomi dati alle varie famiglie (Chinei-Bertola-Gambetta...) Da allora la valle è chiamata Valle dei Molini, toponimo che ancora oggi conserva, anche se quegli edifici, così caratteristici, non esistono più. Al loro posto ci sono case nuove e solo alcune conservano ancora la ruota del mulino ormai ferma e cadente, come ricordo. È scomparsa anche la figura del mugnaio, una fra le più antiche occupazioni d...

Senza parole

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SNOOPY

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Maialatte

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【Gianni Spagnolo © 21D3】 Se c’è un animale che rappresenta universalmente l’essenza dell’utilità, questo è certamene il maiale.  Ci hanno sempre detto che del maiale non si buttava via niente, si utilizzava tutto, ma proprio tutto per le necessità umane. Dalla trippa alle zampe, dagli ossi alle orecchie, per dire solo delle parti meno nobili della bestia; niente sfuggiva! A differenza di altre specie domestiche delle quali c’era sempre qualcosa da eliminare. Tuttavia non è propriamente vero, c’è infatti qualcosa del maiale che non abbiamo mai consumato: il latte. Beviamo il latte di mucca, di pecora, di capra, di asina, ma non quello del maiale. Perfino quello dell’asina, che ne fa veramente poco, dicono sia stato utilizzato a man bassa da Poppea a fini cosmetici. Dalle Ardenne giunge voce che addirittura del latte umano sia stato utilizzato a fini caseari. Ma del nostro utilissimo suino invece niente, non si usa! Perché? Pare che non sia possibile trovare in commercio il latte di ...

MIX - di tutto un po'...

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  Seneca - Ognuno, quando fa del bene a un altro, lo fa a se stesso Lettere a Lucilio , I secolo d.C. Dobbiamo fare di tutto per dimostrare la massima gratitudine. Questo è un bene nostro, allo stesso modo che la giustizia non riguarda gli altri, come comunemente si crede: gran parte ricade su se stessa. Ognuno, quando fa del bene a un altro, lo fa a se stesso. E non lo dico perché chi è stato aiutato vuole aiutare, chi è stato difeso vuole proteggere e perché il buon esempio ritorna sulla persona che lo ha dato, (così come i cattivi esempi ricadono sugli autori, e se uno con le sue azioni ha insegnato che si può offendere, non trova commiserazione quando viene a sua volta offeso); ma lo dico perché ogni virtù trova in se stessa la sua ricompensa. Non la si esercita in vista di un premio: il guadagno di un'azione virtuosa consiste nell'averla compiuta. Dimostro gratitudine non perché un altro, spronato dal mio precedente esempio mi aiuti più volentieri, ma per compiere un'a...

DL

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Avviso ai Cittadini - 76° Eccidio di Pedescala, Forni e Setteca'

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La foto curiosa - (dal dialetto, penso arrivi dall'Altopiano)

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Girovagando - gita fuori porta

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Un incredibile labirinto naturale sul Monte Corno Siamo sul Monte CORNO, nell’altopiano dei 7 Comuni. Qui la natura ha scavato dei profondi solchi nei duri calcari delle roccia chiamata “Rosso ammonitico” appartenenti al periodo giurassico. Si sono formati così dei veri e propri corridoi e sembra di percorrere i camminamenti di una CITTÀ di ROCCIA, immobile ed eterna. Un luogo meraviglioso dove perdersi per grandi e piccini! (da Veneto segreto)