Di Umberto Galimberti - 16 aprile 2020 Dove credeva di essere arrivato, l'essere umano? Perché, costretto a fermarsi, non sa più chi è? E cosa pensa di fare davanti alla negatività della vita? Ecco il pensiero, spiazzante e urticante, del filosofo Umberto Galimberti. Umberto Galimberti, filosofo, sociologo, antropologo culturale, psicanalista e accademico: allievo di Emanuele Severino e Karl Jaspers, di cui traduce le opere, è un assoluto divulgatore. 78 anni il 2 maggio, cresciuto con altri nove tra fratelli e sorelle, sta lavorando a un nuovo libro (rigorosamente con la macchina per scrivere). Per GQ ha scritto questa riflessione. «Il cambiamento imposto dal corona virus sembra una sofferenza difficile da sopportare, anche se l’umanità ha superato di molto peggio. Succede perché ci troviamo nella condizione in cui tutta la nostra modernità, la tutela tecnologica, la globalizzazione, il mercato, insomma tutto ciò di cui andiamo vantandoci, ciò che in sintes...