Marzo: è ora di togliere il "prete" dal letto
di Fiorenzo Barzanti Quella sera, erano le 8, mia mamma andò a letto vestita. Dopo dieci minuti si alzò ed io che ero un bambino ‘’mi infilai’’ sotto le lenzuola calde lasciate da lei che intanto era tornata in cucina a fare i suoi lavori. E sì..., vi comunico la triste notizia, eravamo all’inizio di marzo e nelle nostre case contadine si smetteva di scaldare il letto con il ‘’prete e la suora’’. Fino ad allora e per tutto l’inverno era stata una ‘’goduria’’. Il ‘’prete’’ era un oggetto di legno fatto con due semiarchi che si aprivano a barchetta ed inserito sotto le lenzuola, le alzava e creava una cavità. All’interno aveva due lastre in metallo. In una, quella che poggiava sul materasso, veniva appoggiata ‘’la suora’’ che era uno scaldino pieno di carboni ardenti ricoperti di cenere per conservare a lungo il calore e per evitare incendi. Dopo 10 minuti il letto era caldissimo e quando fuori nevicava era bellissimo assaporare il caldo e sentire il rumore della neve...