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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Fra luci e ombre

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(Massimiliano Fontana)

30 aprile - per non dimenticare

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Non sono piú tra noi

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Stipendi alti, autista e benefit: gli arabi a "caccia" di medici veneti

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PADOVA. La valigia di cartone è un ricordo da film, la usavano i contadini del Sud in cerca di fortuna altrove.  I decenni sono passati, ma gli italiani continuano a emigrare: non ne sono immuni i medici, che tra i camici bianchi europei rappresentano il 52% di quelli che espatriano . Secondo i dati della Commissione Ue è la percentuale europea più alta, seguono a distanza i tedeschi con il 19%. La regione con il maggior numero di medici che si trasferiscono è il Veneto , con 80 professionisti sui 1.500 che vanno via ogni anno. Secondo Daniele Giordano, Segretario Generale Fp Cgil, i professionisti della sanità veneta sono tra i meno pagati d’Italia : è la quart’ultima regione nella classifica delle retribuzioni medie, ultima regione del Nord Italia, sottolinea il sindacalista. Proprio in questi giorni, raccontano dall’Azienda sanitaria di Padova, gli Emirati Arabi stanno contattando specialisti italiani e offrono dai 14 ai 20 mila euro al mese, l’in...

25 aprile Malga Trugole - "la simpatica marmottina"

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Per la gioia di Alago... anche quest'anno la meravigliosa upupa è ritornata nel suo giardino

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La Meneghina da Valpegara

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Leggendo il meraviglioso racconto di Lino,   subito mi è venuto alla mente la "Sàntola Meneghina"   e l'idea di ricordarla con un post. Toni della Meneghina, o anche Toni de Toni (come lo chiamava Don Bortolo), il più piccolo di tre fratelli, mi racconta sempre che sua mamma lo alzava alle tre di mattina, per partire a fare el fèn ;  sui sentieri al chiaror della luna erano ore di salita, con la idola sulla schiena, false, coaro eccetera appesi... ed alla idola si appendeva anche lui, povera Meneghina!  Il marito ed i due figli maggiori all'estero a lavorare, lei a casa ad accudire il figlioletto (aveva tre anni allora) e governare vaca e cavra , e riempire la teda per l'inverno e fare  provviste di formaggi. Era pieno di sonno, strapparlo ai sogni doveva essere come tortura. Una mattina, appeso alla idola, come sempre lasciandosi  trascinare, è ruzzolato sul sentiero: si era ...

La pagina della domenica

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LA RIFLESSIONE  Il Maestro e i suoi discepoli intrapresero un lungo viaggio durante il quale attraversarono diverse città. Un giorno in cui faceva molto caldo, avvistarono un lago e si fermarono stremati dalla sete. Il Maestro chiese al suo giovane discepolo, famoso per la sua natura impaziente: – Ho sete. Puoi portarmi dell’acqua di quel lago? Il discepolo andò al lago, ma quando arrivò, vide che proprio in quel momento lo stava attraversando un carro trainato da buoi. Di conseguenza, l’acqua era diventata molto torbida. Il discepolo pensò: “Non posso dare da bere al maestro quest’acqua fangosa”. Così tornò e disse al Maestro: – L’acqua del lago è molto fangosa. Non penso che possiamo berla. Dopo mezz’ora,il Maestro chiese allo stesso discepolo di tornare al lago e portargli dell’acqua da bere. Il discepolo tornò al lago. Però, con suo sgomento, vide che l’acqua era ancora sporca. Tornò e lo disse al Maestro, questa volta con un to...

Dal buio alla luce

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In quest'ultima settimana trascorsa, la settimana Santa, abbiamo avuto più occasioni per soffermarci sulla morte e resurrezione di Cristo, di sostare in preghiera, di stare in silenzio, ognuno a suo modo. Tra gli appuntamenti che ogni parrocchia propone, ci sono state due serate interessanti dove rivivere alcuni momenti del Triduo Pasquale in modo diverso ma comunque profondo. Domenica 14 aprile 2019, presso il Santuario dell’Olmo a Thiene e martedì 16 aprile presso la chiesa di Maria Ausiliatrice in Conca a Thiene, si è svolta una sacra rappresentazione che ha narrato la passione, la morte e resurrezione di Gesù Cristo. Iniziata con l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, osannato dalla folla la domenica delle palme e terminata con la resurrezione il giorno di Pasqua. Il filo conduttore della narrazione è stato affidato alla lettura dei passi salienti del Vangelo che riguardano tali avvenimenti, ai quali sono stati inseriti parti recitate e brani cantati in forma corale e solisti...

La rondine

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Potrebbe sembrare una foto già pubblicata, ma sono classi diverse. Me la invia Francesco Lorenzi con alcuni nomi (da confermare)

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Quando avrò più nomi possibili aggiornerò. Intanto porto avanti il post

Val di Ledro… il meraviglioso arcobaleno dopo il vento e la grandine del 26 aprile fa capolino in Val di Ledro uno splendido arcobaleno - foto di Angelo Gidiuli -

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(foto inviata da Domenico Giacon)

La fuga dei giovani dall'Italia

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Alcuni dei governi europei più ostili all’immigrazione hanno dietro di sé elettori impensieriti da un fenomeno un po’ diverso: i loro amici e i loro familiari che, anno dopo anno, gettano la spugna e vanno all’estero. Per numeri crescenti di italiani, polacchi, ungheresi — ma anche di spagnoli o rumeni — l’emigrazione dei propri connazionali preoccupa più dell’arrivo degli stranieri. Nel caso dell’Italia, sono due su tre gli abitanti che vedono nella fuga dei propri giovani all’estero una minaccia superiore o almeno altrettanto grande rispetto all’immigrazione. Qualcosa si sta muovendo in profondità negli umori del Paese e dell’intera fascia di fragilità sociale lungo il fianco sud e orientale dell’Unione europea. Ma la politica, di governo e opposizione, per ora non sembra in grado di capirlo e non riesce a dar voce alle nuove paure dei cittadini. Almeno questo emerge in un sondaggio che, per la prima volta, pone agli elettori in Italia e in altri tredici Paesi dell’U...

La foto curiosa: un salame a forma di maialino... quando la fantasia sconfina...

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L'Arena di Verona

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L’Arena di Verona è uno dei simboli della città, molto conosciuta e frequentata per i moltissimi eventi che ospita. In pochi, però, conoscono davvero la sua storia e sanno quali siano le sue origini e le sue caratteristiche. L’Arena è il terzo anfiteatro per dimensioni in Italia e ha una storia molto antica, risalente dal I secolo dopo Cristo. Non esistono documenti e testimonianze precise sull’anno di costruzione, quello che si ipotizza è che avvenne nel primo secolo sotto l’imperatore Augusto. Ai tempi della costruzione, l’anfiteatro, dalla struttura molto imponente, era situato fuori dalla cinta muraria, alla periferia della città. Questo perché era un periodo tranquillo, in cui non si temevano attacchi e invasioni: fa quindi un certo effetto, oggi, vederlo sorgere in pieno centro storico. Già nel 256 dopo Cristo, però, l’imperatore Gallieno la inglobò nelle mura, rendendola baluardo difensivo a Sud della città, contro le invasioni del III secolo. Lo scopo dell’a...

Un sereno fine settimana a tutti voi

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Anche le forti piogge sanno offrirci paesaggi mozzafiato... le foto della Val Civetta sono di Cinzia Giacomelli e le altre di mamma Lucia

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La leggenda del "bòccolo di San Marco"

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Questa leggenda (Festa del 25 aprile a Venezia) risale ai tempi del Doge Orso I Partecipazio (864-829), la cui figlia Maria divenne la protagonista femminile. Maria aveva occhi così splendenti e meravigliosi che fu soprannominata Vulcana. Ella si innamorò di un trovatore, Tancredi, ma le umili origini dell’amato non permettevano ai due di coronare il loro sogno d’amore. Allora Vulcana suggerì a Tancredi di partire per combattere contro gli infedeli, con la speranza che tornasse glorioso e famoso. Tancredi partì e ben presto le notizie delle sue gloriose imprese si diffusero in tutti i territori Cristiani fino ad arrivare a Venezia, che ormai aspettava il ritorno del giovane in patria per accoglierlo con tutti gli onori riservati agli eroi. Ma un brutto giorno Tancredi perì in battaglia e si accasciò su un rosaio, macchiando con il proprio sangue un bòccolo di rosa. Privo ormai di forze riuscì a consegnare il fiore ad un messo che lo portò a Vulcana. Straziata dal do...