mercoledì 31 ottobre 2018
Al ristorante acqua naturale gratis
La nuova direttiva europea
sulle acque potabili è da poco entrata in vigore. Tra le tante
novità del giorno, l'inasprimento dei tetti massimi per gli
inquinanti (plastica, piombo, batteri nocivi ecc.), nonché nuovi
limiti per alcuni interferenti endocrini e sostanze
perfluoroalchiliche tipo Ptas. Gli stati membri sono chiamati quindi
a garantire a tutti l’accesso all’acqua naturale. Vedremo così
rinascere le classiche fontane della nonna laddove venero spiazzate
per far posto ad altre bellezze. Il Parlamento Europeo chiede perciò
che l'acqua del rubinetto entri gratuita o comunque a basso costo nei
ristoranti, pizzerie e bar al posto di quella minerale estendendo la
prassi già in uso in Francia, ad esempio, dove sui tavoli dei
ristoranti trovare una bottiglia d’acqua minerale è una rarità. E
la Francia non è un’eccezione dato che la stessa cosa si riscontra
sia in Svizzera che a NewYork. Da noi succede esattamente l’opposto.
Perché non far valere anche qui l’opportunità di avere l’acqua
naturale semplicemente chiedendola? E sì, perché se il ristoratore
piano piano se la sente chiedere da tutti, finirà con l’aderirvi,
visto che il suo obiettivo è quello di accontentare i clienti. O no?
D.G.
Catene da neve da Lastebasse in sù
Appello
importante!
Prima
di imbarcarsi per le strade in auto sarà opportuno sapere che
l’obbligo di pneumatici da neve o catene a bordo è regolato come
segue:
- strade in genere dal 15/11/2018
- strade in comune di Arsiero 01/11/2018
- strade in provincia di Trento dal 23/10/2018
Per
i “falli” è prevista sanzione:
- da 41 a 168 euro nei centri abitati
- da 84 a 335 euro su strade extra urbane
Note:
- il “pescato” non potrà proseguire la sua corsa senza aver adeguato il veicolo e se non lo fa rischia sia la sanzione che la decurtazione di tre punti
- le gomme chiodate non sono gomme invernali, pertanto sono utilizzabili solo su ghiaccio. La loro installazione deve riguardare tutte le ruote.D.G.
martedì 30 ottobre 2018
Patrizia mi invia queste foto per dare l'idea dell'intensità del vento. Su per giù è dietro alla banca di San Pietro
Queste sotto invece me le invia Annalia da Casotto basso
Diciamo che, a confronto di quello che si è visto in televisione, a noi è andata anche di lusso...
E' vero, a macchia di leopardo, siamo rimasti senza corrente elettrica per ore e in tante parti non è stata ancora ripristinata (Pedemonte ad esempio). In Contra' Cerati è ritornata alle 18.
I telefoni, a parte vodafone, non andavano. Diciamo... qualche disagio che da tempo non vivevamo e che per i datati come me, han fatto ricordare l'alluvione del 66...
C'è chi ha apprezzato il cenare o il fare filò al lume di candela o al sol chiarore della stufa, chi ha fatto qualche riflessione aggiuntiva su come vivevano i nostri Nonni e come invece ci adattiamo con fatica a queste sporadiche situazioni d'emergenza. E' vero, fuori c'era il coprifuoco e con la scusa del vento anche le imposte erano tutte chiuse, sicchè non si vedeva una, che sia stata una, misera fiammella... In effetti concordo che non era un bel vedere... Se ricordo i racconti di mia Nonna, quando passava PIPPO dovrebbe essere stato lo stesso scenario. Personalmente mi son gustata anche questa serata alternativa, con una leggera ansia quando pensavo: "e se ne capita qualcossa sensa i telefoni che va?", ma poi mi è venuto in mente per fortuna che i NUMERI DI EMERGENZA sono comunque attivi.
Susanna Munari invece m'invia foto della strada per Lavarone.
E anche la foto della cascata del Plasar a Lastebasse di cui io, confesso, non ne sapevo dell'esistenza, ma il blog serve anche a questo.
C'è chi ha apprezzato il cenare o il fare filò al lume di candela o al sol chiarore della stufa, chi ha fatto qualche riflessione aggiuntiva su come vivevano i nostri Nonni e come invece ci adattiamo con fatica a queste sporadiche situazioni d'emergenza. E' vero, fuori c'era il coprifuoco e con la scusa del vento anche le imposte erano tutte chiuse, sicchè non si vedeva una, che sia stata una, misera fiammella... In effetti concordo che non era un bel vedere... Se ricordo i racconti di mia Nonna, quando passava PIPPO dovrebbe essere stato lo stesso scenario. Personalmente mi son gustata anche questa serata alternativa, con una leggera ansia quando pensavo: "e se ne capita qualcossa sensa i telefoni che va?", ma poi mi è venuto in mente per fortuna che i NUMERI DI EMERGENZA sono comunque attivi.
Susanna Munari invece m'invia foto della strada per Lavarone.
E anche la foto della cascata del Plasar a Lastebasse di cui io, confesso, non ne sapevo dell'esistenza, ma il blog serve anche a questo.
Uomini che ragionano con il pene - il pensiero di Irma -
Nel presente momento storico, italiano e vicentino,
esistono uomini che ragionano con il pene: forse dobbiamo farcene una
ragione. Quel che mi appare certo è che se ne deve fare una ragione
Freud, ovunque egli sia: non sono le donne a sentirsi inferiori senza
quel gingillo, ma
sono piuttosto certi uomini a non sentirsi uomini se non lo usano in
piena
e assoluta libertà.
Bastano e avanzano le cronache degli
ultimi mesi a raccontarci di come la violenza fisica e sessuale contro
le donne sia drammatica attualità: indubbio che sia un argomento di
non facile trattazione, ma questo non può esimerci dall' affrontarlo.
Una
vera parità di genere la si misura nel dialogo pulito e schietto sul
tema della sessualità tra donna e uomo, sul rispetto del corpo e della
sensibilità altrui; una concreta parità di genere la si potrebbe e
dovrebbe coltivare favorendo e istituendo incontri e dibattiti su questo
tema.
Ma siamo una società bigotta, parliamo di tutto fuorchè
di sessualità: unico gesto che instaura tra due persone un profondo e
intenso dialogo senza la necessità di pronunciare parole.
Ed è
in questo non parlarne che trova terreno fertile la violenza cieca e
prevaricatrice di certi maschi: nel considerare il corpo della donna
quale oggetto del loro piacere a loro completa e assoluta disposizione,
arrivando in alcuni casi anche nel procurarne la morte.
Impossibile per costoro il pensare ad un rapporto consenziente con una
donna; sicuramente sfugge loro che il corpo femmineo è intrinsecamente
abbracciato all'anima e all'intelletto: ecco perchè l'orgasmo delle
donne è più intenso e coinvolgente.
Troppe le donne uccise
fisicamente e moralmente dopo uno stupro, eppure la mercificazione del
corpo delle donne continua in alcuni casi giustificata anche da donne.
Come non vedere una deriva pericolosa in quelle ragazzine svestite al
bordo campo della squadra del Vicenza calcio a fare da raccattapalle?
Come non vedere in quella scellerata scelta un incentivo alla violenza
contro il corpo delle donne?
Pretestuose ed oscene tutte le difese scritte a riguardo!
Ma,
sia chiaro, gli uomini che ragionano con il pene non sono tali in base
al colore della pelle, né dalla nazionalità, né tanto meno dal loro
contesto culturale.
Basti leggere l'intervista di
Alessandro Ferrucci (pubblicata il 28 ottobre su Il Fatto Quotidiano)
ad uno scrittore, il quale afferma di aver sempre seguito il
suggerimento del padre che gli diceva, quando doveva incontrare una donna
"Mi raccomando, se non legge, al massimo una botta e via, non di più".
E, a riprova che certe patologie geneticamente trasmesse non sono
favole, lo scrittore alla domanda del giornalista se il padre aveva
ragione a suggerirgli ciò, risponde: "Se una non legge, non vale la pena
neanche quella botta e via".
Poveri codesti uomini, perennemente in preda del loro gingillo.
Senza il quale, sembra, non sanno ragionare.
Irma Lovato Serena
AuthaGraph World Map
Questa sopra riprodotta sembra essere la mappa del mondo più
accurata, fermo restando che nessuna proiezione bidimensionale di un
solido può considerarsi esente da difetti.
La rappresentazione del globo terracqueo secondo Mercatore, che
conosciamo tutti dalla scuola, è infatti obsoleta e lontana dall'essere
la migliore perché non mantiene le proporzioni reali delle terre più lontane
dall'equatore, tendendo ad ingigantirle.
Realizzata dal designer giapponese Hajime Narukawa, la
AuthaGraph World Map ridà a continenti e isole la dovuta importanza, senza
tralasciare zone sempre più cruciali come quelle dei poli né rinunciare alla forma di visualizzazione
rettangolare alla quale siamo abituati.
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Potenza del nome
[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...