Provare costa nulla
Nelle cucine delle nonne italiane, questo gesto si ripeteva a ogni primo mal di gola.
La proporzione è sempre stata la stessa: tre grammi di sale in un bicchiere d'acqua tiepida. Questa precisione non è casuale: il sale richiama l'acqua dalle membrane infiammate attraverso l'effetto osmotico, riducendo il gonfiore e creando un ambiente ostile ai batteri.
La saggezza popolare aveva custodito una formula che funziona davvero.
Già Scribonio Largo, medico dell'antica Roma, documentava ricette simili nei suoi trattati. In India, la pratica del kavalagraha prevede da millenni risciacqui orali con soluzioni saline per disinfettare bocca e gola.
Mentre riempiamo carrelli di spray e pastiglie costose, la soluzione più efficace resta sul ripiano della cucina.
Uno studio del 2025 conferma che gli otorinolaringoiatri continuano a consigliare i gargarismi salini come primo rimedio. La rapidità d'azione e l'assenza di effetti collaterali superano molti farmaci moderni.
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