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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Ogni fotografo, sia professionista che amatoriale, ha il suo "genere"...

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Francesco Lorenzi, per esempio, fotografa di tutto e di più, ponendo però principalmente un occhio di riguardo ai "particolari" che dai più non vengono notati. Vuoi complice la vita sempre di corsa o che altro... fatto sta che dei particolari, sovente anche molto interessanti, scappano... (me compresa) Iniziamo questa carrellata con l'altare di Sant'Antonio della Chiesa parrocchiale di San Pietro. Alzi la mano chi ha mai notato ed apprezzato questo "nautilos" sulla scalinata in marmo di Asiago. (mi inserisco a guidare la cordata dei disattenti😊e pensare tuti i gloriapatri ca gò dito indenocià parchè el me fassa ciapare un 7 nei compiti!)😊 Qui di seguito il link per spiegazioni su Wikipedia: CLICCA QUI

MIX: di tutto un po'...

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"Nonna, cosa si fa se si è disperati?" "Si cuce bambina mia. A mano, lentamente. Gustandosi ogni onda creata con le proprie dita." "Cucire fa allontanare la disperazione?" "No. Cucendo tu la decori. La guardi in faccia. L'affronti. Le dai forma. L'attraversi. E vai oltre." "Davvero è così potente cucire a mano?" "Certo cara. La gente non cuce più e per questo è disperata. Le sarte sanno che con ago e filo puoi affrontare qualsiasi situazione buia riuscendo anche a creare dei meravigliosi capolavori. Mentre muovi le tue mani è come se muovessi la tua anima in modo creativo. Se ti lasci trasportare dal ritmo ripetitivo del rammendo e del ricamo entri in un vero e proprio stato meditativo. Riesci a raggiungere altri mondi. Ed il groviglio di fili emotivi dentro di te si ammorbidisce. Senza fare null'altro." "Cosa s'impara cucendo?" "Ad affrontare ogni punto. E basta. Senza pensare al punto successiv...

SNOOPY

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Groste de caliero

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【Gianni Spagnolo © 21G28】 Quando arrivarono anche da noi i Kellogs, i Fonzie, le Tortillas, i Nachos,.. e gli altri simili snack americani nelle loro accattivanti confezioni, qualcuno osservò che alla fine non si trattasse altro che di croste di polenta. Dal confronto con le nostre groste rimaste in memoria, che pur non avevano alcun condimento a nobilitarle, sti foresti non ne uscivano però divinamente. Dov’era il brustolìn, la croccantezza e la morbidezza assieme, el gratamento col pieron sul ramo, el pissighìn del ramo messo a lustro,  l’insendere del calidine sul podo del caliero, la facoltà di dosare il prelievo raspando più o meno a seconda dell’impeto? Andò jerelo el gusto de robarse la parte mejo, inpieronandose on co l’altro? Cavare el caliero dal fogo o dai sirci, a jera massima robe da omini, parvia del peso; fa cuélo de rabaltare la polenta intel panaro e spartir le fetele col filo. Ma chìve da naltri de omini ghin jera gran puchi, chij jera tuti emigranti, elora ghe to...

Ve li ricordate i tempi dei Khmer rossi cambogiani?

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beh...  voi sapevate che un Khmer verde vive nei paraggi delle Fontanelle giù ai "Gerùni"? Incontrato casualmente oggi, mi ha permesso di addentrarmi nella sua residenza😊. Dorme su un albero e la sua unica preoccupazione è di avere sempre le birre fresche, tant'è che ha provveduto ad incanalare l'acqua dalla roggia per farla confluire in un "mestèlo"😊. Cordialissimo, simpaticissimo ed ironico... ci ha dato una mano anche a pulire le fontane e noi abbiamo approfittato della sua disponibilità😊. Se passate di là una birra ve la offre volentieri😊  

MIX - di tutto un po'...

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Sul pensiero di massa... I sentimenti della massa sono sempre semplicissimi e molto esagerati. La massa non conosce, quindi, né dubbi né incertezze.  Corre subito agli estremi, il sospetto sfiorato si trasforma subito  in evidenza inoppugnabile, un'antipatia incipiente in odio feroce. Pur essendo incline a tutti gli estremi, la massa può venir eccitata solo da stimoli eccessivi. Chi desidera agire su essa non ha bisogno di coerenza logica fra i propri argomenti. Deve dipingere nei colori più violenti, esagerare e ripetere sempre la stessa cosa. Sigmund Freud

Val d'Astico verticale

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SNOOPY

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Tempesta moja, tempesta secca... disastri e storie de na volta

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  Si parla molto, in questi giorni, dei cambiamenti climatici e dei danni che il clima  porta ogni giorno in diversi luoghi del nostro paese e del mondo intero. I telegiornali stanno raccontando di inondazioni, di grandinate eccezionali, di trombe d'aria e di bombe d'acqua. Vorrei raccontare della “tempesta del 1932”. So i fatti solo perché, naturalmente, mi sono stati raccontati.   Da sempre, a luglio, mese di gran caldo, ma anche di grandi temporali, la gente aveva il terrore della tempesta. C'era tutta una “letteratura” nei confronti della grandine: innanzitutto si guardava alla grossezza dei chicchi; se erano piccoli e frammisti alla pioggia, si tirava un sospiro di sollievo. Se erano grossi, e se invece di essere tondi e lisci avevano sporgenze acuminate e magari cadevano in gran quantità e da soli, si parlava allora di “tempesta secca” e si diceva che “la tempesta secca la cava anca el còdego” (la grandine grossa e secca sa togliere il cotico dai prati).  ...

Qualche minuto di riflessione

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Forse mai come negli ultimi tempi abbiamo netta la sensazione che il pianeta su cui viviamo, nostra Madre Terra, sia simile ad un animale ferito che attraverso eventi climatici sempre più estremi lancia grida di dolore e manifesta i segni della propria sofferenza. Nel giro di soli cinque giorni l’Altipiano ha subìto due eventi calamitosi importanti: giovedì 8 luglio un violento nubifragio, accompagnato da grandine, ha colpito una vasta area compresa fra Foza, Gallio e Conco, con una tromba d’aria che ha divelto centinaia di abeti e asportato il tetto della malga Pian di Granezza. Martedì 13 luglio una quantità enorme di pioggia, concentrata in poco tempo, è caduta nei territori comunali di Rotzo, Roana e nella Valdastico, causando frane, interruzioni stradali e perfino allagamenti di abitazioni. La quantità di acqua caduta, stimabile in circa 200 mm nell’arco di una sola ora, è talmente enorme che nessun sistema idraulico sarebbe stato in grado di raccoglierla e smaltirla. È una precip...

MIX - di tutto un po'...

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Se raccogli 100 formiche nere e 100 formiche rosse e le metti in un vaso di vetro non succederà nulla, ma se prendi il vaso, lo scuoti violentemente e lo lasci sul tavolo, le formiche inizieranno ad uccidersi a vicenda! Le rosse crederanno che le nere siano le nemiche mentre le nere crederanno che quelle rosse siano le nemiche, quando il vero nemico è la persona che ha scosso il vaso! Lo stesso vale per la società! Uomini contro Donne Sinistra contro Destra Ricco contro Povero Fede contro Scienza Giovane contro Vecchio eccetera... Prima di metterci a litigare tra di noi dobbiamo chiederci:  chi ha scosso il vaso?

2 risate

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