Qualche anno fa ho avuto modo di fare la navigazione sul Lago di Garda e, giunta nei pressi di Limone, queste limonaie dismesse han attirato la mia attenzione. Non riuscivo proprio a comprendere cosa mai fossero... mi vergognavo un po' a dover chiedere, ma poi son stata costretta... di mio non riuscivo a comprendere. Credo che nel periodo del loro massimo splendore siano state veramente un'attrattiva da ammirare!
UNA STORICA LIMONAIA in TERRA VENETA!
L'antica serra dei Limoni si trova a Torri del Benaco, in provincia di Verona, ed è un ineguagliabile pezzo di patrimonio storico ed architettonico del Lago di Garda. Nel centro storico del paese, circondato da mura e torri medievali, sorge circondato da un panorama mozzafiato, il Castello degli Scaligeri e al suo interno troverete il prezioso giardino di Limoni che risale ben al 1760.
LE LIMONAIE SUL LAGO DI GARDA sono magnifiche ARCHITETTURE DI ALTRI TEMPI! Si dice che gli agrumi siano arrivati sulle sponde del lago di Garda all'inizio del Seicento. Una delle testimonianze si trova nella chiesa di Limone: un dipinto del 1658 raffigurante Sant’Antonio Abate, con i pilastri delle limonaie sullo fondo. Ma già a metà del 1400 alcuni letterati scrivevano dei “rami frondosi di limoni e di cedri” nei pressi Gargnano e pare che siano stati proprio quei frati francescani a coltivare i primi orti di agrumi. Il Garda rappresentò in passato la zona più settentrionale al mondo in cui si coltivavano gli agrumi a scopo commerciale. Ciò fu consentito non solo dalle favorevoli condizioni climatiche, ma anche dall'ingegnoso lavoro di copertura invernale che permetteva alle piante di superare indenni anche inverni molto rigidi.
DAL GARDA ALLA RUSSIA! Infatti gli agrumi partivano via acqua per poi risalire verso il Nord Europa, la Germania e la Russia.
Erano molto richiesti perchè godevano di costi e tempi di trasporto minori rispetto ai limoni del Sud Italia. Il periodo d'oro dell'agrumicoltura si ebbe nel sec. XVIII, periodo a cui risale anche la nostra serra, fatta costruire da Zeno Zuliani dopo l'abbattimento della seconda cinta muraria e l'interramento del fossato. Il declino di questa attività si ebbe già a partire dal secolo scorso, sia per la comparsa della gommosi, malattia letale per i limoni, sia per la raggiunta Unità d'Italia e la conseguente abolizione dei dazi d'importazione per i frutti provenienti dal Sud. Alcune annate particolarmente rigide (1905, 1929, 1985) dettero poi il colpo di grazia a tale coltura, che ora sopravvive in poche serre sulla sponda bresciana e, sulla sponda veronese.
(foto di Marco Corà)
da Veneto segreto
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