Saper ignorare è una forma di saggezza. Volendo essere più esatti, è saggio distinguere tra le cose di cui vale la pena occuparsi e quelle che è meglio lasciar perdere.
Ignorare selettivamente è un bene, ci consente di concentrarci sulle cose davvero importanti, ci protegge e agevola la salute mentale; però sono necessari degli accorgimenti. Per trarne vantaggio iniziamo con l’ignorare selettivamente alcune cose:
- Le offese. Non meritano la vostra attenzione. Se una persona apre bocca per dire qualcosa non significa che abbia ragione. Non sprecate un secondo dietro alle offese.
- Le provocazioni. Collocatele nel giusto contesto e capirete che sono solo un disperato tentativo per farvi agire. Pensate ai poveri tori, si agita un panno rosso per farli caricare e consentire al torero di esibirsi. Se la bestia non cercasse di incornare quel panno, lo spettacolo finirebbe prima ancora di iniziare (come del resto le sue sofferenze).
- Le distrazioni. Distolgono l’attenzione da ciò che è davvero importante.
- Le attività di routine non indispensabili. Se rincasate dopo una giornata stremante potete lasciar perdere la pila di piatti da lavare e filare a letto. La cucina in disordine non ha mai ucciso nessuno.
- Certe persone. A volte scegliere di non fare caso alle persone o ai comportamenti negativi può salvarvi la vita e la salute!
- Alcune richieste e sollecitazioni. C’è sempre qualcuno che chiede qualcosa, ma spetta a voi decidere se accontentarlo. Valutate bene se la richiesta merita di essere ascoltata o se potete ignorarla senza gravi conseguenze.
- Alcune conclusioni alle quali siete giunti. Soprattutto quelle deliranti, formulate nei momenti di bassa autostima, quando vi sentite poco bene, insicuri, soli o disorientati.
(Tratto da Wabi Sabi, scoprire nell’imperfezione la bellezza delle cose di Tomás Navarro)
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