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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Dal drone di Flores Munari - Contra' di Valdastico: Furlani, Costa, Fozati, Bellasio, Righele e Valpegara

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Un po' di tutto

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Magnolia in piena fioritura... robe da matti... :-) foto di Silvio Eugenio

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Una serata particolare fra i libri

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Nella piccola biblioteca, quella era una serata speciale: un appuntamento con tanti bambini per provare a fare un esperimento particolare… Non era un esperimento di magia, di chimica o chissà che altro... no, era un esperimento con i libri!  La zona riservata ai piccoli ospiti, era stata preparata con cura; drappi azzurri e blu, luci dello stesso colore e fra gli scaffali, piccoli lumi delicati rendevano magici quegli spazi. Per terra cuscini e coperte, pronte ad accogliere i bambini che arrivati e tolte le scarpe, si posizionarono in relax ed attesa… Sugli scaffali tutti i libri erano agitati… cosa stava succedendo? Perché quelle luci azzurre intorno a loro? Erano in trepidante attesa, quella sera alcuni di loro erano stati scelti per essere mostrati e raccontati; per ognuno di loro era una gioia immensa! Sapevano bene cosa si provava a essere sfogliati, accarezzati e letti... era per questo che si trovavano lì, per essere scelti, ammirati e raccontati. Le piccole man...

Non sono più tra noi - (7° - 02/20) - Giulio Dall'Osteria

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Un mercoledì di quaresima mai pensato….

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Per la chiesa cattolica e tutti i cristiani, i tempi liturgici scandiscono i periodi dell’anno con i loro riti e gli incontri particolarmente significativi. Dopo il tempo di Avvento, attesa della venuta di Gesù tra gli uomini, un altro tempo forte è la Quaresima, che da sempre inizia con il Mercoledì delle ceneri. Un giorno dove il cristiano viene sollecitato a fare digiuno, astinenza e a vivere questo periodo, cercando di rinnovare la propria fede pregando in modo più frequente e agendo con carità verso gli altri. Quindi, il verbo da usare in questo tempo più di sempre è “FARE”, impegnandosi per migliorare, per scorgere il fratello nei suoi bisogni, per dedicare tempo a una visita o a una preghiera; anche prendendosi degli impegni che possono solo aiutarci a vivere la fede in modo semplice, ma più completo. L’imposizione delle ceneri, accompagnate dal monito “Convertitevi e credete al Vangelo”, è come tenere a mente che seguire Gesù e i suoi insegnamenti, per quanto difficil...

La spettacolare "Villa Pompei" Perez Sagramoso - a Illasi - Verona -

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La villa sorge all'interno di unico grande complesso, con un grande parco e una collina nella cui cima si trovano le rovine del Castello di Illasi. L'autore del complesso è l'architetto Vincenzo Pellesina, che ha lavorato anche a Versailles, al Palazzo Canossa di Verona e a Villa Sigurtà di Valeggio. Il termine dei lavori arrivò nel 1737, anche se il progetto non fu del tutto completato. Villa Sagramoso Perez Pompei è formata da un edificio centrale con due ali. Il cortile d'onore davanti all'ingresso è racchiuso da due barchesse più basse rispetto alla villa, ma comunque molto belle e grandi. Le decorazioni interne alla villa sono degne di un luogo così votato alla bellezza e alla magnificenza. Alcune sale sono abbellite con affreschi che formano dei cicli mitologici. (Veneto segreto) 

Dal drone di Flores Munari - Il castello di Meda (antico Eremo) e la chiesetta di Sant'Agata a Cogollo

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Un po' di tutto

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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore d'un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.  Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.  La tecnologia ha  accorciato le distanze, ma ha  allontanato le persone, in tutti i sensi!    (Michelangelo Da Pisa-web)

I video di Gino Sartori - Alle sorgenti dell'Astico parte seconda

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BUON MARTEDI' GRASSO A TUTTI - Chi di voi ha un po' di nostalgia di questi tempi? Io non li ho vissuti perchè ero all'estero, ma ne ho sempre sentito parlare con acceso entusiasmo

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 foto da Riccardo Stefani

El Scarpàro

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Parliamo di una figura insostituibile e presente anche nelle realtà abitative più piccole e disperse. Pelle, cuoio e successivamente gomma: sapendo mestosamente lavorare queste tre materie, è stato una figura dell'elite dell'artigianato. Questo mestiere nacque nel medioevo: non c'erano tanti mezzi disponibili quindi il risultato finale (che aveva nel creare la "calzatura") era strettamente legata all'abilità della persona. Fino agli anni 70', "el scarparo" riparava le scarpe, cinghie, indumenti in pelle e borse: purtroppo, questa occupazione non è mai stata molto valutata. Negli anni 50, grazie all'industrializzazione e l’invenzione delle scarpe in gomma, cambiò completamente la tipologia nonchè l'idea di scarpa (ora, usa e getta) con inevitabili conseguenze sfavorevoli alla sopravvivenza di questa attività.

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No, non siamo tutti amici. No, non basta aver passato una serata insieme per chiamarmi amico. No, amico non è un modo di dire. È una parola che porta con sé un mondo di emozioni, promesse e intimità. Non puoi chiamarmi amico e non guardarmi negli occhi. Non puoi chiamarmi amico e non dirmi la verità. Non puoi chiamarmi amico e celare, evadere, passare oltre. Non puoi chiamarmi amico se conosci le cose importanti per me e scegli di ignorarle perché ti fa fatica. Non puoi chiamarmi amico se ti ricordi di me solo quando ti conviene. Non siamo tutti amici. Non sono tuo amico se ci facciamo una foto insieme. Non sono tuo amico se ti sorrido. Non sono tuo amico se ci prendiamo un caffè. Sono tuo amico se mi confido. Se ti ascolto, se non mi distraggo, io che mi distraggo sempre. Sono tuo amico se evito i consigli stupidi. Le frasi fatte. Le soluzioni a portata di mano. Se so ascoltarti e semplicemente stare. Anche in silenzio, che a volte serve. Sono tuo amico se con...

Serata allegra e riuscitissima sabato sera in Proloco a San Pietro dopo la sfilata in notturna!

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Tutti bravi, bellissimi e originali, avete dato libero sfogo alla fantasia e vi siete superati! Son contenta che il nostro Sindaco sia nuovamente incinto e che il 5° parto sia alle porte... Un buon segnale per la Valle! Chissà che sia di esempio! Ma chi xè che gà dito che ghe xè crisi de vocassiòn???  Vedo un pullulare di suore, preti e frati che pure loro fa ben sperare.  Non è che per la costruenda Scuola Materna, il Sindaco abbia avuto la pensata di reclutare le Suore per affidarne la conduzione come un tempo? Giovani Novizie... allegre sembrano allegre... e direi pure al passo coi tempi... chissà... Vedo anche Donald e Kim... con una sexy bodyguard al seguito... e the Cerato family sempre sensibile all'aspetto inquinamento... B R A V I S S I M I   T U T T I !!!

Già...

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Manzoni non l’aveva vista, la peste, ma aveva studiato documenti su documenti. E allora descrive la follia, la psicosi, le teorie assurde sulla sua origine, sui rimedi. Descrive la scena di uno straniero (un “turista”) a Milano che tocca un muro del duomo e viene linciato dalla folla perché accusato di spargere il morbo. Ma c’è una cosa che Manzoni descrive bene, soprattutto, e che riprende da Boccaccio: il momento di prova, di discrimine, tra umanità e inumanità. Boccaccio sì che l’aveva vista, la peste. Aveva visto amici, persone amate, parenti, anche suo padre morire. E Boccaccio ci spiega che l’effetto più terribile della peste era la distruzione del vivere civile. Perché il vicino iniziava a odiare il vicino, il fratello iniziava a odiare il fratello, e persino i figli abbandonavano i genitori. La peste metteva gli uomini l’uno contro l’altro. Lui rispondeva col Decameron, il più grande inno alla vita e alla buona civiltà. Manzoni rispondeva con la fede e la cu...

Valdastico 22 febbraio 2020 - Campionato veneto dei caretèi sensa motore

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