mercoledì 30 gennaio 2019

I video di Gino Sartori: Val d'Astico: San Piero - Singèla - Posellaro con Tarcisio Bellò e Giorgio Spiller


5 commenti:

  1. Grazie Gino sempre emozionanti i tuoi video realizzati anche con il cuore.

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  2. Bellissimo video. Immagini di grande impatto emotivo. Scenari favolosi.
    Un patrimonio di "natura" da salvaguardare e segnalare a chi di dovere
    per un Parco Nazionale, e magari anche all'UNESCO quale Patrimonio dell'Umanità.
    Vorrei avere una informazione: la prima foto, quella di apertura del video, mostra una
    veduta del paese (credo fine 1800) che sembra una valle da deserto africano: non un albereto,
    un fiore, un prato d'erba verde. Eppure a quei tempi non c'era inquinamento... Quale spiegazione?
    Anonimo

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  3. Grazie Mille. In effetti mi sono meravigliato anch'io rivedendo il filmato che ho fatto dopo qualche anno, di quanto belli siano i posti dove viviamo, noi non riusciamo in effetti a rendercene conto!!! Ti dirò che non è una questione di essere un bravo fotografo, ma è la nostra Valle che fa diventare per forza belle le foto.
    La foto è datata 1885 e ho la fortuna di esserne il proprietario, è stata scattata da C.D. Bonomo Fotografia di Asiago, io l’ho acquistata in Sicilia sembra incredibile ma non so come sia finita laggiù. E’ la più vecchia foto che ritrae San Pietro Valdastico che esista; La data 1885 è quasi certa perché il Capitello della prima Joa è del 1900 e nella foto non c’è.
    Per quanto riguarda il deserto africano devi pensare che il colore seppia della foto può dare questa impressione, inoltre ogni piccolo spazio ogni terrazzamento era tenuto a quei tempi pulitissimo, non è come adesso che la natura tra poco ci entra nelle case.
    Se puoi vieni a percorrere i nostri sentieri, sarà sicuramente più emozionante che vederli in video e se conosci qualcuno all’UNESCO mettici una bella parola…ne abbiamo bisogno. Grazie di nuovo e come sempre viva la Val d’Astico

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  4. Mi sa che la ragione della pelatura del territorio nel 1885 è un po' meno poetica. Il legno serviva per scaldarsi e cucinare e il resto per mangiare. Il fatto che non si vedano tante piante né erbe significa che era fame!

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