sabato 31 marzo 2018

Domani


Riluce ormai una stella, questa sera
e l’aria quasi tiepida sussurra
che già arrivata è ormai,
la primavera...
qualche stella si accende,
e una campana coi suoi rintocchi 
eleva una preghiera
che si diffonde in un eco
dolce e arcana ...
Come vorrei che fossi qui stasera,
amica mia, che sei tanto lontana,
eppur così vicina e così vera!
Eppure ben non so, chi mai tu sia,
eppure ben non so, come ti chiami:
forse è uno scherzo della fantasia,
o il sogno anticipato di un domani…
Magari dovrei dire una preghiera
nell’attesa di stringer le tue mani,
perchè pregare, sai, fa compagnia
mentre la sera scende su questi anni,
e potrebbe sbocciare una poesia
nell’attesa che arrivi quel domani.
Domani... è un dono, 
quale che esso sia,
fatto di gioia mista a nostalgia,
rivolto ad orizzonti ancor lontani
oppure... vicinissimi.
E domani mi specchierò
in una goccia di rugiada,
nell’aurora che avanza e porta il sole,
mi specchierò anche in queste mie parole
dalla penna sfuggite, 
e non par vero, mentre ero lì,
un po’ soprappensiero.

Alvise Agostini


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