Un nuovo manifesto che sancisce sulla carta un netto ‘No’
alla devastazione del territorio causato dalla Valdastico Nord promette
soluzioni realistiche superando i confini comunali e di partito.
Numerosi amministratori dell’Alto Vicentino hanno firmato sabato
mattina al circolo operaio ‘Il Bruco’ di Magrè di Schio un documento
programmatico che li impegna da oggi in poi ad agire concretamente in
prima persona nelle sedi istituzionali, per trovare soluzioni
alternative all’autostrada e soprattutto far capire ai cittadini che
vivere senza autostrada non solo si deve, ma si può.
Ideatori e coordinatori di questa iniziativa sono i consiglieri di
opposizione di Cogollo del Cengio, Riccardo Fimbianti, Marco Zorzi e
Rugero Busato, paese su cui si ‘abbatteranno’ più degli altri la
cementificazione ed il conseguente consumo del territorio agricolo. Tra i
firmatari presenti spicca la presenza del sindaco di Arsiero Tiziana
Occhino. Tra gli altri amministratori di maggioranza presenti quelli dei
comuni di Marano Vicentino (Francesco Luca) e Sarcedo (Luca Pigato).
Numerosi anche gli amministratori di minoranza. Oltre a Cogollo,
presenti gli amministratori Monica Gios di Asiago, Daniele Sartore,
Silvia Pianalto e Renzo Priante di Piovene Rocchette, Luigi Cortelletti e
Teresa Ceribella di Velo d’Astico, Carlo Cunegato e Marco Vantin di
Schio, Orazio Comberlato e Alessia Gamba di Thiene. Presenti anche il
consigliere regionale Manuel Brusco, il senatore Enrico Cappelletti e la
coordinatrice della ‘comunità salviamo la Val d’Astico’ Giuliana
Marchi.
Una intesa senza colori di partito, tengono a precisare i
coordinatori, con politici dalle diverse sensibilità, accomunati dal
desiderio di trovare un futuro diverso per la vallata, solo l’inizio di
un tavolo di lavoro che non resterà solo un programma sulla carta.
‘Vogliamo offrire una risposta nuova ai cittadini – ha dichiarato
Fimbianti nel suo discorso di apertura – e oggi presentiamo per la prima
volta gli obiettivi del nostro manifesto, creare una rete di
amministratori con lo scopo principale di salvaguardare la Valdastico.
Non vogliamo accettare supinamente le decisioni di una azienda privata
che ha come unico scopo il lucro. Le unioni montane, che dovrebbero fare
da collante alle istanze dei vari comuni, sono svuotate di potere, non
hanno progettualità a lungo termine. Dobbiamo oltrepassare i confini
comunali. Il manifesto è la nostra visione condivisa’.
‘Ci tengo a precisare – ha invece detto Marco Zorzi – che noi non
siamo semplicemente quelli del ‘No’, vorrei che questo mito fosse
sfatato, siamo e saremo quelli del ‘Si’ per un futuro diverso, e
dobbiamo smentire quella convinzione di irreversibilità che ormai è
marcata a fuoco sulla realizzazione della autostrada’.
‘Anch’io ribadisco con forza che non siamo il fronte del ‘No’ – ha
aggiunto Tiziana Occhino – il nostro è un ‘Si’ per il territorio. Siamo
qua per riempire un vuoto, perché quello che manca è un confronto
costruttivo, andare oltre minoranze e maggioranze politiche. Questo
dialogo costruttivo è il primo passo, le porte sono aperte a tutti gli
altri amministratori. Costa fatica, certo, ma vogliamo vederci chiaro su
come impatterà quest’opera’.
‘E’ importantissima questa nostra partecipazione – ha dichiarato poi
il consigliere di opposizione di Schio Carlo Cunegato – perché le
argomentazioni contrarie all’autostrada sono tantissime. Negli ultimi
anni la superficie agricola del Veneto è passata dal 54% al 44%, e tutti
sappiamo che sotto la soglia del 50% il rischio idrogeologico è alle
porte. Veniamo spesso trattati come ingenui utopisti, in realtà in altri
paesi europei stanno iniziando a varare leggi per disincentivare il
trasporto su gomma, non possiamo negare che il futuro sarà questo anche
per noi’.
Altri interventi hanno puntualizzato come l’autostrada sia solo un
‘business a 9 zeri’ per finanziare privati a scapito delle tasche dei
cittadini, non necessaria per il territorio (Enrico Cappelletti, Manuel
Brusco) e su come la riflessione sul territorio vada fatta su di una
scala superiore a prescindere dalla realizzazione dell’autostrada (Renzo
Priante).
Dopo la firma del documento programmatico si aprirà per la rete di
amministratori la fase di concertazione con il territorio, per offrire
una soluzione realistica ai problemi di viabilità, identificando
soluzioni alternative.
Marta Boriero
C'è stato un errore nello scrivere questo comunicato stampa; pertanto desidero comunicarvi, con grande soddisfazione, che anche il i Consiglieri Comunali di minoranza di Posina hanno sottoscritto questo documento. Diciamocelo: il Bene Comune non ha confini!
RispondiEliminaDunque propongo questo:
RispondiEliminaForni torni ad essere comune con Tonezza, quindi unico comune con Arsiero, più comodo
per tutto.
Ed invece che rimanere succubi dei prepotenti di sinistra Astico, torniamo a contare qualcosa,
ed a gestrire i soldi della cava Marogne per fare qualcosa anche per noi, che invece
continuiamo ad essere trascurati e presi per... da quelli che si credono i furbi padroni della valle,
e l'autostrada ce la vogliono far passare di qua... e tenersi di là i soldi che sfruttano di qua,
disagi del traffico a noi, vantaggi solo a "loro" che son furbi…