martedì 30 maggio 2017

Il Sindaco denuncia i "NO A 31"


47 commenti:

  1. Mamma mia che spirito democratico sta risvegliando la nostra massima autorità... Che si interessi
    proprio dei valori della Valle? Ponte tutelato? e la Valle??? Ah, no, la Valle non centra...la Valle è morta!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Come ho ritrascritto su Agorà 19 questi attivisti dovrebbero come minimo ripulire le scritte se hanno un minimo di senso civico e di rispetto, altrimenti come dicevano una volta " xe pexo el tacon che El sbrego"

    RispondiElimina
  3. In sostanza il Sindaco dice "salviamo il ponte e lasciamo distruggere la Valle dall' autostrada"! Notevole! Comunque c'è una sostanziale differenza tra il presente e il futuro: se ad ora chi ha fatto queste scritte risulta "ignoto", in futuro gli esposti contro chi deturba, vandalizza e rovina definitivamente la Valle dell' Astico costruendoci l' A31 Valdastico Nord, potranno essere fatti con "nomi e cognomi": e questo mi appare assai democratico, legittimo e legale!

    RispondiElimina
  4. Brao sindaco …… ma cancellare delle scritte costa molto meno del riscaldamento delle scuole che causa sauna, nonostante le inascoltate segnalazioni degli insegnanti di spegnerlo.

    RispondiElimina
  5. Vanti, dei, nemo, tusi, ...che me par chei se stae tuti tacando ale tete del beco.
    El pregevole manufatto del ponte a l'è vecio unpopré fa mi e chel sia soto la Soprintendensa la me par na tirada (no dovaria esser almanco sora i sento ani che se deventa antichi?). Far denunce contro ignoti, pò, a xe come spuarse in boca, roba da politicanti. Fra i tanti strafanti chei ga intel magasin comunale, a ghe sarà sensaltro na idropulitrice. Bastava torla su e sistemare la question in vinti minuti.

    RispondiElimina
  6. Secondo mi, la massima autorità, piuttosto che alla salvezza del Ponte, pensa ad altro...
    Dai, che quella scritta sulle spallette, quasi non si vede...
    Poi io scriverei VALLE MORTA, più incisivo... lo scriverei sulla Torre, ben leggibile davvero...

    RispondiElimina
  7. Ma quando mai, per una scritta così modesta, una paginata del giornale?

    Ah...riempire le pagine, giusto!!!

    RispondiElimina
  8. Era da tanto tempo che non scrivevo in questo blog, ma i ultimi post riguardo alle scritte mi hanno suscitato in me dei sentimenti contrastanti. L'anno scorso dei volontari ed il sottoscritto abbiamo deciso di risistemare il parco degli alpini al ponte di Pedescala. Abbiamo tagliato delle piante, cresciute in modo disordinato, e risistemato il prato. Con la vendita di queste piante (poca cosa) abbiamo deciso, con il ricavato, di risistemare la parte adiacente al parco, ormai trasformata in una discarica abusiva, a cui all'interno c'era di tutto. Dopo sabati di lavoro e grazie all'aiuto sia di un'impresa del posto, come mezzi meccanici, sia al contributo della pro loco del posto, siamo riusciti a raggiungere il ns scopo, cioè dove c'era tutto cio' adesso c'è un prato ritornato ai proprietari e nella zona di proprietà demaniale un parcheggio per tutti quelli che vogliono sia in bici che a piedi visitare i ns paesi, e vi assicuro che non credevo a un così positivo numero di persone. Inoltre, l'anno scorso, grazie all'interessamento del Comune, ma soprattutto della pro loco e di varie donne del paese, il ponte e le zone adiacenti alle fontane del paese sono state abbellite con dei vasi di fiori,( volevo inoltre ringraziare Massimo T. per i bellissimi tronchi di legni incavati dove i vasi di fiori vengono ospitati). Tutto questo opera di volontariato, e vi assicuro non poche ore, per rendere l'entrata del nostro paese piacevole a chi si sofferma o anche solo di passaggio. Personalmente faccio parte di varie associazioni da sempre, per rendere piu' vivibili, più allegri questi ns paesi. Sono tutte basate sul volontariato, le ore, i giorni, mesi, anni spesi per tutto cio' ormai non si contano, anche perchè queste ore non pesano perchè fatte con il cuore, anche se le critiche non mancano mai ma bisogna andare avanti anche perchè l'esperienza mi ha fatto capire che la maggior parte di queste persone sono proprio quelle che per il bene della comunità non hanno perso nemmeno un'ora della loro vita, perchè considerato tempo perso. Perciò posso dire che è facile sposare le cause, tutte con dei valori nobili, dei vari comitati esistenti per vari obiettivi. Però non posso pensare di accettare che ogni comitato per dimostrare il loro pensiero, il loro obiettivo deve scrivere in ogni parte, luogo che gli capita (ho visto scritte di un comitato persino sulla fiancata di una chiesa). Sono superconvinto e per quel che posso dare il mio appoggio al valore, all'aspirazione del NOA31, ma nello stesso tempo sono convinto che nel 2017 ci siano altri metodi per arrivare alla coscienza delle persone. Quelle scritte, per quanto riguarda tutte le persone con cui mi sono confrontato hanno avuto l'effetto opposto, sono state da tutti condannate. Ultima cosa, uno di questi sabati, prima dobbiamo finire il ripristino della chiesetta del Redentore sul monte sopra Pedescala, ci recheremo al ponte per ripulire quelle scritte per difendere tutto il lavoro sopra descritto. Se il comitato per il NOA31 volesse appendere uno striscione per il buon proposito bene accetto. Mattielli Giuseppe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effetto opposto, si... perché la maggior parte di questa VALLE MORTA, vuole la A31...

      Proprio per essere coerenti...Valle Morta...

      Elimina
    2. Gentile Giuseppe, quando lei ha partecipato alle riunione per parlare del NO al proseguimento dell' A31 ha mai fatto la proposta che ha scritto sopra a proposito degli striscioni?

      Elimina
  9. Per due scritte su un muro del 2010 e su un ponte che tanto storici non e' (il ponte delle sleke xe storico.... no un ponte che non ga gnanca 100 anni!) Una pagina intera ... quando invece 35 amministratori firmano un documento unitario contro la valdastico nord, e altri firmeranno, solo un piccolo trafiletto in un angolo di una pagina... questa e' la parzialità di questo "giornaletto di provincia."

    RispondiElimina
  10. Mi viene da ridere, chiamare quel ponte storico, invece di parlare delle scritte, dovevano fare un nuovo ponte 50 metri più a monte, avrebbero risparmiato e sarebbe stato molto più utile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono anch'io dell'avviso che era preferibile costruire un bel ponte nuovo. Quello attuale poteva con poca manutenzione essere riservato ai pedoni e ciclisti. Purtroppo col ponte attuale la sicurezza e scivolata di "sotto " . Comunque l'autore delle scritte poteva farle sui muri di casa sua o di sua suocera.

      Elimina
    2. E chi te dice che celabbia na suocera? e na casa?

      Elimina
  11. Tatento Bepiti, che no te pui far sparire el corpo del REATO!!!!

    RispondiElimina
  12. Apprendiamo dal GdV che il Sindaco di Valdastico ha sporto denuncia contro ignoti per le scritte contro la Valdastico Nord apparse sul ponte di Pedescala, motivando questa decisione con la rilevanza del danno, "economico e simbolico", che a causa di codeste scritte su un manufatto, ritenuto di valore storico, il Comune e la cittadinanza sarebbero chiamati a patire.
    Solo incidentalmente rileviamo, in didascalia alla foto, che - forse per contiguità - anche al muro di sassi costruito nel 2012 è stata assegnata la qualifica di "storico".
    Tutto sommato, infatti, quello che vogliamo ritenere un refuso giornalistico, e non certo una forzatura dettata dalla volontà di criminalizzare un movimento di opinione e lotta riducendolo ad un'accozzaglia di vandali imbrattamuri, ci invita a riflettere sul significato del valore storico attribuito agli oggetti inanimati.
    Che sono, e non può essere altrimenti, preziosi in quanto testimoniano di un passato che attraverso di essi ci parli, ci racconti la storia, anzi le storie dei luoghi, delle persone, delle contraddizioni, delle lotte, delle cadute e delle rinascite. Che ci ricordi che siamo - noi che viviamo nel presente - il prodotto delle scelte virtuose o scellerate fatte nel passato, perchè questa consapevolezza ci sia di monito e ispirazione nel progettare il futuro di chi verrà.
    Il ponte di Pedescala ne ha viste, e ne può raccontare, tante. E' nato per le necessità e grazie all'operosità di una comunità agricola, nella sua prima versione in ferro è stato fatto saltare durante la Grande Guerra, poi ricostruito nel 1922. Dal allora, è stato muto testimone di emigrazioni e ritorni, degli orrori della seconda guerra, della lenta e difficile rinascita morale e identitaria di una valle, del boom economico e della sua fine, del paziente lavoro quotidiano di chi oggi come ieri, vive nella e della valle, ricavandosi in essa e da essa il proprio habitat, reddito, futuro.(continua)

    RispondiElimina
  13. (segue)Questa comunità, queste persone, sono oggi di fronte all'imminenza dell'evento più decisivo e impattante mai accaduto alla Valle in migliaia di anni, che cambierà irreversibilmente la morfologia del territorio, la qualità dell'aria, l'idrografia della vallata.
    Ne siamo convinti e lo ribadiamo, questa trasformazione non porterà nè sviluppo nè vita; guadagni per qualcuno e le briciole dalla tavola per alcuni, può darsi. Per la valle, una perdita irrimediabile in termini di salute, salubrità, cultura dei luoghi e del paesaggio, pratiche di sviluppo sostenibile, compatibile e rispettoso dell'ambiente naturale. Per tutti, un danno erariale di proporzioni bibliche.
    Questa, certo, è un'opinione, la nostra, suffragata da decenni di studi, perizie, calcoli economici svolti da soggetti imparziali e non in conflitto di interessi rispetto alla realizzazione dell'opera, ma pur sempre un'opinione.
    L'opinione che a questa comunità, a queste persone, non è mai stata chiesta da nessuno.
    Perchè chi doveva garantire alla democrazia gli spazi per realizzarsi non lo ha fatto, preferendo alimentare quella cultura della testa bassa che spesso costituisce l'unica arma di difesa dei sudditi, ma che in questo caso, come nel caso della Pedemontana, dei rifiuti tossici sotto la Valdastico Sud, dei Pfas, del Mose, della Tav e di tutto l'elenco delle grandi male opere, non basterà a salvarli nè a tutelarli.
    Quello che succede poi è prevedibile: il dissenso non si può addomesticare, prima o poi trova le sue strade e i suoi luoghi per esprimersi. E quando questo accade, quando la volontà popolare viene ignorata, manipolata e silenziata, inevitabilmente accadono delle scollature. Nelle relazioni, tra rappresentanti e rappresentati. Nel giudizio sulle azioni, tra ciò che è legale e ciò che è giusto.
    Per questo motivo, noi Comunità Salviamo la Val d'Astico non prenderemo le distanze dal gesto di chi ha espresso il suo dissenso con una bomboletta su un muro; perchè di fronte a quello che riteniamo un grido di pericolo, di indignazione, di giusta ribellione all'imposizione, per quanto qualcuno se ne senta infastidito e questo ci dispiace, non ce la sentiamo di condannare il grido ignorando, come altri colpevolmente fanno, il pericolo.
    26 maggio 2016
    Comunità Salviamo la Valdastico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ostrega!!!!
      Forse Ramona spera de svejare la VALLE MORTA...

      Beh, serto, bion chel vegne da fora uno che sèrche de svejarla... se laè morta!???
      Dimostrassion che l'è morta?
      L'unico discorso bon, l'unico tentativo de svejarla...el ven da fora!!!

      Elimina
  14. Ho visto scritto valle morta..
    Ci siamo chiesti perche'?
    Ovviamente I motivi sono molteplici,tra I piu rilevanti penso alla mancanza di alloggi abitativi,in quale comune si e' impiegato cosi tanto tempo come il nostro per fare una lotizazione?
    Pedemonte ne e' l'esempio.
    Chi ci ha governato nei ultimi trent'anni ha mai pensato al nostro futuro?Sparare a zero contro chi ci governa ora che sono rimaste due briciole..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Valà cara, vara Podena, sarà mia un genio che ghe vole...

      Li gehtu votà? poariti...de le do briciole...

      Elimina
    2. valle morta non è bello, però prendere esempio da Pedemonte vuol dire non essere informati.Gli alloggi abitativi o ATER del suddetto comune sono costituiti da 5 appartamenti, uno sfitto e 4 con famiglie extracomunitarie.NOn ho nulla da dire in merito alle famiglie ma da prendere come esempio.......non credo sia questa che fa valle viva.

      Elimina
    3. Penso che Antonella stesse parlando di LOTTIZZAZIONE, non di case Ater....... Nello specifico, è stato il comune di Pedemonte che ha comprato dalla parrocchia il terreno che poi fu lottizzatto, dove ora sorge la condrà Brancafora........

      Elimina
  15. Oh! Abbiamo un sindaco!!!

    RispondiElimina
  16. Cara Ramona perché nella tua casa non scrivi, con la bomboletta, NOA31 e poi solo ed esclusolamente poi poi scrivere tutte le cose.....E che hai scritto

    RispondiElimina
  17. Con queste brutte mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, quando negli anni settanta i tre partiti della politica italiana si sfidavano con quelle svritte"W DC,W PCI, e all' opposto contro. Che tristezza.....

    RispondiElimina
  18. Le persone serie, appartenenti a questi comitati, si vedono dai striscioni, lenzuola che appendono fuori dalle proprie abitazioni. Dimostrano il loro dissenso in modo civile.

    RispondiElimina
  19. Tanto rumore per nulla, ho il dubbio che l'azione del sindaco sia obbligata, nel senso che se lui non fa questa denuncia, c'è pronto già qualcuno con il colpo in canna che lo denuncia per omissione di atti d'ufficio, altro che "manufatti storici"

    RispondiElimina
  20. Caspita, leggendo i commenti di Irma, Bepiti, Ramona e qualche altro, mi ritorna la voglia di scrivere su questo blog!
    Quando percorro la distanza tra Thiene e Bassano, rimpiango la vecchia Gasparona, strada veloce, diritta, sicura e ben inserita nel paesaggio.
    Ora, invece, è tutto un susseguirsi di cumuli di detriti, di deviazioni del percorso, di terreni agricoli sconvolti, con incombente il rischio di incidenti, nonostante l’andatura delle auto davvero lenta … e non sembra che tale situazione penosa si risolva in questo decennio, anzi, la “greppia” abbisogna di una stimata quindicina di miliardied oltre, quasi una ventina, pertanto ci vuole un congruo tempo per la digestione.
    È poco saggio scrivere il proprio pensiero sui muri, non solo perché questi devono essere ripuliti, o per il risibile “danno economico e simbolico” (ottimo il lavoro di Bepiti); è sicuramente molto più grave condannare tali scritte ed accettare supinamente, nel contempo, senza opporsi, la devastazione delle casse pubbliche, che ci impoverisce grandemente e che classifica l’Italietta agli ultimi posti dell’Europa come Paese civile, nonostante il lavoro indomito e malpagato di molte persone perbene.

    RispondiElimina
  21. Secondo me è stato Tossi a dirghi dai, dai... qua c'è un offensorio ala vale, ai valori, alle antichittà.
    o vuoi davero che la valle sia morta??? dai, risuscita, risuscita...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ricordi il passo del Vangelo: “Lazzaro cammina … e Lazzaro risuscitò…” Magari fosse qualcosa di fattibile ai nostri tempi!
      Vedi, non si tratta solo di “Valle Morta”: è l’intero Bel Paese che rischia di morire, causa l’illegalità e la corruzione dilagante.
      Le opere pubbliche, così preziose per il progresso e lo sviluppo economico della collettività, sono purtroppo minate all’origine, perché sono ideate, promosse, sostenute e portate in qualche modo a termine per l’arricchimento di pochi avvoltoi e l’impoverimento conseguente di tutti gli altri, compresi quelli che si comportano come gli struzzi, che ritengono di estraniarsi dalla realtà semplicemente immergendo la testa nella terra, esibendo, nel contempo, il posteriore in bella vista, ad uso e consumo dei predatori.

      Elimina
    2. Parole sante Carriolante, parole sante! Bravo!

      Elimina
    3. Carriolante, hai condensato la realtà italiana in poche parole. Tra poco torneremo a votare. Vedremo quanto saranno i tonti che si faranno convincere dai soliti politici falsi e disonesti.

      Elimina
    4. Quelli del veneto li conosciamo.

      Elimina
  22. https://www.facebook.com/comunita.incostruzione/posts/1915447778698850

    RispondiElimina
  23. http://www.corriere.it/cronache/17_giugno_01/gallerie-sono-fatte-lo-sputo-sigilli-mega-tunnel-la-francia-e62a2d08-463f-11e7-9b23-80b3b0be0a6c.shtml?refresh_ce-cp

    RispondiElimina
  24. Carla, fai un piacere, dai. Scarica la pagina del link "gallerie di sputo", che non tutti lo sanno fare.
    Che si legga come funzionano costi e disgrazie e controlli...

    E perchè si fanno certe opere in questa povera Italia...

    altro che Valle morta, nazione morta di cancrena!!!

    RispondiElimina
  25. Stavo riguardando queste foto...... dei paracarri vicino al ponte........ Certo che ce ne vuole del coraggio per dire che questi attivisti anonimi hanno sporcato quei paracarri: non mi sembra affatto che prima fossero puliti! Sono neri!
    Perché il sindaco, anziché impegnare risorse del comune per fare denuncie assolutamente inutili non ha fatto prima e non fa ora l'ordinaria manutenzione quale è la pulizia? Quanlche anno fa erano bianchissimi, ora sono neri. E ci si lamenta per un paio di scritte.... MAH.

    RispondiElimina
  26. It is not the strongest of the species that survives, nor the most intelligent, but the one most responsive to CHANGE.....C.D.

    RispondiElimina
  27. Carlo perdonami, condivido la tua citazione, però la prossima volta, scrivila per favore direttamente in italiano così mi eviti di farmi aiutare da google traduttore. Io non ho studiato l'inglese. Grazie ciao.

    """Non è il più forte della specie che sopravvive, né il più intelligente, ma quello più sensibile al cambiamento"""

    RispondiElimina
  28. perchè an. 11.27 hai la mente ferma e statica come la valle

    RispondiElimina
  29. Parole vere, credo siano di Darwin, se non siamo capaci di seguire i cambiamenti, che non stanno li ad aspettarci, siamo destinati a restare indietro per un periodo per poi non recuperare più e destinati alla fine. Come quello che sta succedendo a questa valle. La maggior parte di essi sono dei pericolosi nostalgici, cioe vivono costantemente rimpiangendo il passato, come si viveva meglio, come ci si divertiva, ma è solo un'illusione riparatrice della mente che si manifesta ad un'età non più giovane. Tutti gli uomini guardano alla "naia" fatta tanti anni fa come una cosa bella, con nostalgia, ma quando l'hanno vissuta non la pensavano cosi'. Perchè la mente cerca di rimuovere le cose brutte. Forse pochi si ricorderanno che in quei tempi si lavorava quasi per niente, che il cibo era scarsissimo, che avevi solo doveri, sopratutto verso i genitori.I tempi cambiano , la scienza cambia, la ns società cambia, tutto il mondo cambia e noi dovremmo restare in una valle deserta, dove ogni anno ilnumero delle persone diminuisce drasticamente, dove i giovani fuggono a gambe levate perchè non c'e' più niente. Ma secondo l'oro devono restare perchè la valle è pulita, ma fatemi il piacere, ma avete chiesto ai giovani cosa vogliono veramente? No perchè la risposta è molto ma molto differente dalla vostra

    RispondiElimina
  30. Io nutro qualche dubbio sulla massima del nostro Carlo inglese. Sono convinto che ci vogliono principalmente forza e intelligenza , poiché solo questi due parametri ti permettono il cambiamento.

    RispondiElimina
  31. Perfettamente d'accordo con an. 13.33. Questi vogliono non restare fermi ma bensì che si torni indietro. Si, una valle pulita ma senza nessuno, visto l'andamento. Le ultime fabbiche che hanno costruito lo hanno fatto in prospettiva dell'autostrada, oltre che hai benefici fiscali visto che è una valle disagiata sotto ogni punto di vista. Dovremmo tornare a muoverci in carrozza, o al massimo in bicicletta. Ho visto che si parlava di Trentino, noi non potremmo nemmeno pensare di assomigliargli. I giovani restano perchè hanno mille agevolazioni, in tutti i campi. Noi possiamo solo andare a lavorare la o competere con loro con le ns industrie. Il Veneto da regione completamente agricola e povera del dopoguerra grazie all'industrializzazione degli anni 60-70-80 è diventata ed è una realta' europea, nonostante la crisi.

    RispondiElimina
  32. Quali fabbriche hanno costruito in funzione della A31 ? Io di gru ne ho viste ben poche, anzi ! Quali agevolazioni godono le aziende locali, se non quelle comunali, rispetto quelle di thiene o Schio? È tutta una bufala. La A31 è un'opera iper-inutile , se non a quei pochi speculatori. Quei soldi devono usarli per sistemare le strade già esistenti, per mettere in sicurezza vecchi ponti o gallerie, visto gli ultimi fatti di cronaca.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorrai dire i ponti e le gallerie di recente costruzione …
      Le opere pubbliche vecchie erano state eseguite perlopiù rispettando le regole di buona tecnica; ora, invece, le nuove costruzioni sono realizzate per soddisfare gli appetiti senza freni di politici, amministratori e faccendieri privi di scrupoli, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
      Vedi cosa sta accadendo qui nel Veneto!

      Elimina
    2. Hai ragione Carriolante, sono più sicure quelle scavate nella roccia dai nostri avi. Che vergogna, tanto penalmente, fra ricorso, prescrizioni ecc. Non gli fanno niente.

      Elimina

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...