Son
ritornati i fiori, sull’Ortigara. Dopo la guerra era rimasta solo
un’immensa pietraia, scavata e sconvolta in ogni palmo di terreno;
difficile immaginare che fra quelle rocce frantumate sia potuto
sopravvivere qualcosa, fosse anche un filo d’erba. Poi, lentamente, la
vita è ripresa, come dopo una glaciazione o dopo certe eruzioni
vulcaniche. Forse i fiori sono l’omaggio silenzioso della natura
alle migliaia di caduti, a quella meravigliosa gioventù proveniente da
mezza Europa chiamata lassù a combattere e morire, perché così era stato
deciso. Oppure la natura vuole ricoprire e nascondere tanto orrore,
stendendo cuscini colorati e tappeti variopinti su quell’immenso
cimitero. E se le montagne avessero un’anima, tanto da provare emozioni e
sentimenti come noi? Dopo tutto il dolore che ha visto e provato e il
lutto portato per tanti anni, l’Ortigara è tornata ad indossare qualche
tenue vestito a fiori.
Ortigara, sullo sfondo il cippo austriaco.
(by Biblioteca civica di Rotzo)
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