Scende
a valle con allegro vociare,
tra
oscuri anfratti, gorghi e pietre chiare,
corre,
rallenta, riparte veloce,
l'accompagna
il vento verso la foce.
Un
filo d'acqua diventa ruscello,
ha
un ondeggiare vivace e snello,
dalle
contrade lo senti cantare,
nei
prati in fiore lo vedi ballare.
L'Astego
è il ruscello delle sorprese,
è
il nome della valle e del paese,
per
la gente del luogo è un personaggio,
fa
parte della storia e del paesaggio.
Le
forti piogge lo fanno gonfiare,
e
che spavento vederlo straripare,
sfonda
gli argini, diventa brentana,
e da tutti i lati la
terra frana.
Ma quando l'acqua
spumeggia leggera
nella luce dorata
della sera,
si divertono un
mondo i ragazzini,
tra mille guizzanti
pesciolini.
Lastebasse,
Pedemonte e San Piero
gli porgono un
saluto lusinghiero
come a un amico, a
un compagno di viaggio
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