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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

L'angolo della Poesia

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A farmi compagnia... sogni discreti. Senza pretese si affacciano alla mente, sperando, che non mi siano indifferenti. C'è stato un tempo in cui,  davvero... ci ho creduto. Ho speso tutti i risparmi di una vita: la giovinezza, le facili illusioni, la forza resa forte dall'amore. E poi di colpo, senza una ragione, il vuoto e l'abbandono... e fuori piove. Adesso... come allora... piove! E tutta la pioggia, non basta per dimenticare. Francesca Stassi

AGORA' - 13 -

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Niente è come sembra

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Già Simonide prima e Cicerone poi,  sottolinearono quanto l’immagine fosse importante per la memorizzazione delle informazioni e quindi per l’istruzione dell’uomo, dato che la vista è uno dei sensi più sviluppati e utili allo scopo.  Fin dalla scuola dell’obbligo, siamo stati abituati ad avere aule con  muri tappezzati di carte geografiche dell’Italia e del mondo. Concentrati  o distratti che fossimo, per tutti gli anni della nostra età-spugna il nostro campo visivo è stato occupato da queste immagini e la mappa del mondo è forse l’immagine scolastica più ricorrente ed  evocativa che abbiamo. Dava la collocazione del nostro Paese nel globo e il confronto con gli altri stati e continenti.  Su di essa abbiamo inconsapevolmente fossilizzato i nostri criteri di giudizio territoriali che probabilmente ci guidano ancor oggi. Ovviamente non ci siamo mai chiesti se quei criteri fossero esatti: era così e basta; in ogni caso erano comunemente acce...

La camera di un tempo

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L'involo del gheppio - by Alago

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PARLIAMONE...

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Era il 1 febbraio del 2012 quando il premier Mario Monti in un'intervista televisiva definì il posto fisso una noia: “I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. E poi, diciamolo, che monotonia”. Subito si scatenarono le polemiche su un tema che esattamente tre anni dopo ritorna alla ribalta grazie alla commedia campione di incassi “Quo vado?” di Checco Zalone. La storia dell'adulto mammone che pur di non rinunciare all'impiego statale, si fa rimbalzare di regione in regione fino ad approdare al Polo Nord, diverte gli italiani che sono corsi in massa a vedere la pellicola – 36 milioni di incasso in pochi giorni-. Ma il mito del posto fisso esiste ancora? Confrontando diverse ricerche pubblicate da istituti accreditati il lavoro a tempo indeterminato non è da tempo tra i desideri dei giovani che non possono provare né la noia “montiana”, né la nostalgia “zaloniana” per un contratto che difficilmente gli ve...

L'ho pubblicata ancora, ma non così nitida

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COSA NASCONDE L’ANSIA DI AVER SEMPRE TUTTO PULITO E IN ORDINE?

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Una forma d’ansia da non sottovalutare Mamme che continuano a mettere a posto i giochi dei figli; mariti che ripassano con metodicità sulle cose già riordinate dalla moglie; donne che non riescono ad andare a letto la sera se non hanno concluso tutte le faccende domestiche; persone che sul lavoro tengono la scrivania libera e pulita come un tempio. Sono quattro esempi che parlano dell’ ansia dell’ordine, un problema così diffuso che forse nessuno di noi può dire di non averlo mai incontrato. Quando l’ansia ci parla di emozioni ipercontrollate Certo, saper tenere in ordine l’ambiente in cui si vive o si lavora denota equilibrio interiore e chiarezza mentale; ma c’è un punto superato il quale questa capacità diventa ansia, fino all’ossessione: quando cioè non si può fare a meno di mettere sempre tutto a posto, quando non si riesce a smettere, quando un po’ di disordine può rovinare la giornata creando una sgradevole sensazione di “incompiutezza” che porta...

Qualche foto del Carnevale di Caltrano - by Silvia e Romina

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Asiago: sciatori del tempo

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Pedescala - by Alago

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Un omaggio a Gianni Pesavento da parte di Lino Bonifaci

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1 - ad una festa degli Alpini 2 - in libera uscita a Trieste 3 - militare al centro di addestramento

Forte Corbin

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Napoleone tappo

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Quanto era alto Napoleone Bonaparte? Quando nel 1821 il dottor Francesco Marco Antommarchi, medico personale dell’ex imperatore e corso come lui, compì l’autopsia, registrò la sua altezza come: 5/2”.  Quello che si ritiene ora è che tale dizione rappresentasse la misura francese (non inglese) di 5 pieds et 2 pouces : secondo le unità di misura dell’epoca perciò Napoleone risultava alto all’incirca 1 metro e 69.   Allora nell’esercito francese si veniva riformati solo sotto il metro e 48, ben al di sotto della sua statura. Consideriamo che ai suoi tempi  il francese medio era alto 1,64m, quindi l’altezza fisica di Napoleone sarebbe stata di assoluta normalità per l’epoca, non certo il tappo che ci hanno tramandato. Neanche il suo avversario inglese medio, la cui statura era 5 feet and 6 inches (corrispondente a 1,68m, con le misure inglesi), non lo soverchiava. L’imperatore era sì più basso del Duca di Wellington (1,75m, un gigante per l’epoca), ma più...