mercoledì 25 giugno 2014

Pensieri in libertà

Sta cedendo lentamente alla sera questa domenica 22 giugno 2014 e, come talora capita, approfitto del mio essere sola in casa e tranquilla, per “buttare giù” qualche riflessione in libertà. Ieri è stato il solstizio d’estate, ovvero, con parole molto banali, è trascorso il giorno più lungo dell’anno e, di conseguenza, la notte più corta, ed io ne sono spudoratamente felice. Al di là del galoppare del tempo, mi sento in credito di un inverno che tale non è stato: può essere sì stato meteorologicamente lungo e piovoso ma senza il freddo che dovrebbe contraddistinguere questa stagione tanto che molte piante e pianticelle non sono riuscite ad interrompere il loro ciclo vegetativo ed han continuato strenuamente ed innaturalmente ad... operare: in febbraio rimproveravo i miei gerani perché già avevano foglie verdissime e boccioli, e poi i ciclamini! Il loro è stato un continuo fiorire e mai ho dovuto ripararli per la notte. Ed il freddo, così latitante, mi ha fatto paventare un’insofferenza ancora maggiore del solito per la stagione estiva; non c’è verso, non amo il caldo, anno dopo anno mi atterra sempre più... io amo i giorni limpidi e frizzanti, con l’aria che pizzica e gli ellebori che sorridono, quindi mi sto un tantino consolando con il pensiero che, comunque, i giorni ora si accorceranno, in modo impercettibile all’inizio, ma si accorceranno, e di conseguenza anche le ore di insolazione, e non me ne vogliano coloro che adorano l’estate!

Oggi, per chi crede o si professa o si dice credente, è anche il giorno del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo; la liturgia lo ha infatti celebrato oggi anche se la giornata effettiva sarebbe stata quella di giovedì 19; io ho avuto l’occasione ed il privilegio di andare a Vicenza la sera del 19, di partecipare alla Messa in cattedrale e poi alla processione lungo le vie del centro storico... per certi versi potrebbe apparire quasi anacronistico in una grande città ed in effetti non si poteva non cogliere lo stupore (e penso proprio sia il termine esatto) di coloro che assistevano al passaggio di tutta quella gente che precedeva e seguiva il Santissimo portato dal vescovo, stupore buono però, stupore che dava modo di pensare e riflettere; ed io mi trovo a ripensare a mamma, che, per tempo, preparava vecchie scatole di scarpe, rivestendole di carta bianca, passando ai lati più corti un nastro ben stirato che poi serviva per tenerle al collo visto che le mani dovevano essere libere per spargere i petali di rosa dei quali le scatole venivano colmate... petali di rosa a profumare il passaggio del Santissimo; è tradizione che continua anche qui, dove abito, ed in molti luoghi.

Acqua, farina, sale, lievito… alla fin fine sono semplici e comuni elementi quelli che consentono di fare il pane, poi basta impastare e saper attendere un po’... pane quotidiano, pane di condivisione, pane che sazia e che ristora, e che meraviglia pensare che nostro Signore abbia scelto, per svuotarsi di sé e colmare la nostra fame, un semplice pezzo di pane!

Condividiamo così tante cose, anche tramite questo mezzo che, spesso, molto spesso, sostituisce il contatto personale, eppure mezzo prezioso perché il contatto, altrimenti, sarebbe impossibile vista la lontananza o altro; discutiamo su infiniti argomenti, dalla politica alla sanità, dalla corruzione alle feste, dallo sport ai fiori (a proposito, anch’io ho fotografato un fiore lungo l’Astico e sarei felice se qualcuno mi dicesse come si chiama - lo allego in foto anche se non sono una fotografa provetta), dalle tradizioni alla cucina, ma che fatica discutere di…Cristo, eppure, per i cristiani, dovrebbe essere argomento quotidiano, dovremmo parlare di Lui come si parla, appunto, di tante altre cose, e renderlo così presente, condividerlo.

Ecco, ora chiudo le riflessioni di questa domenica 22 giugno 2014; un saluto caro a tutti coloro che avranno la pazienza di… leggerle!

Ada

21 commenti:

  1. Certo che è fatica parlarne Ada, la nostra società non riesce più a confrontarsi col Mistero. Considera il mistero nel’accezione attuale, laica e riduttiva, una cosa arcana, nascosta e oscura. Non è stata educata a considerarlo come un qualcosa di talmente semplice, grande ed evidente da non essere capito. Un eccesso di luce! Quando la luce è intensa, rinvigorisce tutte le cose, ma quando è eccessiva per i nostro occhi, allora distogliamo lo sguardo, preferiamo tenerli chiusi o volgerli altrove. Anche nelle chiese stanno sostituendo quel lumino tremolante dal tabernacolo, che seganlava la Presenza. Adesso non è più al centro, ma messo in disparte da discepoli aggiornati e paurosi. Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre....

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    1. Come in passato la maggior parte dei cristiani và in liturgia senza porsi domande.Anzi in chiesa ci vanno perché così è stato da piccoli e così sarà da grandi senza comprendere e men che meno capire a parte uno ristretto gruppo di affezionati. I Tempi cambiano e la società si evolve,ciò non significa che migliori necessariamente,Un passato detto oscuro il cristianesimo era inteso come metodica di vita senza sfarzi e dediti alla terra dove il corpo era la prigione temporanea dell'anima che doveva protendersi a dio per garantirsi l'amore e la salvezza.Ad oggi il fronte cattolico è in assoluto declino, rimane saldo nelle radici italiche e nei paesi sottosviluppati di ex dominio portoghese e spagnolo.L'evoluzione e la scissione ha portato alla dominanza odierna di tre filoni del cristianesimo:Protestantesimo,(Calvinismo e Giansenismo) e in più anche che se a se stante l'ebraismo.Oggi la cultura all'occidentale ,quindi anche noi,non ha molto del cattolicesimo.una prova evidente di questa emorragia è il neo papa Francesco,chiamato a risollevare un immagine della chiesa non proprio immacolata.In termini operativi si direbbe che sia venuto a ricreare" rebrand" il marchio "brand" in decadenza.

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    2. Certo, tu fai un’istantanea attuale del mondo cosiddetto occidentale, ma non confondere le foglie con le radici. Il concetto di evoluzione e di progresso è un terreno insidioso, in quanto presuppone necessariamente tre cose: un punto di partenza e di confronto, un obiettivo d’arrivo e un principio di discernimento, che rimangono tutti e tre irrimediabilmente soggettivi. Ecco che allora passa il criterio democratico della “maggioranza”, palese o silenziosa che sia, tanto fa lo stesso, abilmente e universalmente condizionata da chi ha come unico criterio il profitto (proprio). Consideri i paesi mediterranei come poveretti involuti , in quanto di cultura cattolica, avendo come faro quel mondo anglosassone che detiene si il potere economico e tecnologico dall’ultimo secolo e mezzo, ma ergendosi sulle spalle di una tradizione classica vecchia di tremila anni, mica 150! La storia si misura in secoli, mio caro, e procede fra corsi e ricorsi atterrando imperi e civiltà. Quando appassiranno le grandi foglie dei grandi alberi sradicati che oggi sembra chiudano il cielo, ci si accorgerà di tante piccole esili piantine, ma con radici profonde, pronte da sempre a ricostituire la foresta.

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    3. Cio' Philo, secondo tè Cristo era più' Aristotelico o Platonista ?

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    4. .. e secondo te, chi dici che egli sia?

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    5. Diciamo che dopo la sfascio dell impero romano e la decadenza dell'impero Carolingio inferiore al merovingio e che se se ne dica nei libri di testo scolatisici. Li e' avvenuta la scintilla dell'attuale società.Mi riferisco al IX secolo in pieno Feudalesimo.Taluni considerano l'avvento e l'importanza del purgatorio proprio da questo periodo.Un modo etico per la chiesa di poter redimere dai peccati terreni sovrani poco gentili con i vicini e Mercanti dediti all'avarizia.Così molti borghesi per necessità avari in punto di morte e in segno di pentimento per i loro peccati donarono terreni ove sorgono abbazie come funghi.Ho massima ammirazione e rispetto per il mediterraneo e in particolare per l'italia. L'italia dal X al XIII Secolo è stata la potenza economica del mondo.Se oggi esiste Il credito,la banca,le Multinazionali,i libri contabili,il Cambio,le note di credito,le città e il commercio sono merito degli italiani.Poco e male viene raccontato dai libri e dalla TV.Gli anglosassoni,complice tv e cinema, fino al IV secolo erano dei bifolchi pecorai dediti a tosare lana per Noi e per i fiamminghi.La mia considerazione del post precedente và collocata in un evoluzione che và dall'impero di Carlo Magno ad oggi.

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    6. Arriva pure al 1700 MadMax. Cosa facevano gli antenati della Merkel nel 1600? Gli inglesi cominciarono allora ad imparare da spagnoli e portoghesi vivendo intanto di rapina. Cosa mai ha dato al mondo la tanto osannata Scandinavia a parte dinamite, polpette e telefonini? Gli indici di benessere che tanto ci sparano addosso comprendono forse anche alcolismo, devastazione familiare, suicidi e depressione cronica? Noi stiamo facendo come i nostri vecchi negli anni cinquanta. Buttiamo al macero la nostra identità perché siamo convinti che dobbiamo assolutamente acquisire quella degli altri vincenti. Allora meglio il letto in truciolato impiallicciato che quello secolare in noce massiccio piallato a mano dal nonno. Salvo adesso spendere follie per recuperare qualche improbabile pezzo antico.

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    7. ho peccato contro gli anglofoni..ho scritto IV invece di XIV.non che cambi moltissimo. nel IV erano solo bifolchi.

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    8. Un mondo tutto sbagliato, ma mica perché non si segue più la religione nel modo ottuso dei secoli seculorum, che anzi è stata l'humus della ipocrisia totale e generale (tutte le religioni son tali), ma a causa della avidità, della sete di potere, di danaro, di superiorità eccetera, innata e male modulata
      dagli educatori, genitori per primi, ovviamente.
      Mea culpa generale, qualche sberla accanto all'esempio, ai buoni consigli, ai colloqui, alla
      compartecipazione dei problemi; e comportarsi da chi te la fa guadagnare ed apprezzare,
      la libertà tua ed altrui. Religione e misticamenti vari, sono il paravento dei peccati di ogni
      natura e grado.

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    9. La Scandinavia ha dato al mondo odieno il salmone,la volvo (ora cinese) e l'ikea. Purtroppo i finlandesi hanno lasciato morire la nokia affinché gli yankee potessero comprarla al mercato per due soldi....In un passato remoto gli scandinavi sebbene pirati e si sà la pirateria è la prima tappa del commercio,si insediarono anche in Danimarca,Polonia e Germania nel periodo di Carlo.si dice che il Magno non avesse un flotta navale,così gli intrepidi Vichinghi adoratori di Odino invasero tutto il baltico,il mar del nord,la Russia fino al mar Caspio dalle foci del Dnepr.qui iniziarono a commerciare con opulento impero bizantino.Non che fossero diventati del tutto mercanti,spesso ritornavano a fare i predoni lungo le coste dei bifolchi e dei raffinati franchi.Sebbene facesse fresco,gli vichinghi dominarono tutto il nord europa per un paio di secoli dal VIII al IX.Poi il clima che non era più' quello di una volta vuoi che il commercio iniziava a stagnare, partirono per una crociera nel sud italia facendo pure l'inchino in Sicilia. Concordo con te sulla decadenza morale e sociale anche se in parte è dovuta ai genitori. Premesso che fino al 1950 dopo uno sfortunato dopo risorgimento del 1861 con ben tre crisi interne,due volte con l'uscita dal sistema aureo soppiantato da un corso forzoso ancora prima del 1900.Una crisi economica mondiale del 1907 e del 1929. Due guerre mondiali,una specie di imperialismo e una dittatura.Non mi sento di dare colpe a nonni e bisnonni nati prima del 1940 vissuti nella ruralità e precarietà ( mio nonno e un zio sono morti di silicosi per non essere mai andati in ferie ad Abano).La generazione del dopo guerra e figlia di un piano Marshall e del miracolo economico hanno riscattato un infanzia precaria e un sogn odi benessere mai immaginato prima.Da qui i figli e i figli dei figli ricordano ma non comprendo.Colpe di un modello o stile di vita nuovo,colpa dei genitori nel considerare il proprio pargolo superiore a tutti tale da dover sindacare i giudizi degli insegnati.Colpa della chiesa che si è occupata di cose troppo terrene sfociando nella politica e nelle decisioni politiche e nelle corporazioni come comunione e liberazione.Indottrinando il culto del perdono assoluto perché pure se sei un bandito e mi fermo con gli epiteti hai diritto al perdono.Noi abbiamo un identità fatta di storia e tanta pure.Ma non siamo eticamente maturi per valorizzare il nostro patrimonio e magari tesaurizzarlo.Questà e' una mia sfaccettatura di poco conto o comunque una piccolissima parte dei vasti aspetti che ci porta a dover vedere il passato con nostalgia e non come stimolo a fare meglio e di più.Forse siamo somari e abbiamo bisogno della carota del passato e del bastone di chi dice cosa fare,perché questa è la nostra natura.In medio stat virtus mi sento molto Alago o Agos in questo momento :-). per concludere Ite missa est e ciao Ada,scusa,ho snaturato il tuo bel pensiero domenicale.

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    10. SCUSA ma io in questi giorni ho cose piu' importanti e gravi a cui pensare.Vorrei sapere perché mi tiri in ballo nei vostri discorsi; visto che io non mi sono espresso con nessun parere in merito alla questione? GRAZIE

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    11. mi dispiace, spero volga al meglio per te. il mio riferimento era alla citazione latina in mezzo sta la virtù in mezzo ad alago e agos..nulla più'.

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  2. Anmmaria, … ecolo chel salta for el ragnéto dal so buséto. Bravo Philuccio, intrepido paladino della civiltà classica e dell’avito retaggio, vedo che hai trovato qualche caritatevole interlocutore nel MaximiliaMalum e in qualche altro illuminato di baviera. Vediamo un po’ se i riesci a coinvolgere i follower che ho allevato a suon di boiate. Ma sarà poi vero che la gente preferisce il futile e l’ottuso alla serietà e all’impegno? Ma seondo voi la società è più sponcia o più phila?

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    1. Sul tema futile e ottuso i followers non fanno follow up e preferiscono lo snorkeling asticoso.Infine sancito dall'amen dell'editto pretorio di Trinacria che si inalbera senza radici.
      secondo me e senza ombra di dubbio alcuno la società è phica e protesa fortemente ad essa. così è.

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  3. grazie caro Philo, e grazie MadMax..mi "conforta" in ogni caso constatare che l'argomento fede (più che religione) è sempre e comunque trainante. io non intendo dilungarmi, non è la sede. sono perfettamente consapevole della fatica e pure degli errori che hanno accompagnato duemila anni di cristianesimo ( già duemila!), ma questo non intacca la sostanza del messaggio rivoluzionario e splendido del Cristo, di Colui che ha "dato le chiavi del regno" a Simone, a Pietro, ad un pescatore uso a lavoro duro e per niente a dotte disquisizioni con i notabili del tempo, ad uno che l'ha tradito più volte, che l'ha lasciato solo sotto la croce e si è poi rinchiuso colmo di paura nel cenacolo, a quello del "quo vadis domine", a Pietro insomma che comunque l'ha poi follemente amato. l'andare ad elencare errori umani, vicissitudini storiche e reali è però , almeno per me, come utilizzare un paravento che ci allontana dal vero volto di Cristo, così tanto travisato, ed è nello stesso tempo non riuscire a fidarci di Lui ed a confidare in Lui comunque bensì a stare rinchiusi nei nostri personalissimi cenacoli. sì, forse siamo cristiani per abitudine più che per convinzione, guardiamo l'orologio se ci capita di sentire un'omelia che si dilunga, non sentiamo la necessità di scoprire (perchè di scoprire si tratta) la bellezza di una liturgia e dei suoi vari significati, non abbiamo sete a sufficienza..ma, non devo dilungarmi nè banalizzare, quindi chiudo con un pensiero che amo moltissimo e che per questo condivido: Non ha prezzo il mio Dio: nessuno può comperarlo, nè il denaro nè la santità. il mio Dio si riceve gratis, come le piante prendono il sole. nessuno se lo merita. non ho diritti sul mio Dio, Lui è soltanto un regalo, è il dono della mia vita, ma è Lui che mi deve amare per primo, solo Lui può aprirmi la porta. ma il mio Dio non è avaro, non è meschino; il mio Dio si dà con abbondanza come il sole e l'aria. il mio Dio fiorisce ogni istante per tutti. e' difficile il mio Dio, il mio Dio gratis, per l'uomo moderno che sogna di comperare tutto, compreso Dio, che desidera le cose in proprietà, che disprezza ciò che non ha prezzo, che misura gli oggetti e le persone da quanto gli costano o da quanto ne può ricavare.ma il mio Dio non cambia perchè è l'amore, e soltanto l'amore può darsi, l'amore non si vende. chi si apre a questo amore regalato, che lo inonda continuamente, si sentirà rivivere e tutto farà rivivere. Notte serena. Ada

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    1. Aduccia Cara ,l'ultimo pezzo di liturgia è un poco inquietante scritto così. Se sostituisci il nome di Dio in arabo e lo rileggi. Bhe.. manca la dichiarazione di guerra agli infedeli e blasfemi occidentali senza dio. sarai mica dell'altra sponda? o sei una mascherata dell'Ordine Teutonico? fai star sereno il Don Sponcio.L'ordine fù soppresso da Napoleone e alla sua caduta ricostituito e protetto dall'impero asburgico

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    2. ben, molèghe de fare sti discursi a gara de chi l'è pì questo, pì quelo... a si na gabia... no digo altro amen!

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    3. "La religione è vera per la plebe, falsa per il saggio , redditizia per coloro che ne fanno
      un mestiere". Vedere il Vaticano!!!!!!
      AQUALONG :" My God.". " L'uomo creo' Dio e lo fece cosi' potente che con il
      passare del tempo sembro' che Dio avesse creato l'uomo."

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    4. C'e' chi pensa che i miscredenti sinceri (ci sono anche quelli di comodo) siano i piu' fervidi ed inossidabili credenti che uno possa immaginare. Magari un po' arrabbiati, perche' non trovano cio' che cercano.

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    5. Sssavutu belo, na volta ghe gera le miss credenti e desso anca i miscredenti, franchi, busiàri o inrabià chei sìpia. Sarà tuta colpa de sto bailame LGBT che no se capisse pì andò che xe el cao o la coa e fursi xe meio no nar gnanca tanto in volta a rumare.

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    6. Cripante Don, tessì proprio agiornà ale ultime sigle... oncò proprio ghevo visto sto acronimo andò chei parlava parfin de transgender... ma te sè proprio tuto de tuto!

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Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...