sabato 25 agosto 2012

Sagre paesane


 Sagre e feste paesane:   
un modo per molti di stare in compagnia


    Con l’arrivo dell’estate, più di ogni altro periodo dell’anno, anche nella nostra valle le sagre e le feste paesane si susseguono paese dopo paese. 
Da sempre, il motivo religioso, è stato l’elemento principale di queste feste divenute tradizione per il culto dei Santi delle chiese a loro dedicate. 
Fede, tradizione, culto:  un insieme di cose che hanno come finalità la festa, lo stare insieme, il divertirsi, il ritrovarsi, il condividere momenti di gioia per tutta la comunità. Un tempo la giornata di sagra in onore di qualche Santo, aveva più che altro un’importanza di fede: si pregava, si faceva la processione e si andava in piazza a comperare la “sagra” con i pochi soldi che si possedevano. 
La “sagra”, non era altro che dei biscotti secchi, fatti in casa,  (molto duri) che erano disposti in delle ceste su dei banchetti o erano portati in giro per il paese, per guadagnare qualche lira. Poi è arrivato il mandorlato, poi le giostre; a Pedescala si ricorda dai più anziani  una giostra di cavalli che era stata posizionata dove  fino a poco tempo fa c'era la cabina telefonica e che, essendo la prima, destò la curiosità  di tutto il paese. Più avanti con gli anni, nella piazza principale arrivò il “calcinculo” e, molti anni dopo, gli autoscontri. La giornata di sagra era arricchita dalla “cuccagna” che richiamava gente da tutti i paesi vicini, dai vari giochi campestri, ideati per il divertimento di grandi e piccini. Il tutto ha avuto la sua completezza con l’inizio delle attività delle Pro Loco, dei Comitati, di tutti quei Gruppi che sono nati e cresciuti per poter dare risposte concrete alle esigenze della gente che non era più, solo del paese, ma che giungeva da ogni dove. Ai nostri tempi, sagre, feste, fiere si mescolano con la fede, con la cultura popolare, con idee innovative che però ci portano spesso a ricercare qualcosa del nostro passato.  Da giugno ad agosto, paesi e contrà del comune di Valdastico, si alternano organizzando le sagre, che da tanti anni sono un appuntamento atteso da molta gente.  S. Antonio, S.Pietro, S. Maria Maddalena, Festa della Birra, dell’Emigrante, feste in Contrà, ecc...  La buona cucina , i pomeriggi di gioco, le serate di musica e ballo per tutti i gusti, sono gli ingredienti per passare qualche ora in relax e allegria, magari in compagnia di persone che si rivedono e si salutano solo in queste occasioni, ma non solo in valle: in tutti i Comuni vicini, questo periodo è ricco di appuntamenti, di iniziative, di eventi che possono soddisfare ogni singola persona.  Ma cosa c’è dietro a tutto questo?  Dietro all’organizzazione di una qualsiasi festa, c’è l’impegno di molte persone, individui che mettono il loro tempo, i loro servizi, le loro attitudini, a beneficio del proprio paese. Volontari, persone che lavorano nell’ombra, che si prodigano per organizzare, per aiutare, per far sì che queste tradizioni continuino nel tempo. Non è un’impresa facile, gli ostacoli, i problemi, le critiche, le difficoltà sono sempre presenti, ma con l’impegno e la buona volontà, ogni cosa può essere risolta lavorando insieme. Che si tratti di una sagra, una festa, una fiera, una mostra, ogni  proposta che viene fatta merita di essere elogiata, di essere sostenuta e incoraggiata con una larga partecipazione: è la sola risposta che spera di avere chi si dà da fare per portare un po' di “vita” nei nostri piccoli paesi. A tutti quelli che hanno lavorato, che lavorano con questo obiettivo e che credono  fermamente alle loro idee, un ringraziamento particolare: solo con l’aiuto di molti si riesce a fare qualcosa di positivo, di bello, di importante, per continuare un cammino che altri hanno iniziato e che, anche con le difficoltà che esso comporta, può essere un’esperienza che arricchisce le persone che hanno il coraggio e la volontà di mettersi al servizio del proprio paese.

                                                                                        Lucia Marangoni.

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