venerdì 27 luglio 2012

Musicisti in erba


Suonare divertendosi”
tre ragazzi e la musica!

     Ai nostri giorni, quando si parla di attività dei bambini e dei ragazzi, maschi o femmine che siano, la prima cosa che viene in mente è lo sport: il primo è il calcio e poi a seguire, basket, pallavolo, karate, danza, nuoto, ginnastica e tutto quello che ad ogni inizio di anno scolastico, viene proposto. A volte ci si ritrova a dover correre ogni giorno a destra e sinistra per i molteplici impegni dei figli che spesso lasciano poco spazio per altre attività, ma oltre a queste diciamo “passioni”, alcuni ragazzi di Pedescala, hanno intrapreso da alcuni anni un percorso forse poco conosciuto, ma pieno e gratificante: studiare musica e suonare uno strumento. Tutto questo supportato e seguito con gioia dai genitori che, comprendendo le affinità dei figli, si prodigano per dare loro la possibilità di esprimere ciò che hanno dentro. Tobia e Gabriele De Rosso, violino e violoncello, hanno ereditato dalla famiglia questo speciale bagaglio: il nonno paterno Rino ha suonato il sassofono e il clarinetto per 43 anni nella Banda Cittadina di Arsiero e circa 10 anni con l’orchestra di 8 elementi del Gruppo Teatrale di filo-drammatica, sempre di Arsiero. Il papà Enrico, che ha studiato pianoforte, è organista nella Parrocchia di Pedescala. Rino ha insegnato solfeggio al figlio e ai nipoti: la tradizione continua anche se con scelte diverse, infatti Rino è amante degli strumenti a fiato, Enrico di quelli a tastiera, Tobia e Gabriele di quelli ad arco. Tre generazioni con qualcosa in comune ma con scelte diverse com’è giusto che sia! Invece, Leonardo Panozzo che suona il flauto, ha iniziato da solo e insieme ai suoi amici sta vivendo questa stupenda avventura che ha già dato le prime soddisfazioni. Anche la piccola Anna, sorella di Leonardo, si unisce all’esecuzione di alcuni brani suonando il tamburello a sonagli, dando alle melodie un tocco frizzante. Tobia e Gabriele studiano all’Accademia Musicale di Schio, mentre Leonardo e Anna studiano nella stessa Accademia, ma nella sezione staccata di Piovene Rocchette. Oltre ai vari concerti scolastici, nel periodo natalizio,insieme al Coro Monte Caviojo di Arsiero, hanno allietato una serata in chiesa a Castana riscuotendo applausi ed incitamenti; la notte di Natale si sono esibiti durante la S. Messa a Pedescala, accompagnando i canti dei ragazzi del catechismo; a Forni hanno partecipato a una serata di beneficenza insieme al Coro Parrocchiale di Forni dove, con una chiesa gremita, hanno arricchito la serata e sono stati apprezzati da tutti. La cosa che però credo abbia riempito di più il loro cuore, è stato il pomeriggio del 3 gennaio 2012, quando insieme ai compagni di Catechismo di Pedescala e alcuni di S. Pietro, si sono recati in visita alla Casa di Riposo di Valdastico, per trovare i tanti Nonni ospiti e portare loro un po’ di gioia. Assieme alle Catechiste e ad alcune persone della “Stella”, sono stati eseguiti canti, poesie e musica, condita con la simpatia e la freschezza che solo i ragazzi sanno portare. Questo è stato un modo per “dare” qualcosa di particolare agli altri; in un periodo dove i regali la fanno da padrone, cercare di regalare un sorriso, è senza dubbio un modo per arricchirsi di quei valori che spesso vengono dimenticati. I nonni ospiti hanno cantato le canzoni, applaudito volentieri, ringraziato rubando una promessa: che questo gruppo di giovani tornasse ancora ad allietare qualche pomeriggio di questa loro vita fatta spesso di giorni uguali.

Melodia, gioia, armonia, musica… quanto sanno infondere in chi si mette all’ascolto! Ogni persona “sente” in modo diverso, ma per tutti la musica sa dare sensazioni speciali che fanno far volare la mente e riempire il cuore. Vedere suonare questi ragazzi, fa capire quanto sia l’amore che hanno per la musica e per lo strumento che tengono in mano: sembra che siano un tutt’uno, sembrano fondersi con l’armonia mentre le note musicali escono dal fiato o dal tocco delle mani. A Tobia, Gabriele, Leonardo e Anna, musicisti in erba, l’augurio di un percorso pieno di soddisfazioni, ma più di tutto, che questa loro passione sappia dare a loro stessi, nel loro intimo, ciò di cui hanno bisogno. Ogni persona che ha una speciale attitudine, riesce a trovare in essa un’amica unica e speciale che mai tradirà, che darà gioia, che sarà rifugio, dove si potrà sempre trovare quello che la mente e il cuore cerca. A tutti i ragazzi che iniziano un cammino di particolare impegno, va un incitamento a proseguire nonostante le difficoltà e un augurio di continuare, con le esibizioni, a far conoscere la gioia di esprimere il loro amore per la musica.
Lucia Marangoni

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