domenica 3 giugno 2012

Australia... Italia


Qui Myrtleford – Australia

anzi,
 
Vicenza -

 Italia



   L’Australia, continente in parte misterioso ed inesplorato, ha delle regioni che assomigliano molto alle ridenti vallate delle prealpi italiane, dove il susseguisi delle stagioni dipinge il paesaggio di colori sempre nuovi. Una di queste regioni è il nord-est dello Stato del Victoria. Qui le cittadine di  Myrtleford, Bright e Mount Beauty con una corona di piccoli villaggi, formano l’Alpine Shire, la Contea Alpina, con una amministrazione comunale che abbraccia un territorio grande come una provincia italiana. Sindaco di questo immenso Comune è Antonino Mautone, alla quarta esperienza come primo cittadino. In Italia, prima di emigrare, era carabiniere. In Australia è stato per molti anni coltivatore di tabacco, prima di dedicarsi alla politica locale. La Contea Alpina ha 14 mila abitanti, ed è formata da 38 gruppi di diverse nazionalità, e il 30 per cento della popolazione è di origine italiana.
  La comunità italiana nel comprensorio prealpino è molto numerosa. Già nel lontano 1861 nello Stato del Vicoria vi erano 6.000 italiani. Era l’epoca della scoperta dell’oro e quindi affluirono nella regione mineraria di Ballarat e Bendigo molti avventurieri in cerca di fortuna; ma vi erano anche contadini, boscaioli, manodopera generica per costruire strade e villaggi. Non vennero con il passaporto italiano, avevano dei documenti rilasciati dall’Impero Austro Ungarico, dai Borboni di Napoli e Regno delle Due Sicilie, dal Granducato di Toscana o dallo Stato Pontificio. Ma erano tutti riconosciuti come italiani perchè quella era la terra di origine.  Nel 1885, a soli 24 anni dalla proclamazione dell’Unità d’Italia, veniva pubblicato  “L’Italo – Australiano, Rivista mensile, organo degli italiani sparsi per le terre Oceaniche”. Ne abbiamo trovato una copia presso la Società Storica Italiana di Melbourne: una vera “perla” della stampa italiana all’estero e porta la data del 1° giugno 1885. Si legge nella prima pagina: “Scopo del giornale è promuovere relazioni amichevoli e commerciali tra l’Italia e l’Australia, tenere alto il prestigio degli italiani in modo che l’Italia non abbia ad arrossire d’aver dato loro la vita e l’Australia non abbia a pentirsi d’averli ospitati”.
   Il paese di Myrtleford  conta circa 3.500 abitanti, è un frammento d’Italia all’estero e qui i gruppi regionali sono tutti rappresentati, con prevalenza quelli della Sicilia, Calabria, Veneto, Trentino e Friuli; ma non mancano campani e toscani, abruzzesi ed altri.
   Negli anni ’60 nascono associazioni e circoli come  Vicentini nel Mondo, Trevisani nel Mondo, Trentini nel Mondo, e più di recente il Gruppo Folcloristico Trentino, l’Associazione calabrese , il Gruppo Alpini, il Coro delle Montagne.  “Il nostro Circolo – afferma Sebastiano Revrenna  presidente da 25 anni del Circolo Vicentini - è stato il primo in Australia ad essere registrato presso la sede centrale di Vicenza. Attualmente è formato da circa 100 famiglie e manteniamo vive le tradizioni della nostra terra: il valore della famiglia, le feste religiose, la lingua italiana (e ancor più il dialetto), la cucina, le canzoni”. La tradizione dei “salami di casa” è tramandata anche ai giovani. Si dedica una giornata, in pieno inverno, a tutte le operazioni richieste per gli insaccati, sotto la guida del “mastro” macellaio Renzo Cunico.
   Da quattro anni Myrtleford organizza a maggio La Fiera Festival. E’ un appuntamento con tutto ciò che è “italiano” e attira migliaia di visitatori. Il programma include: rally automobilistico con Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Fiat; ballo in maschera; dimostrazione in piazza di come si fa il vino (con il vecchio metodo di pigiare l’uva con i piedi dentro grandi tini); la corsa dei baristi; concorso di gastronomia denominato “Nonni in Cucina”;  esibizioni di cori, tornei di calcio, gare di bocce ecc.; una vera immersione nell’autentica, semplice, spontanea, vivace Italia di provincia. I vicentini si fanno onore con il loro stand in cui preparano e vendono i cibi della loro tradizione culinaria e crostoli in abbondanza.
   A questo festival farà eco a novembre, nella vicina King Valley, La Dolce Vita Festival dove le aziende vinicole (come Ciccone, Dal Zotto, La Cantina, Pizzini, Politini, Miranda) apriranno le porte ai turisti per assaggi di vino, pranzi e cene, canti e balli.
   Commentando ciò che si leggeva su “L’ Italo – Australiano” del 1885 possiamo dire con orgoglio che l’Italia non avrà mai da arrossire d’aver dato la vita a questi suoi figli lontani e l’Australia non si pentirà mai d’averli ospitati.
 Germano Spagnolo

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