mercoledì 21 marzo 2012

Festa degli alberi (Lucia)


21 marzo: La festa degli alberi



Già dai primi di marzo, a scuola si cominciava a parlare della festa degli alberi.
Ogni classe, con il proprio maestro o maestra, iniziava a imparare il canto che veniva ripetuto ogni giorno: si doveva fare bella figura! La festa degli alberi era un’occasione speciale per riunire tutte le scuole sparse nelle varie frazioni; era un motivo per noi delle Contrà, di fare un giretto e di vedere tanti bambini come noi, con il loro grembiule nero, colletto bianco e fiocco celeste o rosa.
Arrivavamo a San Pietro un po’ spauriti e timidi, restavamo tutti vicini quasi per proteggerci e non perdevamo mai di vista il maestro che, con fare autoritario dirigeva ogni nostro movimento.
Quelli più discoli, non perdevano occasione per fare qualche bella litigata…
Si cantava tutti insieme, allineati, composti e attenti e poi, chi era stato scelto, andava a piantare gli alberi nel luogo stabilito con una solennità che ora è difficile da capire.
Il mio ricordo più limpido è di quando il luogo per questo incontro veniva organizzato nella pescheria di Ferruccio Stefani. Ricordo il grande vólto di sassi e, forse perché ero piccola, tutto mi sembrava gigantesco. E le focaccine che ricevevamo in dono? Una vera delizia! Un momento dove, quel piccolo dolce veniva gustato, assaporato lentamente e piacevolmente perché i dolci che conoscevamo erano quelli fatti dalle nostre mamme, mentre quella focaccina, ci faceva sentire l’arrivo della primavera e la prossimità della S. Pasqua.
Dopo i momenti di silenzio composto, le voci gioiose dei bimbi risuonavano tra quei verdi prati e quei muri, portando una ventata di allegria per tutti i partecipanti, ragazzi, maestri e autorità presenti.
Il giorno seguente… inevitabile il titolo del tema: La festa degli alberi ! E lì ognuno, con le diverse sensazioni, poteva veramente raccontare la sua giornata piena di ricchi particolari: una giornata diversa , attesa con entusiasmo e trepidazione. Ora mi restano tanti ricordi, a volte lucidi, a volte offuscati.
Parlando con altre persone con qualche anno più di me ho capito quanto questa semplice festa fosse un modo per incontrarsi e fare qualcosa di diverso e sia ricordata con gioia. Con la speranza che qualcosa di tutto questo possa tornare, ho voluto condividere con voi qualche semplice ricordo.

Lucia Marangoni

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