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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Chi prende il caffé con me?

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«Io sono un uomo antico, che ha letto i classici, che ha raccolto l’uva nella vigna, che ha contemplato il sorgere o il calare del sole sui campi.» Pasolini aveva ragione. Neanche a me piacciono questi tempi moderni. Ne detesto la fretta, il frastuono, la volgarità.  Detesto le grandi folle, i centri commerciali che costringono la gente a dannarsi l’anima per comprare cose di cui non hanno bisogno. Ma soprattutto detesto il “fare”. Il fare ad ogni costo qualcosa. Sempre, in ogni momento la società di oggi ci esorta a fare qualcosa.  Fermatevi!  Fermatevi per qualche istante. Spegnete la televisione, dimenticatevi dei telegiornali, della politica, della guerra, non pensate ai giornali e ai loro inutili allarmismi, non pensate ai vostri impegni, alle cose da fare, alle preoccupazioni per il lavoro e per il futuro, non pensate a niente di tutto questo! Rallentate. Guardate ciò che vi sta davanti: un cielo, un albero, un giardino, il mare. Fate vostra la dolcezza del silenzio...

Chi prende il caffè con me?

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Ieri sera alle 23.00 io, Nita e Snoopy abbiamo deciso di vivere un'esperienza insolita, nuova per tutti e tre: andare a fare una passeggiata fino alla Cappella dell'Emigrante totalmente al buio!!! Nita ha prestato a Snoopy la pila da minatore, era tutto orgoglioso della novità da indossare e avrebbe sicuramente desiderato incontrare qualcuno che gli facesse pure qualche complimento... Invesse... catà gnanca un can...😂😂😂  Siamo saliti per i Checa e ritornati per Via Regina Margherita. Emozioni strane, indefinibili... un pensiero per i nostri Avi che per loro era una normalità e siccome che l'uomo poi si abitua a tutto... ci abitueremo anche a questo. Quattro i punti illuminati: la banca, lucette natalizie da Carlo della Gigia, il Municipio e l'erogatore automatico di sigarette di Alberto. Qualche rara finestra privata. Forse con la luna piena potrebbe aver avuto un fascino diverso...😊 Purtroppo solo quando vengono a mancare si apprezzano le cose, le situazioni, le Pe...

Partiti e non più tornati

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Tutto in un’immagine, l’ultima immagine: la corriera se ne va e Antonio saluta dai vetri la sorella Giovanna che lo ha accompagnato. Questa semplice immagine, quasi uno scatto fotografico fatto con gli occhi, è diventata il ricordo di un fratello partito per la guerra, andato in Russia e poi risultato disperso come tanti altri ragazzi. Anche a Pedescala tanti sono partiti per non tornare più, ma nel cuore dei famigliari c’è sempre stata una flebile speranza di un ritorno, di un miracolo che potesse riportare quei soldati dalle loro famiglie. Quando mi sono sposata e ho conosciuto la storia della famiglia di mio marito, ho sempre sentito forte, specialmente da parte della sorella Giovanna, quel legame profondo e indissolubile, quel trasporto forte e la speranza continua, di rivedere quel ragazzino partito per il fronte. Mio marito porta il suo nome, come si usava un tempo e nel testamento di Giulio Giacomelli detto Bazzon e poi di Umberto, padre e fratello del disperso, c’è una nota che...

A Rotzo han ricordato la giornata della violenza contro le Donne così

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Ieri sera ci siamo ritrovati in una quarantina sotto l'albero, un gruppetto di sognatori e idealisti che non ha smesso di credere in un mondo libero dalla violenza sulle donne. Abbiamo percorso, spandendovi luce, le vie del paese fino alle scuole comunali, dove siamo stati accolti da un grande cuore, realizzato dai bambini della primaria. Qui è stato letto il testo preparato dai volontari di Spazio Donna, l'associazione che si occupa di assistere le vittime di soprusi e violenze. Nella vicina ludoteca ognuno ha potuto scrivere una sua considerazione sul senso di questa giornata; la frase più bella verrà poi riportata sulla panchina rossa che verrà posizionata prossimamente. Al ritorno un momento di sosta presso la Madonna Pellegrina, con una preghiera per chi ha subito violenza, in qualunque forma, e per i loro figli, vittime ancor più incolpevoli, che a volte si ritrovano privati di entrambi i genitori. Anche per gli uomini, perché ogni loro azione sia sempre guidata da rispet...

Chi prende il caffè con me?

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Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere rispetto a quanto ho vissuto finora.  Mi sento come quel bimbo cui regalano un pacchetto di dolci: i primi li mangia con piacere, ma quando si accorge che gliene rimangono pochi, comincia a gustarli intensamente. Non ho più tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla. Non ho più tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto. Non ho più tempo, da perdere per sciocchezze. Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “Ego” gonfiati. Non ho più tempo per i manipolatori, gli arrivisti, gli approfittatori. Mi disturbano gli invidiosi. Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali. Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta. Adesso voglio vivere tra esseri umani sensibili. Gente che sappia amare e burlarsi dei suoi e...

Che bello il paesello😊

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  foto di Carla Pesavento

Chi prende il caffè con me?

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Perché per andare a New York da Mosca in aereo si passa per l'Islanda? Il volo non dovrebbe essere dritto in modo da risparmiare chilometri e carburante? No! Proprio per risparmiare chilometri e carburante gli aerei sfruttano, udite udite, la sfericità della Terra. Gli aerei per fare tratte intercontinentali (come quella mostrata in figura) seguono le cosiddette rotte ortodromiche. L'ortodromia è la linea più breve che permette di congiungere due punti su una sfera. Dunque gli aerei applicano la geometria alle loro rotte di volo ed ecco spiegata la curiosità sui percorsi. La curvatura terrestre è visibile anche dalla superficie terrestre.

I video di Gino Sartori

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  18 Novembre 2022 L'Ortigara è stata teatro di feroci battaglie durante la Prima Guerra Mondiale. Nella battaglia dell'Ortigara, combattuta tra il 10 e 29 giugno 1917, persero la vita più di 20.000 soldati italiani. A memoria dei Caduti, sulla cima si trova la colonna mozza, su cui sono incise le parole: PER NON DIMENTICARE. La colonna mozza fu eretta nel 1920, in occasione della prima Adunata dell'Associazione Nazionale Alpini.
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Chi prende il caffè con me?

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  Festa della Contra' Costa 2009 - foto da dvd🥴 1 Annamaria Slaviero detta Nené 2 Irma Ninato 3... 4... 5 Laura Righele 6 moglie di Mario Galo 7 Nita Munari 8 Irene moglie di Ceo 9... 10 Cristina Slaviero 11 Marilisa Carraro 12 Basso... 13 Giacon... 14 Alda Toldo 15... Da Santa Caterina se no la ghe zé ala sera... la ghe zé ala matina... come son cambiati i tempi...🥴🥴🥴

Christmas train a Cogollo

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Stare al buio

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  I nostri avi, ai loro tempi, erano abituati a stare al buio, a illuminare quel che bastava con candele o lampade a olio, a vivere senza corrente elettrica.   Per noi oggi, abituati con un clic ad accendere ogni cosa, tutto questo sembra impossibile eppure non si tratta di secoli fa…  In questo periodo, dove dobbiamo stare più attenti ai consumi, dove la sera la luce pubblica è accesa in alternanza, ci accorgiamo di quante cose facciamo ogni giorno con la corrente elettrica e di quanto sarebbe difficile se non impossibile, vivere senza. Spesso quando la sera ritornando a casa dal cimitero, mi capita di guardare Tonezza con le sue piccole luci che spiccano nel buio, mi ritorna alla mente una storiella che mi raccontava mio papà. Non so se corrisponde a verità o se è una leggenda, ma il contenuto rivela la realtà di quei lontani tempi. Si narra che una giovane ragazza di Tonezza si sia soffermata di sera a guardare giù, verso il paese di Pedescala e vedendolo illumina...

Libri e storia a km zero

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Chi prende il caffè con me?

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Le piante che fioriscono nella fredda stagione: L’ARALIA. Avete fatto caso anche voi che ogni periodo ha le sue mode anche con pianti e fiori? Quando non c'era il benessere attuale, le piante d'appartamento venivano "regalate" più che acquistate; solitamente in occasioni di matrimoni o comunque altre occasioni "speciali". Che io ricordi, l'aralia era anche il classico regalo di fine anno alla Maestra. Stiamo parlando di taaanti anni fa... 😊 poi c'è stato il boom del tronchetto della felicità e dell'orchidea. Da anni oramai i vivai sono nati come funghi e offrono che l'imbarazzo della scelta... visto che è una pianta spartana e pure bella, devo cercarla e rivalorizzarla 😊 La Fatsia japonica, conosciuta con il nome comune di Aralia , è originaria del Giappone e della Corea del sud dove è molto diffusa. E’ una pianta ornamentale che cresce bene nella penombra. Soffre il sole diretto e il caldo, mentre non teme il freddo, infatti resiste anche...