Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Il Baito dei Bonati (Bertussi) - condizioni di vita rurale -

Immagine
Il Baito dei Bonati (Bertussi) - Singèla/Sopra il Sojo Alto  [Mario Pesavento Crosato  - 2018] Correva l’anno… In quel tempo a San Pietro, similmente a molti paesi della montagna vicentina, gli abitanti vivevano di una mera sussistenza basata sui prodotti ricavati dalla coltivazione della terra locale. Data la morfologia della valle, che offriva ben poco di pianeggiante, alle pendici dei monti veniva strappato tutto il terreno possibile per ricavarne aree coltivabili piane per mezzo del terrazzamento dei pendii, con opere di vera ingegneria agricola (le vanéde). Nelle aree di fondo valle, già di per sé pianeggianti, veniva praticata la cultura sia a campo, previe opportune valutazioni sull'effettivo fabbisogno alimentare delle famiglie, che a prato, dove venivano effettuate ordinariamente due falciature stagionali: prima il fieno (fén) e poi l’arziva (ardìva). Il territorio di San Pietro obbligava le famiglie a privilegiare il campo, mentre per il fabbi...

Il presepe di Pesavento Alexia - Bellasio

Immagine

La famiglia Checa in piazzetta Ortigara e quello di Marie Jeanne alle Giare

Immagine
Questo sotto di Marie Jeanne  alle Giare

La pagina della domenica

Immagine
LA RIFLESSIONE Una donna cuoceva del pane per i suoi familiari, e ne lasciava uno in più sul davanzale della finestra, per qualunque persona affamata che fosse passata di lì. Ogni giorno un gobbo passava a prenderlo e, invece di esprimere gratitudine, mentre se ne andava, pronunciava queste parole: "Il male che fai resta con te, il bene che fai ritorna indietro". Questo andava avanti giorno dopo giorno. A un certo punto la donna si arrabbiò: "Neanche una parola di gratitudine" si disse. "ogni giorno il gobbo ripete questo ritornello! Ma che significa?" Un giorno, esasperata, decise di farla finita con lui. "Debbo liberarmi di questo gobbo" si disse. E cosa fece? Aggiunse del veleno al pane che aveva preparato per lui. Mentre stava per metterlo sul davanzale della finestra, però, le sue mani tremavano. "cosa sto facendo?" si chiese. Subito buttò nel fuoco quel pane ne preparò un altro e lo lasciò sul davanzale. ...

Il presepe della Pontara di Pedescala

Immagine

Presepi di Nicola, Massimo e Luciana a Pedescala

Immagine
Questo sotto di Dal Pozzo Nicola questo sotto di Toldo Massimo questo sotto di Lucca Luciana  atmosfera... sempre a Pedescala...  

Presepe a Barcarola - "i Protto"

Immagine

Non sono piú tra noi

Immagine

Missione: sorgente di gioia

Immagine
Dio chiama tutti ad una missione. “ Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti ”. A quella chiamata però rispose molto bene Charles de Foucauld che, figlio d’una famiglia di lusso abbandonò l’eredità per farsi missionario. Seguì le orme di Gesù, modello di umiltà. “ Non appena ho creduto che ci fosse un Dio, - diceva - ho capito che non potevo vivere senza di lui: In quel momento nacque in me la fede! Il 16 febbraio 1927 papa Benedetto XVI lo proclamò beato. Fra le tante, una delle sue belle frasi è questa:  “ La fede è incompatibile con l’orgoglio, con la vanagloria, col desiderio della stima degli uomini. Per credere, bisogna umiliarsi ”.   Come dovrebbe rispondere un giovane d’oggi alle parole “VIENI E SEGUIMI”. “ Signore Gesù, sono un figlio del mio tempo. Tra le mille voci sento la tua, inconfondibile. Ma tu sconvolgi i miei sogni, rovesci i miei progetti. Donami il coraggio di dirti sì ”. Come rispose Isaia, il profeta?  “ECCOMI, MANDA ME”. ( d.g ....

Via Santa Barbara (Arèta) - S. Pietro -

Immagine
  Questo sotto di Battista e Lucia Toldo   Questo sotto di MICHELE TOLDO Questo sotto di Daniele Spagnolo  

Il presepe di Jona e quello del duo Mojeka

Immagine