sabato 30 settembre 2017

Il gusto di coltivare 2017 - due giornate di vero gusto!



Organizzata da qualche tempo dall’Associazione TERRE VEGRE e dalla PRO LOCO DI PEDESCALA, la tradizionale festa “Il gusto da coltivare”, anche quest’anno è stata un altro successo. 
In tanti si sono attivati e resi disponibili per aiutare la preparazione di questo evento pensato per valorizzare i prodotti della terra, cercando genuinità e semplicità, ma arricchendo con momenti di spettacolo e divertimento per tutti. 
Si è iniziato sabato sera, dove un viale acceso con lanterne e lampade ha accompagnato le persone al luogo dell’esibizione delle “Amazzoni dell’Apocalisse”, che con i loro tre cavalli hanno intrattenuto il pubblico presente ricevendo applausi e incitamenti. Con le tre brave ragazze, capitanate da Maria, anche le più piccole hanno fatto vedere numeri ed esibizioni, portando a conoscenza il lavoro che si può fare con i cavalli.
L’atmosfera, in tutta la zona del viale e del parco giochi, è stata magica: lampade, fuochi e bracieri accesi, hanno saputo trasformare un sabato sera in qualcosa di speciale; per i bambini i giochi con le “Fate per gioco” hanno portato allegria e gioia. Il gruppo di “Terre Vegre”, ha proposto il panino del contadino e altre golosità che insieme a della buona birra ha fatto sentire tutto intorno, profumi e sapori. Sotto il capannone, Virna Marangoni attorniata da un’ambientazione calda, intima e familiare, ha dato il meglio di sé ricevendo tanti consensi e applausi da un pubblico attento e partecipe. 
Per tutta la domenica, la mostra mercato con i tanti espositori che hanno condiviso le esperienze, le conoscenze dei loro prodotti, con assaggi e vendita degli stessi. A mezzogiorno, pranzo completo sotto al Portego, mentre il pranzo “rustego” è stato servito nella zona dell’aera espositiva. La musica prevista, a causa di un problema di salute del gruppo, è stata annullata…, ma niente paura! Un gruppo di ragazzi di Pedescala ha montato un piccolo impianto e allietato il pomeriggio con musica varia, riempiendo così quel piccolo vuoto che a causa di forza maggiore, si era creato. I “CreAttivi” con le loro mille idee, hanno intrattenuto i bambini con lavori di ogni tipo, mentre attorno al campanile una piccola gimkana dei trattori ha avuto molti partecipanti. Alcuni animali da vedere e giri in carrozza lungo tutto il viale, per chi lo desiderava. Questo è solo un piccolo racconto di questa manifestazione, ma se aggiungiamo spaventapasseri di ogni tipo costruiti manualmente, varie ambientazioni e composizioni create con cura e passione, di tutto quello che fa da contorno, ma è un tocco importante, possiamo dire che il tutto è stato frutto di un impegno e di un lavoro di giorni, di una condivisione di idee che ha portato a un risultato buono, anzi ottimo! Di questo tutti quelli che hanno dato una mano, in qualsiasi modo, possono andare fieri e meritano un grande ringraziamento. Certo il lavoro è tanto, la stanchezza a fine di ogni giornata si fa sentire, si deve costruire, preparare e poi smontare tutto, ma il vedere tanta gente, tanti bambini, tante famiglie ritrovarsi e stare insieme con gioia, ripaga da impegno e fatica di settimane. Non è forse questa la finalità di queste manifestazioni? Creare momenti di condivisione, di sana allegria, di vita per i nostri paesi cercando di crescere, di migliorare per tracciare una strada ai giovani trasmettendo quelle semplici cose che fanno stare bene anche lavorando insieme. 
A tanti, a tutti, a ognuno che ha dato una mano, rendendo ogni piccolo particolare speciale e anche a chi ha “gustato” il tutto trascorrendo qualche ora a Pedescala… 
GRAZIE!
Lucia Marangoni

Le foto della festa a Pedescala - di Lucia Marangoni


































Che fine avrà fatto la Fontanella?

Ai tempi dei lavori, c'è chi si premurava di rassicurare che alla fine sarebbe stata rimessa nel suo solito posto o all'interno del parcheggio nuovo. Io non la vedo, e sì che il posto dov'era prima ci sarebbe, riempita con dei fiori perenni avrebbe contribuito con molto poco, anche al tanto sbandierato arredo urbano... O magari anche predisporla come fontanella con acqua potabile, da chiudere nei mesi d'inverno. Un'idea forse sciocca la mia, inutile, ma sarebbe interessante sentire anche il vostro parere. Per molti di noi, che son passati di là nel periodo della scuola, ha rappresentato, e rappresenterebbe sicuramente un "qualcosa"...
 


(Francesco Lorenzi)

venerdì 29 settembre 2017

El Sojo de Medojorno

(Eugenio Toldo polacco - Arsiero)

Avviso a tutta la Cittadinanza





E' stato recapitato presso gli Uffici del Comune il progetto relativo all'AUTOSTRADA A31- VALDASTICO NORD.
L'Amministrazione comunale ha 60 giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni e 30 giorni per proporre opere per mitigare l'impatto ambientale.
Tutti coloro che volessero visionare il progetto e relative mappe, possono chiedere appuntamento direttamente presso la Segreteria del Comune o telefonare al Numero 0445-745003 (orari apertura Ufficio).
Amministriamo Insieme - Comune di Valdastico

VerticalAstico

Ecco alcune foto del lavoro fatto, volevamo ringraziare tutti i volontari che ci stanno aiutando per poter portare a compimento un sogno partito tanto tempo fa...!
GRAZIEEEE!!!
Ah... se volete potete iscrivervi all'associazione VerticalAstico e dare un contributo a questo progetto FANTASTICO!!!



Spigolo degli ignoti

Continua il progetto di valorizzazione della Valle e le attività che da essa ne derivano. Grazie a Matthias che ci ha inviato le foto.
La Naeja appoggia questo lavoro... la Valle siamo noi!





Ve la propongo ogni anno perchè mi piace troppo...

Le poesie di Francesca


D'un tratto fa freddo,
un freddo che mi entra dentro,
muove le emozioni come foglie
e tremo a certi ricordi.
D'un tratto il vento,
scompiglia ogni ragione,
la logica, il buonsenso
e lascia come nuda terra
la mia coscienza;
mi guarda ... la guardo,
vogliamo la stessa cosa:
vivere senza pesi sul cuore.
Francesca Stassi

Posina. Fusione Avs. Cecchellero: “Ecco perché io voto contro”

Non sarà certo la piccolissima percentuale del comune di Posina a fermare la fusione tra Avs e Acque Vicentine, ma il comune di montagna, piccolo, ma con un orgoglio le leone, che è anche il maggior produttore dell’acqua di risorgiva che finisce nella falda, ha deciso di dare un segnale concreto della sua contrarietà.
“Non è possibile che ci rubino l’acqua sotto il naso e nessuno ci chieda nulla  – ha spiegato il sindaco Andrea Cecchellero – Dalla Val Posina parte l’acquedotto più grande e non è possibile che non abbiamo mai voce in capitolo. I piccoli comuni sono sempre i più tartassati a favore di quelli grandi che dettano le leggi e impongono le loro decisioni”.
A far arrabbiare il sindaco, l’egemonia di chi vuole predominare a tutti i costi, appropriandosi non solo del potere, ma anche dei soldi e dei prodotti dei piccoli comuni.
Era successo già con i fondi di confine, che una volta andavano interamente ai comuni interessati e ora vengono divisi tra fondi Odi e ‘fondi strategici di area’. Questi ultimi, finiscono alla provincia, che li gestisce attraverso una delega precisa (in questo momento il delegato provinciale è il sindaco di Schio Valter Orsi).
“Con la fusione tra Avs e Acque Vicentine ci portano via l’acqua senza darci nulla in cambio – ha commentato Cecchellero – Cornuti e mazziati insomma, perché oltre al danno di perdere l’acqua, non ci hanno nemmeno garantito agevolazioni nelle tariffe, lavori a compensazione, nulla di nulla”.
Un regalo che l’Alto Vicentino fa a Vicenza insomma, come si mormora da tempo. Eppure al momento solo Posina dice ‘no’. Il consiglio comunale di Malo, che doveva approvare la fusione martedì sera, ha posticipato la discussione in consiglio a martedì prossimo per “approfondimenti”. Ma la stragrande maggioranza degli altri comuni, che deve approvare la fusione entro pochi giorni, si è già schierata a favore e davanti alle critiche insorte in queste settimane, nelle quali i primi cittadini sono stati accusati di leggerezza e incompetenza, nessuno dei sindaci ha voluto commentare.
“La fusione di Avs con Acque Vicentine è l’ennesimo passo in avanti per eliminare i piccoli comuni e le piccole entità montane – ha concluso Cecchellero – Lo stesso vale per le fusioni tra comuni. Servono per avere il controllo del territorio, l’egemonia del potere. A noi piccoli che nel territorio ci viviamo, che lo manuteniamo, che lo facciamo lavorare e crescere, alla fine non ci rimane nulla”.
Anna Bianchini-altovicentinonline

giovedì 28 settembre 2017

Dalla terza Joa




Un sentito grazie e complimenti, ovviamente, 
a chi ha fatto il nuovo sentiero per la Terza Joa.
Dopo mezzo secolo sono riuscito a ritornarci.
Tanti si chiedono dei lavori, nelle foto si vedono.
 Guido Lorenzi

Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...