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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

La pianificazione

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Spesso ci aspettiamo che le cose si allineino da sole o che le circostanze ci conducano dove desideriamo, ma la realtà è diversa: senza un piano chiaro e intenzionale, rischiamo di vivere trascinati dagli eventi invece che dalle nostre scelte. Crearsi un piano significa prendere il controllo del proprio percorso. Non è soltanto un esercizio di organizzazione, ma un atto di chiarezza e determinazione.  Ogni passo del processo – dalla comprensione di ciò che vogliamo, alla valutazione delle risorse, fino alla definizione di tempistiche e strategie – contribuisce a costruire una direzione chiara. La pianificazione, non è rigidità, ma flessibilità consapevole. È un modo  per stabilire un equilibrio tra ciò che possiamo controllare e ciò che dobbiamo accettare, sapendo adattarci senza perdere di vista le mete.  Dobbiamo prepararsi agli imprevisti, prevedere soluzioni, e avere una guida anche quando le circostanze sembrano deviare dal percorso stabilito. Vivere senza un piano, ...

Scaricare bene

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- Perché è importante scaricare bene tutti i giorni  -  Non scaricare bene crea un sacco di problemi: gonfiore, dolori di pancia, alito cattivo, affaticamento del cuore, impurità sulla pelle e nei capelli, emorroidi, scarsa memoria. Quando non scarichiamo, accumuliamo tossine, sia assorbite dell'ambiente che prodotte dal corpo o assunte con i cibi. Le tossine per la maggior parte sono liposolubili, cioè si sciolgono e vengono trasportare e depositate nel grasso. Il cervello è fatto di grasso, e le tossine se si depositano in esso, creano enormi problemi.   Alcuni studi correlano la malattia di Parkinson ad un sovraccarico tossico a livello cerebrale, specialmente di metalli pesanti come Piombo, Alluminio, Mercurio, Rame, Cesio. Questi metalli pesanti e le altre tossine, devono essere elaborate 'correttamente' dal corpo, per essere eliminate con la bile attraverso le feci.  Scaricare bene è importantissimo. (Se le analisi del sangue mostrano le transaminasi fuori...

Lumachina sul soffione

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La vignetta

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La manipolazione

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La manipolazione da parte di un genitore è una delle esperienze più profonde e laceranti che una persona possa attraversare, perché colpisce alle radici stesse del nostro senso di identità, fiducia e sicurezza. Un genitore dovrebbe essere un rifugio, una guida, una base sicura, quando invece diventa un manipolatore, ogni certezza si sgretola. La manipolazione genitoriale può assumere tante forme: senso di colpa, vittimismo, gaslighting (una forma di manipolazione verso una persona con l'obiettivo di farla dubitare di se stessa e della sua stessa sanità mentale), silenzio punitivo, minacce velate o dirette, controllo emotivo... Quando accade, il figlio si ritrova a vivere un paradosso profondo: amare e, allo stesso tempo, doversi difendere da chi dovrebbe amarlo incondizionatamente. Questo genera un cortocircuito interiore. La mente viene condotta in “luoghi” dove la logica si spezza, dove il bisogno di protezione si scontra con l’istinto di sopravvivenza. La rabbia che emerge in q...

Avvisi funebri (FC)

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E nel vigneto...

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Ancora segnali di vita nel solito vigneto!  Sui vecchi tralci legnosi sono fiorite nuove e fresche foglioline dai colori tenui e dolci.  

La vignetta

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Lasciare passare il tempo

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Spesso si tende a pensare che il semplice passare del tempo possa risolvere problemi o trasformare situazioni complesse.  In realtà, il suo scorrere agisce come una luce che illumina la strada, permettendoci di vedere più chiaramente ciò che è accaduto e comprendere meglio il significato delle esperienze vissute.  Tuttavia, da solo il tempo non basta e comprendere non equivale a risolvere. È necessaria una scelta consapevole per affrontare ciò che va sistemato e trasformare le consapevolezze acquisite in azioni concrete.  Rimandare o distrarsi può portare a perdere opportunità preziose e a restare intrappolati in situazioni che ci pesano.  Ricordiamoci che il tempo può essere un alleato, ma il passo lo dobbiamo fare noi.

Ah... la vecchiaia...

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Ah... la vecchiaia...  È un amante paziente, che arriva piano, senza fare rumore, ma con una certezza inesorabile. Quando ero giovane, la vedevo come un’ombra lontana, qualcosa che accadeva agli altri. Ma eccola qui, seduta accanto a me, a condividere le mie giornate. Ricordo quando le mie ossa erano forti, i miei passi leggeri e i miei occhi vedevano oltre l’orizzonte. Ora i miei passi sono più lenti, e ogni gradino sembra una montagna. I miei occhi, sebbene non più così acuti, hanno visto tanto... più di quanto avrei mai immaginato. La vita cambia, e con essa cambiamo anche noi. La bellezza della giovinezza svanisce, ma lascia spazio a una bellezza diversa. Una bellezza che si trova nelle rughe delle mie mani, nelle storie che custodiscono i miei occhi. Ogni ruga, ogni linea sul mio volto, è una testimonianza degli anni vissuti, delle risate, delle lacrime e delle esperienze che mi hanno formato. La memoria, a volte, è capricciosa. Ci sono giorni in cui ricordo con chiarezza anch...

La vignetta

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T insegno cos'è la forza

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  Ti insegno cos’è la forza, figlio mio: è scegliere la pace anche quando dentro hai la guerra è saper perdere senza perdere te stesso è diventare grande non perché cresci nei muscoli ma perché hai capito che le persone forti sono quelle che non temono l’Amore. Ti insegno cos’è la forza, figlio mio che te l’hanno spiegata male dicendo che è tutta questione  di bicipiti, di braccia, di spalle larghe di grida, di muri che si sfondano a pugni quando invece la forza è tutta questione di carezze di silenzi giusti, di coraggio che sa tremare. Ti insegno cos’è la forza, figlio mio è abbracciare per primi soprattutto quando fa male è capire che chiedere scusa è un atto eroico che spezza catene e libera più della voglia di vincere. Ti insegno cos’è la forza, figlio mio è lasciare che il cuore ti batta forte nel petto senza vergognarti se ti scende una lacrima, è non alzare mai la voce ma alzare lo sguardo, è non farti mai scudo dietro una maschera dura, è lasciare che il mondo veda tut...

Scienza e Fede

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La scienza non è solo una questione di logica e calcoli, ma è un cammino che richiede una continua umiltà intellettuale. Quando ci avviciniamo ai misteri dell’universo, dobbiamo essere consapevoli che ogni scoperta, per quanto straordinaria, può aprire nuove domande, nuove possibilità e sfide. La scienza non è mai una verità assoluta, ma un processo continuo di apprendimento, di ricerca, di dialogo tra teorie e osservazioni. Questa stessa umiltà la vedo anche nella Fede. La vera fede, come la scienza, non impone certezze, ma ci invita a cercare e a riflettere senza arroganza, a confrontarci con ciò che non comprendiamo, accettando che la verità si svela nel tempo. Scienza e Fede, pur nelle loro differenze, si incontrano proprio nell’umiltà di riconoscere che il nostro sapere è sempre incompleto, che c’è sempre qualcosa di più grande da scoprire e capire. Prof. Antonino Zichichi

Peccati contro la carità

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C’è il pericolo di dannarsi anche per i soli peccati contro la carità Quesito Buongiorno Padre, Le scrivo per un quesito riguardante la possibilità della dannazione eterna. So bene che quando una persona commette peccato mortale e non se ne pente, essendosi allontanato da Dio si auto-esclude dal Paradiso. A volte è molto semplice giudicare se un peccato è mortale, altre volte meno. Io vedo tante persone in Parrocchia, anche molto “praticanti” e attive che quando parlano dei loro parenti dicono che a causa di gravi episodi accaduti non li vogliono perdonare o comunque portano rancore verso di loro. Questo comportamento ha fatto sorgere in me un dubbio: quando una persona, pur conducendo una vita cristiana fatta di Confessione regolare, impegno parrocchiale etc. ha questo genere di sentimenti, potrebbe dannarsi? Questa chiusura di cuore potrebbe essere un peccato tale da portare a dannazione? Naturalmente bisognerebbe conoscere bene le situazioni, né io intendo andare in giro a dire alle...

Proverbi, aforismi e modi di dire

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  Da un pugno strèto  no ghin va fora,  ma gnanca rento... 

Lo scopo

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Trovare uno scopo nella vita è come scoprire una bussola interiore che guida ogni azione, dando un senso e una direzione chiara a ciò che facciamo.  Quando viviamo con un obiettivo chiaro e autentico, ogni giorno diventa un’opportunità per crescere e migliorare.  Lo scopo però, non deve essere qualcosa di semplice o superficiale,  ma un traguardo che ci stimola a dare  il massimo di noi stessi, ad attingere  a risorse interiori che forse non sapevamo nemmeno di avere. Non si tratta di perfezione, ma di un impegno costante a vivere in modo allineato ai nostri valori più profondi.  Ogni giorno diventa un passo verso una versione migliore di noi stessi, perché siamo accompagnati dalla consapevolezza che ciò che facciamo è per noi molto significativo. Lo scopo, non è solo una meta da raggiungere, ma una forza che ci guida ogni giorno verso il meglio di ciò che possiamo essere. web

L'abuso del cellulare

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Una maestra stava correggendo i compiti dei suoi studenti. Nel frattempo, suo marito passeggiava per casa con lo smartphone in mano, immerso nel suo gioco preferito. Quando arrivò all’ultimo compito da correggere, la maestra iniziò a piangere in silenzio. Il marito, vedendola, le chiese: — Cosa è successo? La moglie rispose: — Ieri ho dato come compito ai miei studenti di scrivere qualcosa sul tema "IL MIO DESIDERIO". Il marito disse: — Va bene, ma perché piangi? La moglie, trattenendo le lacrime, rispose: — Correggendo l’ultimo compito, non sono riuscita a trattenere il pianto. Il marito, incuriosito, chiese: — Cosa c'era scritto di così commovente? La moglie cominciò a leggere: Il mio desiderio è diventare uno smartphone. I miei genitori amano molto il loro smartphone. Si prendono cura del loro smartphone al punto che a volte si dimenticano di prendersi cura di me. Quando mio padre torna stanco dal lavoro, ha tempo per il suo smartphone, ma non per me. Quando i miei gen...

Avvisi funebri (FC)

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È il marito di Maddalena Lucca che abitava in contra' Pertile.

Incontro con l'autore

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Foto del 1958

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  Questa foto è del 1958 e me la invia Giorgio Toldo che ringrazio.  Si tratta della foto ricordo di quando il cappellano di Valdastico (probabilmente don Angelo) è stato promosso parroco di Lastebasse, e un gruppo di Paesani lo ha accompagnato.   Attualmente del gruppo sono sopravvissuti in tre, Giorgio il più piccolo, il fratello Antonio e Sella Luigi. Qualcuno riesce ad identificare il nr. 14? 1 - Zampieri Luigi 2 - Sella Urbano 3 - Alessi Celso 4 - Don Angelo 5 - Giorgio Toldo 6 -  Sella Luigi 7 - Cerato Giulio 8 - Sella Antonio 9 - Toldo Silvio Eugenio 11 - Sella Edoardo 12 - Sella Vito 13 -Toldo Antonio 14 - ??? 15 - Sella Francesco

La vignetta

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Seguaci o Lettori?

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Non siate mai i follower di nessuno!  Vi siete mai chiesti cosa significa davvero questa parola?  Qualche giorno fa una mia lettrice mi ha detto con un gran sorriso sulle labbra: sono una tua follower! Questa parola anche se era stata detta con affetto mi ha messo a disagio. Sembra una parola innocua, tutti noi la sentiamo e la usiamo spessissimo, ma sapete cosa significa davvero «follower» in italiano? Seguace . Sì, proprio come i seguaci di una setta. Gli scrittori e i giornalisti hanno dei lettori, i cantanti hanno degli ascoltatori, i capi setta e i promotori di un culto hanno dei seguaci.  Qualcuno obietterà: ma è così importante? In fondo è soltanto una parola! Ma vedete, l’ho già detto, ma lo ripeto, le  parole che usiamo creano e definiscono il nostro mondo! Ed è proprio questo il punto: influenzare la nostra società è diventato più importante di «far ragionare», una società in cui una foto ha più potere di un pensiero costruttivo e un like conta più di un ra...

Orari dispensario/farmacia

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La vignetta

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Questione di tempo

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Col tempo, ci si allontana dalle feste, dagli eventi, dalle folle rumorose… E chi guarda da fuori, a volte pensa: “Ha perso la luce, ha perso la voglia.” Ma non è così. È che abbiamo imparato a scegliere. Abbiamo capito che non dobbiamo più essere ovunque, sorridere sempre, adattarci dove non apparteniamo. Abbiamo imparato a non forzare la nostra presenza nei luoghi dove il cuore non batte più. E così, con una leggerezza che un tempo sembrava impossibile, diciamo: “Questo non fa più per me.” Chi ascolta, a volte, prova dispiacere… Ma solo chi è arrivato fin qui capisce: non è tristezza. È sollievo. È la pace di chi non ha più bisogno di dimostrare nulla. È la bellezza di poter dire, con fermezza e serenità: “Questo lo voglio. Questo no.” Questo, amico mio… questo è libertà. E la libertà vera, quella che abbraccia l’anima, non ha età. Arriva quando smettiamo di correre dietro a tutto e iniziamo a correre solo verso ciò che ha senso. Se c’è un rimpianto, è solo questo: Che non l’abbiamo ...

Festa di San Marco

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Persone lungimiranti

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  È di qualche anno fa, ma penso sia da condividere, concordando che, pur nella globalizzazione, serve un popolo consapevole delle proprie potenzialità culturali e artigianali. Ma servono nuove generazioni! Lo farei ministro della natalità, Vinicio Bulla , un imprenditore che dal 1975 vende tubazioni saldate per piattaforme petrolifere a compagnie come la Shell o la Total, ma anche per la Snam, l’Agip e la British Petroleum. Da un anno gli dà commesse anche l’Aramco, la compagnia nazionale araba per gli idrocarburi. Il capitan Vinicio è a capo della Rivit, una ditta con 180 dipendenti nel Comune di Caltrano (Vicenza), sulla riva sinistra dell’Astico. Ma non è solo l’imprenditore degli acciai speciali: Bulla ha unito alla passione per la sua azienda anche l’impegno per un’altra impresa, l’Italia. E’ convinto che la vera urgenza per il nostro Paese sia quella di mettere al mondo figli. E c’è una visione politica (nel senso nobile del termine) in questa preoccupazione di Vinicio ...