giovedì 31 marzo 2022

Fumi veneti

[Gianni Spagnolo © 22C7]

Guardando in alto, sui tetti di Venezia, sicuramente saremo catturati dalle strane forme e dall’imponenza che hanno i comignoli della città. Vien spontaneo domandarsi come mai un popolo così pratico, capace di adottare soluzioni costruttive estremamente razionali per sopravvivere in un ambiente ostile quale quello lagunare, si sia sbizzarrito in costruzioni così elaborate e dispendiose.

Non vennero tuttavia fatte fatte per sfizio estetico, ma per dirimenti ragioni di sicurezza, che magari non saltano subito all’occhio alla fuggevole osservazione. La fuoriuscita di scintille dai camini era la principale fonte degli incendi, che, in un agglomerato urbano così denso e compenetrato come Venezia, con abitazione addossate e di diversa altezza, potevano avere effetti devastanti. Questi camini, infatti, come si evince dal disegno, assicuravano che le scintille portate in alto dalla forza ascensionale dell’aria calda non fuoriuscissero dalla canna, ma si smorzassero nell’ampia campana sommitale. Il comignolo si presenta a forma tronco-conica con la sua base maggiore rivolta verso l’alto. La base minore poggia su una serie di mensoline variamente sagomate che creano dei varchi per l’espulsione del fumo.

Come si evince dall’immagine, i fumi provenienti dalla canna fumaria, escono nell’intercapedine dalle aperture, procedono verso i varchi, posizionati sulla base maggiore e minore del tronco di cono ed escono. La campana protettiva scongiura gli incendi, in quanto le faville incandescenti quando escono dalla canna fumaria, vanno a sbattere contro la copertura e vengono sottoposte ad un percorso obbligato, lungo il quale perdono di forza e si raffreddano.

Deputata alla costruzione di camini sicuri era la corporazione dei Mureri, dove, per padroneggiare l’arte, bisognava superare un esame, che prevedeva, fra l’altro, proprio il saper costruire un camino a regola d’arte, perfettamente funzionante ed esteticamente consono all’urbanistica della città. Fu così che l’umile, semplice e decorativo camino, assunse nell’edilizia veneziana, una posizione di rilievo. L’abilità dei costruttori veneziani portò alla creazione delle caratteristiche forme che possiamo vedere ancora oggi: a campana dritta e rovesciata, a forchetta, a dado, a vaso, in tutte le possibili immaginabili varianti. La forma a campana si presenta tronco-conica con la sua base maggiore rivolta verso l’alto. È questa la più classica forma di camin veneziano, molte volte rappresentato nei dipinti dei grandi pittori di scuola veneziana, ed è certamente il più funzionale, arrivando addirittura ad essere affrescato da valenti decoratori.

Non va peraltro dimenticata un’arte minore che contribuiva a mantenere sicura e pulita la città: el scoacamin, lo spazzacamino, che garantiva la conservazione dei camini e la loro continua manutenzione. Era questi un personaggio caratteristico, generalmente piccolo, nero di fuliggine e che portava a spalla i suoi arnesi da lavoro: una scaletta, una corda nera, un fascio di pungitopo ed un peso. Verso la metà del XVII secolo erano presenti a Venezia un’ottantina di scoacamin, prevalentemente, provenienti dalla Val Brembana, dalla Savoia e dalla Val Camonica. Avevano le loro abitazione proprio in calle dei “Scoacamini”, prossima a  San Marco.


Desiderio d'acqua

 


Lucia Marangoni Damari

Jamal & Titta - oramai un Duo consolidato...

 


Per la verità ero da tempo incuriosita da quella quantità industriale di bruschetti (tassativamente di legno e saggina) e litri di acidi vari che stazionavano temporaneamente nel magazzino dell'ambulatorio...😊😊😊 
Ora è tutto chiaro, dilemma risolto!
Con tanta buona volontà e con tanto olio di gomito... il duo Jamal & Titta, han ridato splendore alle scale e alle due fontane della piazza di San Pietro. 
Meritano sicuramente un GRAZIE!!!



La NOCCIOLAIA - di Ivan Mosele .

 


Progetto AULESAN



Conosciamo meglio Nelo e Nela, le nostre guide nel progetto AULESAN.

Ma... “AULESAN”...  🧐

Qualcuno ha idea dell’origine di questa parola?

Arrivederci a LUNEDÌ 4 APRILE! 😉

Staff ViviValdastico

Primavera alla Montanina







 Foto da Ennia

mercoledì 30 marzo 2022

Chi prende il caffè con me?













MIX: di tutto un po'...


- Dottore, allora?

- Lei è la madre?

- Sì.

- Venga, parliamo un attimo di là.

- Ma sta bene?

- Ascolti, noi abbiamo fatto tutti gli esami a suo figlio ed è venuto fuori che qualcosa c’è.

- Oh dio...

- Signora, non voglio girarci tanto attorno. Gli abbiamo trovato un sogno.

- Nooo…

- Temo di sì. È ancora piccolo, ma purtroppo non è operabile.

- Un sogno…

- Mi dispiace.

- Ma… ma è un bambino, com’è possibile?

- Non è raro che succeda così presto. Le cause possono essere diverse. Magari ha letto qualcosa, ha visto qualcosa in tv, su internet o magari una conversazione con gli amichetti… in famiglia avete casi di sognatori?

- Dio santo… non so… io… ho un fratello attore di teatro. Dice che è quello?

- Al momento non possiamo escludere niente. Certo che con uno zio attore…

- E adesso?

- Adesso possono succedere due cose: nell’80% dei casi quando lo prendiamo così presto il sogno tende ad atrofizzarsi e morire durante la crescita. Ma c’è un 20% di possibilità di degenerazione.

- Ma è solo un piccolo sogno.

- Adesso è piccolo, ma il sogno può crescere, autoalimentarsi e degenerare fino all’età adulta. A quel punto i rischi sono molto concreti. Potrebbe essere il suo grande sogno. E in quel caso è terminale.

- …

- Lo so, è difficile, ma è importante che lei sappia. Un giorno, suo figlio potrebbe volerlo inseguire questo sogno.

- Dottore, la prego…

- Io le sto solo descrivendo un possibile quadro clinico a cui deve prepararsi. Il sogno potrebbe svilupparsi e lei deve essere in grado di cogliere i campanelli d’allarme. L'insorgere di un interesse, un hobby che diventa passione e che malauguratamente lo scopre talentuoso. Un domani la passione si trasforma in lavoro e a quel punto è troppo tardi.

Vede, il sogno colpisce gli organi vitali, prima il cuore e il cervello, e potrebbe finire per condannarlo a un’esistenza miserabile fatta di rinunce e delusioni.

- Ma può conviverci, giusto?

- Se fosse nato da un’altra parte magari le direi di sì. Ci sono nazioni, poche a dire il vero, in cui si può vivere dignitosamente anche con un sogno. Purtroppo dobbiamo essere realisti, da noi la società non fornisce gli strumenti adeguati per convivere coi propri sogni. Consideri che potrebbe diventare scrittore, fotografo, pittore, musicista, ballerino o addirittura potrebbe voler aprire un'attività sua. E questo, capisce bene, lo condannerebbe a una vita da cittadino di serie b.

- E non si può fare niente?

- Fortunatamente al giorno d’oggi esistono molte terapie per trattare i sognatori precoci. La scuola, l’università e il mondo del lavoro aiutano. Ma il grosso lo dovete fare in casa, in famiglia. Crescetelo concreto, questo ragazzo. Realista. Parlategli di affitto, mutuo, priorità, usate voi stessi come esempio, educatelo alla sensatezza, al piacere della rinuncia, al senso del dovere, sminuite le sue ambizioni, fatelo diventare grande più in fretta che potete. In questo modo ci sono ottime possibilità che il sogno regredisca spontaneamente.

- E se mi diventa fumettista?

- Non è il caso di pensare subito allo scenario più drammatico.

- Dottore?

- Cosa?

- E se fosse… voglio dire, se trovasse il modo di essere felice anche così?

- Signora, non lo dica neanche per scherzo. In questo paese, di sogno, si muore.


Nicolò Targhetta

Nuovo orario ECOSTAZIONE


 

martedì 29 marzo 2022

Chi prende il caffè con me?






Adesso, quando cala la sera, io, Woodstock e Tobia stiamo un po' assieme dentro la cuccia a guardare la televisione e qualche dvd, qualche volta ascoltiamo anche della musica. Poi Woodstock rimane con Tobia a dormire (sembra entusiasta😊) e io invece rimango fedele alle mie precedenti abitudini: tassativamente sopra la cuccia😊

Ieri sera Tobia ci ha consigliato questo breve filmato.

Ci è sorto il dilemma: ma veramente gli umani sono così stupidi? E... sinceramente ci siamo sentiti superiori.😠





Odette è curiosa di sapere se qualche lettore riesce ad indovinare questi posti nei monti della nostra Valle

 





Giornata ecologica

PuliAMO Valdastico!

🌱🌱
GIORNATA ECOLOGICA 2022
🌱🌱
L'Amministrazione Comunale, insieme ad AVA - Alto Vicentino Ambiente, promuove una GIORNATA ECOLOGICA per dare il proprio contributo alla pulizia del nostro territorio
🚮
Tutti possono aderire (compresi i bambini e i ragazzi)
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✅
Prendiamoci cura insieme della nostra Valle!



Screening


Mammografia ed ecografia gratuita - iniziativa dedicata alla prevenzione
L'Unione Montana Alto Astico, in collaborazione anche con il nostro Comune, organizza l'iniziativa WelfareCare dedicata alla prevenzione del tumore al seno.
❓
Chi può aderire
❓
Donne residenti nei Comuni dell'Unione Montana dai 35 ai 49 anni
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Quando
❓
MARTEDÌ 5 APRILE
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Dove
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Sede Unione Montana, via Europa 22, Arsiero
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PRENOTAZIONI a partire DA MARTEDÌ 29 MARZO al seguente
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La prevenzione è l'atto d'amore più importante che una donna fa per se stessa
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Screening gratuito



 

Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...