Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Quando parlano i muri..

Immagine
【Gianni Spagnolo © 21H27】 La recente pubblicazione delle foto di Francesco Lorenzi relativa all’architrave della casa dei Lorenzi-Carnavale in l’Ara e la tradizione che esso provenisse dalla primitiva chiesa di San Pietro, sollecita la riproposizione d'un vecchio post pubblicato cinque anni fa relativamente al primo parroco nativo del paese: Zuanmaria de ser Isepo de Lorenzi (Giovanni Maria di Giuseppe Lorenzi).  Egli era infatti un chierico e proveniva da una famiglia relativamente abbiente per lo standard paesano. Suo padre Isepo è detto infatti “ser”, titolo riservato un tempo a chi esercitava una professione artigianale e quindi più distinta rispetto ai contadini e ai boscaioli che costituivano la maggioranza. L’avvio agli ordini sacri costituiva allora l’unico modo per far studiare la prole, ma comportava un onere importante per la famiglia, che gli doveva provvedere la cosiddetta “dote ecclesiastica”. Onere che si tramutava poi nell’onore di poter annoverare un figlio sacerd...

SNOOPY

Immagine
 

Pieréte, sghinse e argagni

Immagine
【 Gianni Spagnolo © 21H23 】 L’attrezzo illustrato in foto ha diversi nomi, ma mi pare che da noi fosse comunemente chiamato pieréta. Era costituito infatti da una pietrina sostituibile, compresa da una molla, che veniva fatta sfregare su una superficie zigrinata di acciaio cementato per produrre delle scintille che accendessero il fornello a gas domestico, cuélo con la bonbola de Catinòn, tanto par capirse. Questo era già un accendino sofisticato, che otteneva lo sfregamento tramite un complesso marchingegno, ossia un pulsante che agiva su una stellina che trasmetteva il moto circolare ad un alberello. Alti modelli erano più spartani, come  quelli usati nelle officine per accendere la fiamma ossidrica.  Pincionare cola pieréta era il mio sport preferito quando aspettavo che fosse pronta la cena, attirandomi le ovvie reprimende di mia madre, parvia che se fruàva la pieréta. Fruare par gnente era ancora il male assoluto. Il meccanismo pareva difatti congegnato apposta per attira...

Non é più tra noi - nr. 9 - 08/21 - Maria Teresa Righele

Immagine
 

SNOOPY

Immagine
 

La S. Messa per i cento anni della chiesetta di San Rocco a Scalzeri di Pedemonte concelebrata da don Gino, don Olivo e don Fernando

Immagine
  tutte le foto di Francesco Lorenzi

La pagina della domenica

Immagine
  29 agosto 2021 Mc 7,1-8.14-15.21-23 XXII Domenica nell’anno di Luciano Manicardi In quel tempo Si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti...

L'angolo della Poesia

Immagine
La luce è cambiata  e d'improvviso l'estate  ha un altro sapore, né buono né cattivo,  come quando al mare  raccogli le cose per andare via o come quando ti fermi a pensare  con gli occhi che volano altrove  entrando in un'altra dimensione. Francesca Stassi

SNOOPY

Immagine
 

Annullato il mercatino di Rotzo

Immagine
 Domenica non ci sarà il mercatino cimbro e nemmeno la proiezione di diapositive sulle montagne, in programma stasera. La biblioteca è chiusa oggi e domani, poi si vedrà. E' un piccolo segno del nostro grande dolore, della condivisione con il dolore, immenso, che ha colpito la famiglia di Aldo. L'intera nostra Comunità è in lutto e ci sentiamo affranti, storditi dalla crudeltà della vita, che ha saputo tragicamente accostare un momento di gioia e di serenità familiare al punto di massima disperazione possibile, senza un intermezzo che possa almeno graduarne gli effetti. Ci sentiamo immensamente vicini alla moglie Barbara e ai figli Lucrezia e Cesare e ci stringiamo virtualmente a loro, con un abbraccio così stretto da penetrarli fino al cuore, segno di vicinanza, condivisione, affetto. Biblioteca civica di Rotzo

L'alta Via della Grande Guerra

Immagine
C'è un territorio, dove la natura diventa storia e memoria. Sono le Prealpi Vicentine, che custodiscono uno dei più grandi patrimoni della Grande Guerra, fatto di trincee, Forti, camminamenti sentieri, emozioni.  La Provincia di Vicenza, la Regione Veneto e 35 comuni del territorio hanno deciso di creare l'Alta Via della Grande Guerra : un percorso che unisce i 4 Sacrari militari: del Pasubio, del Cimone, di Asiago e del Grappa.  Presso il Piazzale della Vittoria a Monte Berico, si è tenuta la conferenza stampa per fare il punto sullo stato dei lavori. Valdastico, comune interessato per posizione geografica, per avvenimenti storici, per mantenere viva la memoria e trasmetterla alle future generazioni era presente!

Il Sindaco di Rotzo, Aldo Pellizzari, non è più tra noi...

Immagine
Molti della nostra Comunitá di Valdastico lo ricorderanno senz'altro così. Dicembre 2019 Una vacanza con la famiglia per ristorarsi e prendere fiato dopo mesi di fatiche lavorative e amministrative: era questo l’intento di   Aldo Pellizzari , 52 anni, Sindaco di Rotzo dal giugno 2016 per il quale un momento di felicità circondato dagli affetti si è trasformato in tragedia, perdendo la vita nelle acque di Castiglioncello nel comune di Rosignano Marittimo (Livorno). E’ accaduto nel tardo pomeriggio di oggi venerdì 27 agosto quando Pellizzari si trovava da solo intento a fare un bagno in questo apprezzato tratto della costa toscana: l’annegamento pare da attribuirsi ad un malore improvviso e a nulla sono valsi gli interventi di alcuni bagnanti che hanno notato la scena, nè i soccorsi prontamente allertati e giunti sul posto sia con mezzi della guardia costiera che con l’ausilio dell’elisoccorso i cui medici altro non hanno potuto che constatarne il decesso. Del recupero della salma è ...

Il retro della Chiesa di San Pietro

Immagine
Parlando con le Persone ho scoperto che ce ne sono parecchie che ignorano il nome di tante Vie di San Pietro... Prossimamente faremo l'elenco😊 Intanto qui sotto abbiamo il "Belvedere Pincio"  ( che come nome di un retro chiesa a fantasia si sono sprecati 😊) con il particolare della "balaustra con spunciotti" (no me vien in italian come che i se ciama 😉 ) dal quale si può godere di un panorama di tutto rispetto. Era un appuntamento fisso per noi abitanti della piazza quando durante piogge abbondanti si andava a vedere l'Astego che xè na fora... oppure era uno spazio usato sempre dagli uomini per le loro chiacchiere prima della Messa😉... Poi vabbè... c'era pure il Vespasiano e il garage della 600 celestina di don Francesco Zago e il passaggio per andare ai "slìssighi" a giocare o anche come sentiero che portava al cinema e non solo.   

Le Malghe dell'Altopiano patrimonio dell'UNESCO?

Immagine
da: GdV  

La Gioa da un'angolatura insolita - arco del campanile

Immagine
  foto di Gianna Nicolussi

MIX - di tutto un po'...

Immagine
Quando "segàr le tole" era un'arte... di Milo Boz/Paolo Zambon ARSENALE DI VENEZIA, 1720, INSEGNA DELLA CORPORAZIONE DEI "MARANGONI" (Falegnami) E, A LATO DEL LEONE ALATO, GLI STEMMI DELLE ARTI. LE INSEGNE UN TEMPO ERANO CONSERVATE AL PALAZZO DEI CAMERLENGHI ASSIEME ALLE "MARIEGOLE" (Capitolari), alle Sedi, Chiese, Arti e Mestieri associati. Il disegno illustra la produzione di tavole da un fusto di quercia con una tecnica rimasta sostanzialmente immutata dal tempo dei Romani fino a pochi decenni orsono.  La sistemazione dei cunei nelle fenditure realizzata dalla sega, tenendo divaricate le due parti del tronco, permetteva alla lama di scorrere nel taglio. [MCVE – Museo Civico Correr VE]. Le Autorità veneziane deliberarono, a partire dal 1489, soprattutto allo scopo di controllare lo sviluppo della risorsa legnosa ad uso dell'Arsenale e di incrementarne la disponibilità nei Domini della Repubblica, la formazione di inventari o catasti forestali, co...

L'angolo della Poesia

Immagine
Vorrei parlare d'amore con la leggerezza dei vent'anni, il vento in faccia e non temere niente, con la paura chiusa in una stanza  di cui non si possiedono le chiavi. Vorrei ritrovare l'incoscienza di chi non si ferma mai a pensare, agisce d'istinto senza farsi male, audace al punto giusto nel tempo giusto. Vorrei parlare d'amore semplicemente, dire a malapena quel che so  dato che gli anni chiariscono ben poco del caos, degli inganni, delle emozioni, del tempo speso ad aspettare. In fondo si resta principianti nel sentimento più bello del mondo, meraviglia e sconcerto nello stesso istante. Francesca Stassi