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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Famiglia Lorenzi/Bonato

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1959 (Francesco Lorenzi "Cesco coga" mi ha inviato parecchie foto vecchie e anche recenti che ha presentato nella serata del 4 agosto. Una alla volta ve le proporrò tutte. Iniziamo con quella della sua famiglia che i più, sicuramente conosceranno) - Grazie a Francesco per il desiderio di volerle condividere con i lettori del blog -  Questa famiglia di San Pietro abitava nell'angolo dell'Ara e sia la Mamma che la figlia erano conosciute e stimate sarte. Parecchie estati sono stata loro ospite per "imparàr a tegnére la gùcia in man"... ;-) e mi è servito molto. Fra l'altro Elisa è poi diventata anche la mia Sàntola di cresima.

Il monte Caviojo dal Cimone - di Nicolò Lorenzi -

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Gli "incontri" di Nicolò Lorenzi: Camoscio e lepre a Campolongo

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El CAMINITO DEL REY

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Si trova a EL CHORRO vicino a MALAGA in SPAGNA. E' una specie di sentiero di cemento largo un metro che attraversa le pareti della gola di EL CHORRO ad una altezza di 107 metri. Nel 2015 l'hanno ristrutturato e reso più' sicuro, ma prima farlo era una vera e propria avventura. Chi di voi avrebbe il coraggio di percorrerlo? Intanto Nicolò e Fabio sicuramente... ;-) e poi?...  (hosemprevogliadipartire)

Anche il ponte di Breganze fotografato dal greto dell'Astico ha il suo fascino

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(di Dario Fabris)

Gli zoccoletti blu

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Spesso mi succede che piccoli particolari della mia infanzia, tornino alla mente veloci come un lampo e mi facciano ricordare emozioni e sensazioni che credevo scomparse. Quando mi capita di vedere sandaletti, ciabattine e scarpette che le bambine del nostro tempo portano ai piedi, mi viene da pensare a quanto poco femminili erano le scarpe della mia fanciullezza.  Non esistevano colori pastello, paillettes, fiorellini, farfalline, luci… tutto era sobrio, anzi, direi proprio triste! Se poi si aveva la fortuna di avere dei sandali estivi, erano chiusi e con due fessure davanti, quando diventavano piccoli, veniva tagliata una fetta di cuoio per far sì che le dita potessero uscire e così si potevano portare ancora, visto che sarebbe stato impossibile comperare. Avere qualcosa di nuovo era un avvenimento! Non mi ricordo chi me li avesse regalati, fatto sta che un’estate dei miei 9/10 anni, mi ritrovai con un paio di zoccoletti blu, con un tacchetto appena accennato...

35esimo concorso internazionale di scultura su legno ad Asiago - 22/27 agosto

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Bonaventura Teresa - NOALE (VE) Bordin Padre Gianni - ROVIGO Ferretti Silvano - CHATILLON (AO) Fracaro Massimo e Romolo Stoppa - ASIAGO Garcia Arribas Inma - DENNO (TN) Lorenzet Beppino - MEL (BL) Martello Marco - MEZZASELVA Dl ROANA Martinelli Matiella - CALCERANICA (TN) Mittempergher Mirko - NOGAREDO (TN) Muraro Fabrizio - CANOVE Dl ROANA (VI) Peruzzo Agostino - ENEGO (v1) Piazza Ivo - ORTISEI (BZ) Steffe Lara - MOENA (TN) Zeni Gianluigi - MEZZANO (TN) Fonte: Asiago.it, per informazioni aggiornate su questo testo o notizia visitate 35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017 35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017 Dal 22/8/2017 al 27/8/2017 ARTE Concorso Internazionale di scultura su legno organizzato dalla Città di Asiago, 22-27 agosto 2017 Dal 22 al 27 agosto 2017 il centro storico di Asiag...

Il velo in testa: chi se lo ricorda?

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Qualcuno ancora si ricorda che, fino a qualche decennio fa,  donne e bambine non potevano entrare in chiesa senza il “velo” in testa.  Era un triangolo di pizzo bianco per le bambine e ragazze, grigio o nero per le donne, sempre nero per le donne anziane e le vedove. Ma si tramanda che le donne cimbre avevano un velo particolare per la veglia di Natale. Si chiamava “wörposs” o” wölpoz”, e ne parla Bruno Schweizer, il linguista bavarese che condusse una approfondita ricerca sui Cimbri tra il 1939 e il 1941. Si tratta di una breve descrizione, che ci lascia qualche curiosità. La conclusione di Schweizer lascia intendere che del “wölpoz” non si abbia notizia in altri contesti. Abbiamo scovato una foto presa all’inizio del Novecento in un paese del padovano, Galzignano, che fa pensare ad una diffusione in ambito devozionale molto più ampio di quanto riteneva Schweizer.  Dalla foto, però, lo scialle della donna padovana sembrerebbe leggero, mentre c...

Ciao San Pietro, ciao Valle!

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All'anno prossimo... le nostre ferie sono purtroppo finite. Da più di vent'anni, ogni anno ritorniamo per un soggiorno più o meno lungo, ma ogni anno riusciamo a scoprire e godere dei meravigliosi posti che avete! Quest'anno siamo saliti al Monte Cengio e per noi è stata una piacevolissima scoperta dal punto di vista paesaggistico, molto meno purtroppo apprendendone la storia... Per l'anno prossimo abbiamo in programma le 52 gallerie del Pasubio.  (Rossella & Davide)

Gli scatti di Nicolò Lorenzi - Forte di Campolongo

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