giovedì 31 agosto 2017

Famiglia Lorenzi/Bonato


1959

(Francesco Lorenzi "Cesco coga" mi ha inviato parecchie foto vecchie e anche recenti che ha presentato nella serata del 4 agosto. Una alla volta ve le proporrò tutte. Iniziamo con quella della sua famiglia che i più, sicuramente conosceranno) - Grazie a Francesco per il desiderio di volerle condividere con i lettori del blog - 
Questa famiglia di San Pietro abitava nell'angolo dell'Ara e sia la Mamma che la figlia erano conosciute e stimate sarte. Parecchie estati sono stata loro ospite per "imparàr a tegnére la gùcia in man"... ;-) e mi è servito molto. Fra l'altro Elisa è poi diventata anche la mia Sàntola di cresima.

Il monte Caviojo dal Cimone - di Nicolò Lorenzi -


martedì 29 agosto 2017

El CAMINITO DEL REY

Si trova a EL CHORRO vicino a MALAGA in SPAGNA.
E' una specie di sentiero di cemento largo un metro che attraversa le pareti della gola di EL CHORRO ad una altezza di 107 metri.
Nel 2015 l'hanno ristrutturato e reso più' sicuro, ma prima farlo era una vera e propria avventura.
Chi di voi avrebbe il coraggio di percorrerlo?
Intanto Nicolò e Fabio sicuramente... ;-) e poi?...






 (hosemprevogliadipartire)

Anche il ponte di Breganze fotografato dal greto dell'Astico ha il suo fascino

(di Dario Fabris)

lunedì 28 agosto 2017

Gli zoccoletti blu


Spesso mi succede che piccoli particolari della mia infanzia, tornino alla mente veloci come un lampo e mi facciano ricordare emozioni e sensazioni che credevo scomparse.
Quando mi capita di vedere sandaletti, ciabattine e scarpette che le bambine del nostro tempo portano ai piedi, mi viene da pensare a quanto poco femminili erano le scarpe della mia fanciullezza. 
Non esistevano colori pastello, paillettes, fiorellini, farfalline, luci… tutto era sobrio, anzi, direi proprio triste!
Se poi si aveva la fortuna di avere dei sandali estivi, erano chiusi e con due fessure davanti, quando diventavano piccoli, veniva tagliata una fetta di cuoio per far sì che le dita potessero uscire e così si potevano portare ancora, visto che sarebbe stato impossibile comperare. Avere qualcosa di nuovo era un avvenimento!
Non mi ricordo chi me li avesse regalati, fatto sta che un’estate dei miei 9/10 anni, mi ritrovai con un paio di zoccoletti blu, con un tacchetto appena accennato, che mi faceva sentire “grande”.
Ah! Che gioia immensa! Lasciare da parte le ciabatte rosse (con l’elastico messo dalla mamma perché non le perdessi) e indossare gli zoccoli mi dava una gioia mai provata! Mi divertivo e mi pavoneggiavo con gli zoccoli ai piedi, di fronte a mia sorella mi pareva di essere importante, ma… c’è un ma!
Se pensiamo che scale e pavimenti erano in legno, provate a pensare il baccano che facevo camminando per casa!
E in più, scendendo le scale, li facevo sbattere apposta tanto ero felice di quel suono! Dopo un paio di giorni, la nonna che abitava con noi, mi disse di smettere di fare “clicchete/clocchete", di sbattere gli zoccoli, altrimenti me li avrebbe bruciati… Ah no, non ce la facevo proprio, era più forte di me… camminavo e sbattevo i tacchi, con vero gusto! Ma non durò molto… un mattino cercai invano i miei zoccoletti blu, li cercai in ogni angolo, ma non li trovai più! Nessuno in casa ne sapeva niente, erano spariti nel nulla… La nonna non parlava… a niente valsero le mie lacrime, continuai a sognare gli zoccoletti, a cercarli, poi mi arresi, ma mi rimase la tristezza di aver perduto qualcosa di prezioso.
Passò del tempo e un giorno, aprendo la porta del fornello dove c’era la bombola del gas in cucina di mia nonna, trovai, avvolti in un pezzo di carta marrone, i miei zoccoletti blu: gioia mista a rabbia e amarezza mi invasero e andai a dirlo alla mamma che mi pregò di non metterli più, perché altrimenti la nonna si sarebbe arrabbiata. Il rispetto che si nutriva per gli anziani era tale che, se veniva decisa una cosa, non si poteva ribattere parola alcuna. 
Li misi in una porta-armadio e ogni tanto li andavo a guardare, li provavo e facevo alcuni passi, quasi non toccavo terra, per fare in modo di non provocare rumore…
Il tempo è passato, i piedi sono cresciuti, la moda delle scarpe fortunatamente è molto cambiata, ma ogni tanto i miei zoccoletti blu, mi tornano alla mente. Mi chiedo se sia stato giusto privarmi di una piccola gioia, sono cosciente che forse quel rumore che provocavo dava fastidio, ma ai giorni nostri, dove le rinunce non esistono più, un bambino si priverebbe di qualcosa per far contenti gli altri? Impensabile, eppure, mezzo secolo fa, era così, ma anche se molte cose erano ingiuste, ci hanno insegnato tanto…
Lucia Marangoni

35esimo concorso internazionale di scultura su legno ad Asiago - 22/27 agosto
















  • Bonaventura Teresa - NOALE (VE)
  • Bordin Padre Gianni - ROVIGO
  • Ferretti Silvano - CHATILLON (AO)
  • Fracaro Massimo e Romolo Stoppa - ASIAGO
  • Garcia Arribas Inma - DENNO (TN)
  • Lorenzet Beppino - MEL (BL)
  • Martello Marco - MEZZASELVA Dl ROANA
  • Martinelli Matiella - CALCERANICA (TN)
  • Mittempergher Mirko - NOGAREDO (TN)
  • Muraro Fabrizio - CANOVE Dl ROANA (VI)
  • Peruzzo Agostino - ENEGO (v1)
  • Piazza Ivo - ORTISEI (BZ)
  • Steffe Lara - MOENA (TN)
  • Zeni Gianluigi - MEZZANO (TN)
  • Fonte: Asiago.it, per informazioni aggiornate su questo testo o notizia visitate 35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017

    35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017

    Dal 22/8/2017 al 27/8/2017
    ARTE
    Concorso Internazionale di sculture in legno Città di Asiago

    Concorso Internazionale di scultura su legno organizzato dalla Città di Asiago, 22-27 agosto 2017

    Dal 22 al 27 agosto 2017 il centro storico di Asiago ospiterà la 35ª edizione del Concorso Internazionale di Sculture in legno all’aperto.
    Testo redatto da Asiago.it, per saperne di più su questa ed altre notizie o sull'Altopiano visitate il Portale Asiago.it
    Si tratta di una bellissima manifestazione dedicata all'arte della scultura che da molti anni entusiasma altopianesi e turisti provenienti da tutta Italia (e non solo).
    Fonte: Asiago.it, per informazioni aggiornate su questo testo o notizia visitate 35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017

    35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017

    Dal 22/8/2017 al 27/8/2017
    ARTE
    Concorso Internazionale di sculture in legno Città di Asiago

    Concorso Internazionale di scultura su legno organizzato dalla Città di Asiago, 22-27 agosto 2017

    Dal 22 al 27 agosto 2017 il centro storico di Asiago ospiterà la 35ª edizione del Concorso Internazionale di Sculture in legno all’aperto.
    Testo redatto da Asiago.it, per saperne di più su questa ed altre notizie o sull'Altopiano visitate il Portale Asiago.it
    Si tratta di una bellissima manifestazione dedicata all'arte della scultura che da molti anni entusiasma altopianesi e turisti provenienti da tutta Italia (e non solo).
    Fonte: Asiago.it, per informazioni aggiornate su questo testo o notizia visitate 35º Concorso Internazionale di sculture in legno ad Asiago, 22-27 agosto 2017

    domenica 27 agosto 2017

    Il velo in testa: chi se lo ricorda?




    Qualcuno ancora si ricorda che, fino a qualche decennio fa,  donne e bambine non potevano entrare in chiesa senza il “velo” in testa.  Era un triangolo di pizzo bianco per le bambine e ragazze, grigio o nero per le donne, sempre nero per le donne anziane e le vedove.
    Ma si tramanda che le donne cimbre avevano un velo particolare per la veglia di Natale. Si chiamava “wörposs” o” wölpoz”, e ne parla Bruno Schweizer, il linguista bavarese che condusse una approfondita ricerca sui Cimbri tra il 1939 e il 1941. Si tratta di una breve descrizione, che ci lascia qualche curiosità. La conclusione di Schweizer lascia intendere che del “wölpoz” non si abbia notizia in altri contesti.
    Abbiamo scovato una foto presa all’inizio del Novecento in un paese del padovano, Galzignano, che fa pensare ad una diffusione in ambito devozionale molto più ampio di quanto riteneva Schweizer.  Dalla foto, però, lo scialle della donna padovana sembrerebbe leggero, mentre certamente quello delle donne cimbre era piuttosto pesante.
    Bisogna tener presente che il grande scialle chiaro caratterizzava l’abbigliamento rituale già presso molte antiche popolazioni, e ne rimane memoria nel velo bianco delle spose.

    CIMBERnauti

    Ciao San Pietro, ciao Valle!


    All'anno prossimo... le nostre ferie sono purtroppo finite.
    Da più di vent'anni, ogni anno ritorniamo per un soggiorno più o meno lungo, ma ogni anno riusciamo a scoprire e godere dei meravigliosi posti che avete! Quest'anno siamo saliti al Monte Cengio e per noi è stata una piacevolissima scoperta dal punto di vista paesaggistico, molto meno purtroppo apprendendone la storia...
    Per l'anno prossimo abbiamo in programma le 52 gallerie del Pasubio.










     (Rossella & Davide)






    Potenza del nome

    [Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...