Ci salva la gentilezza fuori moda, quella che nessuno posta, quella che fa bene e basta. Ci salva chi ci guarda negli occhi quando il mondo guarda altrove. Ci salva la luce che non si vanta, quella che brilla piano, nei giorni che non hanno applausi. Ci salva un gesto buono, fatto senza aspettarsi niente. Ci salva l’ombra buona delle cose vere, quelle che sanno cadere con grazia, che non fanno rumore per farsi notare, ma luce, piano, da dentro. Ci salva il silenzio che ascolta, le parole che scelgono di non ferire, l’abbraccio che non aggiusta, ma tiene. Ci salva la bellezza fragile delle crepe, quelle che lasciano passare luce, quelle che sussurrano: anche rotto, sei ancora capace d’amore. Ci salva un errore tenuto in braccio, una paura che impara il nome del coraggio, un sogno che, pur ferito, continua a bussare. Ci salva l’imbarazzo del bene, la mano che non sa come fare, ma prova lo stesso. Ci salva chi rimane accanto, senza domandare quando torneremo a sorridere. Ci salva lo...