Una
voce circolava insistente da settimane: la Fassa era intenzionata ad
acquistare il calcificio di Schio.
Ora
la notizia è ufficiale!
Una novità
molto positiva perché quasi tutte le motivazioni a supporto
dell’ipotesi della sua costruzione in valle decadono:
Non avrebbe
molto senso avere due calcifici della stessa ditta così vicini, in
particolare in questo contesto di crisi del mercato della calce.
Il comune di
Valdastico avrà lo stesso gli introiti dalla vendita del materiale,
ovvero la dolomia della cava Marogna, che andrà ad alimentare
l’impianto di Schio.
Non crediamo
che il progetto in valle verrà ritirato a breve, quantomeno fintanto
non ci saranno delle scadenze progettuali, ma riteniamo la sua sorte
segnata.
A scanso di
equivoci chiariamo però una cosa: noi continueremo a vigilare
sull’iter nel caso abbia inaspettati sussulti, o il comune voglia
fare un referendum.
Se ciò
dovesse succedere siamo pronti a fare tutto il necessario, con
manifestazioni, serate informative, volantinaggio ed altre eventuali
azioni.
Ma perché
la Fassa ha cambiato rotta?
Probabilmente
si è resa conto che non aveva senso continuare ad insistere nella
costruzione di un impianto che la gente non voleva, ma soprattutto
perché ha trovato una resistenza inaspettata,
non certo
dai due comuni interessati (fosse stato per loro...) ma dai
valligiani che si sono dati da fare, formando un comitato spontaneo
che ha veicolato la tanta amarezza in atti concreti, aiutato anche
dalla Regola di Casotto per gli aspetti legali.
Non
dimentichiamoci poi della contrarietà manifestata dal comune di
Lastebasse.
Si è voluto
decidere del proprio futuro e non subire passivamente le decisioni
altrui.
È stata una
bella lezione di democrazia partecipativa, che ha vinto contro coloro
che non credevano che avremmo ottenuto dei risultati: il lamento fine
a se stesso non serve a niente!
C’è un
altro progetto molto impattante e grave che incombe su di noi, ed è
il prolungamento dell’autostrada Valdastico. Si tratta di una
partita molto difficile che si trascina da decenni, ma la vicenda
del calcificio ci insegna che bisogna provare fino in fondo a lottare
per ciò che si ritiene giusto e vitale: la nostra terra.
Ben vengano
invece altre iniziative, come i percorsi ciclabili o le ferrate in
progetto, che valorizzeranno la nostra valle, ma anche nuovi
insediamenti industriali che, se hanno una ricaduta occupazionale
importante (non i pochi posti del calcificio) è giusto che vengano
valutati e accettati.
Un saluto ed
un abbraccio a tutti quelli che hanno contribuito ad arrivare a
questo risultato, anche con una semplice firma; che la speranza non
muoia mai.
Valle
dell’Astico 04/03/2017 -
Comitato contro il calcificio.
Complimenti a voi del comitato è e tutti coloro che hanno manifestato la contrarietà a tale opera. Saranno contenti,o noi lo siamo per loro, quelli che non hanno firmato per paura di esporsi, in quanto anche loro godranno di un futuro con aria meno inquinata . Sono poi convinto che il sig. Fassa avrà fatto un affare ad acquistare in calcificio già esistente venuto a costare meno che costruirne uno ex novo.
RispondiEliminaLasseghe fare al Fassa! Magari in valle nol volea farlo per far si che quei de schio i ghe lo vendesse già belo e fato par pochi schei. El Fassa el gha vinto lo stesso. Edesso le polveri le parte da Schio e le riva anca a tonesa, Asiago e lavaron. I sarà contenti cuei da Rosso, cussita le patate le vien ben pi grosse.
RispondiEliminaTenti a no cantar vitoria massa presto.
RispondiEliminaDa fonti criptate pare che il calcificio di Schio (ma poi, è un calcificio o un cementificio? Ahiahiai..) verrà smontato pezzo a pezzo per trasferirlo in Valle, come fecero in Egitto con Abu Simbel. L'operazione potrebbe essere finanziata con i Fondi Europei nell'ambito dell'ambizioso progetto "MIGTCVB" (Mételo in Granaro Taré Chel Vegnarà Bon).
Caro don, il cementificio di Schio è defunto da anni perché costa molto meno importarlo da altri paesi. È invece più fattibile che al posto del calcificio venga installato una trivella per estrarre il petrolio, perché corrono voci, che ci siamo delle riserve di oro nero e metano. Staremo a vedere....
EliminaNon illudiamoci!! Anzi, io mi preoccupo di più... Il calcificio di Schio ora è un oppositore in meno!
RispondiEliminaCome se Fassa avesse comperato un alleato!
Può essere come dici anonm delle 1653. Bisogna anche valutare che le marogne in pochi anni esauriranno il materiale adatto al calcificio. Se poi qualcuno pensa che ci saranno le gallerie dell'autostrada a fornire la materia prima,campa cavallo che l'erba cresce. Di A31 ne faranno ,forse, qualche km. per ottenere il rinnovo deĺle concessioni e poi stop!! NON CI SONO I SCHEI.
EliminaUn grazie al blog bronsescoverte per averci ,con imparzialita ,informati sull 'evolversi della complicata e discussa questione calcificio. Questo ci ha anche permesso di conoscere doti di tenacia e competenza di alcuni e di '' conigli '' di altri. La lealtà e coerenza di tanti, l'ipocrisia , l'opportunismo e il voltagabbana di insospettabili.
RispondiEliminaProviamo a rispondere a qualcuno..
RispondiEliminaAnonymous 6 marzo 2017 14:58 tutto può essere, ma non credere che il progetto sia costato un’inezia, poi se ha fatto un affare con quello di Schio, non lo so..
Riguardo le polveri, non penso che prima quel calcificio fosse fermo, ma credo che quello sia un luogo molto più consono che in valle.
Al Don confermo che di calcificio si tratta, se poi mi gira la marca della cavallina, perché anca mi ogni tanto voria farme i so trip ;-)
Anonymous6 marzo 2017 16:53 eccoli, quelli che vedono il bicchiere vuoto anche sel trabocca..
Ma se sei abbastanza convinto, ti aspetto per una scommessa, (di più di una birra però..;-), anche se non ho la sicurezza che non lo faranno, solo un ragionevole ottimismo.
Ringrazio poi anch’io i responsabili del blog per averci dato un’utile vetrina di confronto.
Mi fa ridere ""Il comune di Valdastico avrà lo stesso gli introiti dalla vendita del materiale, ovvero la dolomia della cava Marogna""
RispondiEliminaForse qualcuno sa quanti sono gli introiti ad oggi?
Fatemi il piacere! A Schio poi non ci sono cementifici, c'è un calcificio, quello di Barattoni, una pulce a confronto di quello del progetto FASSA... Questo è il primo passo per insediarsi in zona...
An.1030.mi spiace contraddirti ma il comune incasserà ugualmente il dovuto,mentre il calcificio di Schio è di dimensioni maggiori, è partire dal forno, alimentato anch'esso è polverino rispetto al progetto Fassa. Vedi, se Fassa l'ha comprato avrà avuto senz'altro le sue buone ragioni, di certo più appropriate delle nostre.
EliminaChissà an 1053 che Fassa ti Fassa un calcificio come una pulce sotto casa tua ,così col forno d'inverno ti puoi scaldare i mattoni. Perché non glielo proponi ?
EliminaE invece a me fanno ridere i commenti come il tuo, che criticano a prescindere, anche quando il risultato è evidente. Ti rode eh, se ti rode :-)))
EliminaMi rode non so cosa e per quale ragione, spiegalo tu che ti stai arrampicando sugli specchi per sminuire il contenuto del comitato,a che fine poi. O forse ,anzi probabilmente, sei uno di quelli che grazie al calcificio ti garantirvi la sopravvivenza. Io intanto respiro volentieri l'aria salubre della valdastico e mi godo un po di quiete. Tu fai come vuoi della tua esistenza e dei tuoi figli.😊😊😊😊😊
EliminaForse non ho scritto in italiano, allora ripeto in italiacano... quanti soldi ad oggi sono arrivati al comune di valdastico, dallo sfruttamento della cava marogne?
EliminaCosa dovrebbe rodermi non so...
Egr.anonimo delle ore 14:14.
EliminaSto leggendo i tuoi sconclusionati commenti di un argomento che non c'è . La tua fervida immaginazione ti sta giocando brutti scherzi. Cerca di essere reale e non virtuale. Io ti consiglio una bella passeggiata lungo i sentieri della nostra Valle e medita , medita immergendoti in cio' che ti circonda, chissà che possa schiarirti le idee. Ti auguro tanta salute e serenità .
Anonimo delle 14.14???
EliminaGià non si capisce a chi si risponde, con tutti sti nonimi, almeno i numeri corretti valà.
Per una volta che c'è una buona ragione per festeggiare...caspita: festeggiate!!! No sempre trovare RADEGHI :)"Chi vuol essere lieto sia di doman non v'è certezza :)La mia stima a tutte le persona che si sono attivate per far conoscere il problema calcificio e che si sono fatte in quattro per difendere la valle!
RispondiEliminaHai ragione Irma. Ma vedi, quelli che allora non hanno combattuto per il no calcificio, nonostante la sconfitta a seguito di una lunga battaglia,ora sono invidiosi e cercano in ogni modo di insidiare e ostacolare il successo ottenuto . Ora come dici, festeggiamo, se vogliono onestamente unirsi a noi,ben venga, diversamente , rimangano nel loro funesto habitat.
EliminaBella notizia, ma non possiamo dormire sulle ipotesi, il Comune deve procedere in ogni caso con il referendum per fare conoscere come la pensano gli abitanti della Valle. Inoltre dalle Marogne si dovrebbe estrarre la Dolomia, da dove si ricaverà la Calce, ma quanta Dolomia c'é.......Comunque è meglio stare con gli occhi aperti e non sognare...
EliminaFinalmente uno che inquadra il problema, qua i vittoriosi dormono, i perdenti stanno
Eliminafregandoci? Occhio...
Ripeto: nessuno di noi si sogna di dichiarare definitivamente chiusa la questione calcificio.
RispondiEliminaCiò non toglie che, a nostro avviso, il fatto che la Fassa abbia ripiegato ad acquistare il calcificio di Schio (e ci risulta che tale proposta sia stata fatta qualche mese fa, non anni addietro..) sia un segno che in valle hanno trovato difficoltà inaspettate.
Ci stiamo illudendo? Diamo troppa importanza alla cosa? Il futuro ce lo dirà, rispettiamo tutte le opinioni.
Ma sia chiara una cosa: in questo mondo assillato dalle carte e dalla burocrazia, di cui nessuno ha simpatia... è ben difficile che riprenda vigore l’ipotesi in valle senza che noi ce ne accorgiamo, anche perché il primo passo dovrebbe essere il referendum, che per regolamento deve essere comunicato almeno 15 giorni prima alla popolazione.
Ma se qualcuno avrà sentore che qualcosa si sta rimettendo in moto, non però chiacchiere..., che ce lo faccia sapere, perchè è necessaria la collaborazione di più persone possibili, per la difficile battaglia della tutela della valle.
Poi non vi nascondo la preoccupazione futura, nel caso partano veramente i lavori dell’autostrada, di un ritorno in auge anche del calcificio, ed è anche per quello che sono ben felice che ci sia un nuovo gruppo che si chiama “Salviamo la Val d’Astico” che si sta dando molto da fare in tal senso.
RICORDO A CHIUNQUE SIA INTERESSATO A COLLABORARE, O QUANTOMENO INTERESSARSI DELLE VARIE INIZIATIVE A SUPPORTO DELLA CONTRARIETA’ ALL’A31 NORD, CHE LUNEDI’ PROSSIMO, 13 MARZO, CI SI TROVERA’ A CASOTTO ALTO ALLA CASA DELLA REGOLA ALLE 20.30.
Ottimo servizio, ancorché il risultato non può essere considerato definitivo.
EliminaLa comunità valligiana vi deve riconoscenza!
Hai ragione Carriolante. Senz'altro la ditta Fassa ha ottenuto grandi vantaggi nell'acquisizione del calcificio di Schio. Già funzionante, niente burocrazia, nessuna contestazione e senza dubbio milioni risparmiati . Probabilmente se la Fassa avesse avuto l'offerta di acquisto qualche anno prima, la valdastico avrebbe dormito sonni tranquilli. Comunque a prescindere , un doveroso ringraziamento ai promotori e a tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa.
EliminaValà benedeto, che a n'ocorea mia el calcifico de Schio parché in vale i dormisse soni tranquili,.. a sarà trenta ani boni chei dorme sul bachetòn...
EliminaDisito Don che fusse cussita. El bacheton col viskio o sensa? Chiedo lumi a Vossia.
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